Metafonia: Cos'è e Come Farla. Guida all'uso con Strumenti professionali

Che cos’è la Metafonia

Con il termine metafonia si definisce la possibilità di comunicare con l’aldilà non si sa bene se con i defunti, con un’altra dimensione, con angeli o con altre forme di vita.
Io personalmente mi sono imbattuto in questo fenomeno, e devo dire che all’inizio, ma se vogliamo essere sinceri anche adesso, ho avuto paura. Io sono un libero professionista e, durante il mio lavoro ho avuto delle interferenze che sia per il contenuto dei messaggi sia per come avvenivano queste registrazioni di voci devo credere che non sia una mia allucinazione ne interferenze di cb o quant’altro…
Io in questa pagina vorrei inserire qualche voce da me registrata per farvi sentire anche a voi questo fenomeno; ci tengo che sappiate che sono in buona fede e non si tratta di scherzi. Se volete provare anche voi dovete prendere un registratore, anche portatile e provare a registrare;la registrazione vi consiglio di farla non troppo lunga ma di circa 20 min. a microfono aperto poi provate ad ascoltare e con attenzione senza suggestionarvi troppo. Ci vuole buon udito i messaggi potranno essere molto deboli ricordatevi di mantenere il giusto distacco emotivo in quanto non si sa ancora chi ci parli e come faccia e perché! Queste entità hanno dimostrato di poter cambiare il contenuto di quanto detto dai presenti durante una registrazione;è incredibile ma è vero.
Quindi potreste sentire la vostra voce che dice cose che voi non avete detto;inoltre sembrano che si servano proprio di rumori e voci già esistenti nell’aria e le possano modificare a loro piacimento. Alcune comunicazioni potranno essere anche in lingue straniere.

Metafonia: Come Fare?

Per fare una metafonia occorre poco

  1. Una radio che riceva sulle onde corte, che come simbolo porta la sigla sw in più degli altri simboli che sono-fm che sta’ per modulazione di frequenza-mw che sta’ per onde medie.
  2. Un registratore da tavolo, che abbia questi requisiti in più di un normale registratore.
    • Un contagiri.
    • Un tasto che porti scritto rew.review.
    • Molto importante, anzi necessario, ed un eventuale tasto per rallentare o aumentare la velocità di quello che si sente. Questo tasto può essere utile ma non necessario, in quanto poi con l’esperienza non si usa quasi più.

Per chi inizia e’ consigliabile che il primo periodo registri solo con il registratore senza radio, cercando di captare le parole che si formano sull’ambiente.
In questo modo si allena l’orecchio a percepire anche le parole di tono basso.
Registrando nel silenzio assoluto ho constatato che si formavano solo poche parole sussurrate, tutte di tono afono, in quanto mettevo a loro disposizione solo il rumore creato dal motore del registratore.

Il mio consiglio e’ di registrare in un ambiente normale che abbia i rumori ambientali. Più possibilista si danno, più loro sono facilitati a creare parole con un tono piu’ forte. Loro modificano le vibrazioni che si creano dai suoni e rumori.
In natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, di conseguenza le parole non sono mai create dal nulla ma vengono semplicemente modificate.

Come Usare il registratore per la metafonia

Per le registrazioni con il solo registratore si procede in questo modo:
Si inserisce una cassetta, si schiaccia il tasto rec. e play e il registratore entra in funzione.
E’ consigliabile parlare rivolgendo loro delle domande, questo fatto e’ utile anche se non necessario, in quanto il parlare oltre a dare un supporto vibrazionale, sposta la nostra attenzione su quello che stiamo facendo, e in questo modo siamo in sintonia con loro che stanno cercando di comunicare.

Le nostre parole possono essere comunque da supporto per eventuali modifiche in quanto possono usare il residuo della vibrazione della nostra voce per dare la loro risposta.
Si potrà riscontrare cosi’ che risposta arriverà immediatamente attaccata alla nostra ultima parola oppure verrà incisa , in modo afono e sussurrato sotto la nostra domanda.
Può sembrare difficile ma con un po’ di allenamento le parole si percepiranno subito, in quanto hanno una caratteristica particolare.

Non ci si devono aspettare risposte lunghe, di solito si formano solo poche parole.
L’emozione di sentire le poche parole che si formano e’ cosi’ grande che ripagherà lo sforzo e l’impegno.

Consiglio di fare degli interventi parlati intervallati da delle pause di silenzio.
Parlare in modo chiaro e non troppo veloce.
La registrazione non deve essere troppo lunga in quanto la fase del riascolto porta via parecchio tempo, 10.- 15 minuti possono essere sufficienti.

Come riascoltare una registrazione di metafonia

Passiamo ora ha come si deve procedere per ascoltare.

  1. Riavvolgere il nastro.
  2. Portare il contagiri a zero.
  3. Munirsi di un quaderno e di una penna. Sul quaderno scrivere data e ora della registrazione e in sintesi la domanda che si e’ posta.
  4. Ora entra in funzione l’importanza del tasto rew-review, in quanto questo tasto permette di tornare indietro, con una live pressione, di un giro senza dover spegnere e riavvolgere il nastro.
    Si schiaccia il testo play e si passa al riascolto, schiacciare il tasto rew più volte nello stesso giro in modo che nessuna parola formatasi possa passare inosservata.
  5. Se si pensa di aver individuato una parola, si scrive sul quaderno il numero dei giri in cui si e’ sentita e quello che secondo voi hanno detto.
    Su quello che si sente, sono sorte le più grandi divergenze tra sperimentatori.
    Un mio consiglio e’ di non lasciarsi influenzare da altri.
    Chi sperimenta siete voi, il ponte con loro siete voi, ed e’ con il vostro cervello che loro interagiscono, poiché le parole prima arrivano in testa e poi si sentono tramite l’orecchio e di conseguenza quello che voi sentite e’ esatto poiché e’ a voi che e’ diretto.

Con il tempo riuscirete ad affinare il vostro udito e le cose miglioreranno.
Se la parola non riuscite a capirla, ma vi sembra che ci sia, segnate il numero del giro e la riascolterete il giorno dopo.
Non bisogna fissarsi troppo su una stessa parola o frase.
Quello che vi sembrerà sufficientemente chiaro per voi lo tenete altrimenti lo lasciate perdere Prima di passare ad un’altra registrazione consiglio di portare il nastro a zero, azzerare il contagiri e nascondendo con un foglio le parole scritte, riascoltare quello che si e’ sentito la volta precedente.
Se le parole che sentite sono le stesse, potete essere certi che quelle sono esatte, e resteranno inalterate nel tempo.
Questo sistema permette inoltre di correggere il numero dei giri, in quanto usando spesso il tasto rew questi vengono sfalsati, di solito di uno o due giri in più.
Se volete far ascoltare a qualcuno quello che avete ricevuto non abbiate la pretesa che gli altri sentano senza che voi diciate loro quello che e’ inciso.
E’ gia’ molto che l’altra persona senta quello che avete sentito voi, Consiglio di sperimentare in questo modo per un paio di mesi, non abbiate fretta ad accostarvi alle registrazioni con la radio, in quanto avete bisogno di sviluppare bene l’udito per essere pronti a sentire quello che giungerà con la radio, che e’ più difficile da individuare, anche se quello che si riceve per radio e’ più nitido.
Alcuni sperimentatori consigliano di registrare sempre gli stessi giorni e alla stessa ora.
Per quanto mi concerne, io non ho trovato che questo fatto influenzi le registrazioni.
Ho ricevuto a tutte le ore.
Registrare alla stessa ora e a giorni stabiliti può essere di aiuto a voi in quanto sapendo di avere un appuntamento con i vostri cari, create un’attesa che può aiutarvi ad essere più recettivi al contatto.
Concentrarsi su quello che si fa, ci pone in un stato alterato di coscienza, ed e’ questo che crea il ponte.
Non sempre si riceve, questo e’ bene saperlo ed accettarlo subito.
Normalmente se non si riceve nel tempo che di solito pensate di dedicare a questa sperimentazione, non vale la pena di insistere.
Si passa ad un altro giorno.
Per quanto riguarda la registrazione con il solo registratore questo può essere sufficiente.

Passiamo ora alla registrazione con la radio.

In questo periodo avete fatto pratica con il vostro registratore ed avete affinato l’udito e perciò sarà pi facile operare con la radio.
Accendere la radio, selezionare il tasto che vi permette di sentire le onde corte. – Sw.-
Sul perché e’ consigliabile registrare sulle onde corte, il discorso sarebbe lungo e tecnico e siccome questo piccolo manuale deve servire alle persone che iniziano e hanno poca esperienze mi astengo dal descriverlo.
Accesa la radio, portare l’asta di sintonia sui numeri più bassi, di solito cominciano con il 5 e mezzo, abbassare un poco il volume, accendere il registratore, dire data e ora e parlare con i vostri cari ponendo la vostra domanda oppure dando a loro la scelta di dirvi quello che e’ più importante per voi in quel momento.
Finito di parlare, alzare un poco il volume della radio e spostarsi con l’asta verso la stazione più vicina.
Questo movimento di spostare l’asta della sintonia deve essere molto lento in quanto alcune parole possono formarsi anche in quelle stazioni che voi pensate siano vuote.
Appena percepite una stazione che sia straniera, sulle onde corte sono quasi tutte straniere, posizionate l’asta leggermente in difetto, in modo di non sentire la stazione troppo nitida.
E’ sufficiente stare appena prima o dopo la stazione stessa.
Spiego perché’ non si deve registrare su una stazione troppo nitida.
Un’onda quando entra nella radio e’ formata da tanti canali vicini tra loro che portano anche altre stazioni.
I vostri cari per modificare le parole, si servono della stazione appena vicina a quella in cui state registrando e se la stazione che ricevete e’ troppo nitida, le loro vibrazioni non sono sufficienti e vengono distrutte.
Tutte queste cose sono state studiate ed accertate.
Soffermarsi su questa stazione il tempo necessario che loro possano dare una risposta non troppo lunga. Dalla mia esperienza ho notato che riescono a cambiare totalmente una frase se non supera circa dieci parole.
Se la registrazione e’ più lunga solo una parte può essere modificata e il resto rimane inalterato nella lingua straniera.
Quando modificano una frase, se si ha l’orecchio allenato, si potrà percepire la diversa lieve tonalità e la diversa velocità che danno alle parole.
Di solito parlano più veloci.
Consiglio ogni tanto di intervenire con la vostra voce, chiedendo il contatto o altre cose mentre registrate.
Per questo discorso vale la spiegazione data in precedenza.
Se siete in buona sintonia con loro vedrete che la risposta arriverà quasi subito dopo la vostra domanda.
Per la fase del riascolto vale quanto ho già scritto per il solo registratore.
Consiglio di scrivere tutto quello che si sente, anche se non si capisce bene il significato,vedrete che a volte si capisce dopo, quello che intendevano dire.
Esistono molte varianti , come la registrazione su portante vuota, oppure dando supporti per registrazioni con solo registratore, ma essendo questo un piccolo manuale quello che ho scritto mi sembra sufficiente.
Per chi volesse provare auguro buon lavoro e che i vostri cari possano darvi con le loro parole quel conforto di cui avete bisogno. 

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