La verità sul terzo segreto di Fatima

Fra tutte le profezie di fine millennio soltanto il terzo segreto di Fatima non è stato ancora rivelato. Cosa dice di tanto spaventoso la parte, non ancora divulgata ufficialmente, del messaggio di Fatima? Andiamo con ordine. Per ripercorrere tutta la vicenda e in particolare la storia del “terzo segreto” rivelato a quei piccoli dalla Madonna è essenziale iniziare raccontando quanto era accaduto 71 anni prima a La Salette e che aveva visto come testimoni del mistero i piccoli Massimino e Melania, pure loro poveri pastorelli.
E’ il 19 settembre del 1846. I bambini Massimino e Melania stanno pascolando le pecore a La Salette, in Francia. Delle luci attirano la loro attenzione finché appare una “bella Signora” che dirà di essere la Madonna e darà loro un messaggio da far conoscere al mondo. Riporto il testo del messaggio:
MESSAGGIO DI LA SALETTE:
“Se il Mio popolo non vuole sottomettersi sarò obbligata a lasciare libera la mano di Mio Figlio… Da quanto tempo sto soffrendo per tutti… Se il raccolto si rovina, la colpa è solo vostra. Se avete del grano, non dovete seminarlo. Tutto quello che seminerete sarà mangiato dagli animali e quello che nascerà cadrà in polvere quando sarà battuto. Ci sarà una grande fame. Prima che la fame venga, i bambini al di sotto dei sette anni saranno presi da tremiti e morranno nelle mani di quelli che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la fame.
Melania, quanto ti dirò adesso, non sarà segreto. Ma dovrà essere pubblicato nel 1858. I preti, ministri del Mio Figlio, per la loro vita malvagia, per la loro irriverenza, per la loro empietà nel celebrare i Santi Misteri; per l’amore del denaro, dell’onore e dei piaceri, sono diventati delle cloache di impurità. I preti domandano vendetta e la vendetta è sospesa sulle loro teste. Guai ai preti e alle persone consacrate a Dio che per la loro infedeltà e per la loro vita malvagia crocifiggono di nuovo Mio Figlio. I peccati di coloro che sono consacrati a Dio gridano verso il cielo e chiamano vendetta. Ed ecco che la vendetta è alle loro porte. Perché‚ non c’è più nessuno che implori misericordia e perdono per il popolo; non ci sono più anime generose; non c’è più nessuno degno di offrire la vittima senza macchia all’Eterno in favore del mondo.
Dio è sul punto di punire in modo esemplare. Guai agli abitanti della Terra. Dio si alleggerirà della sua collera e nessuno potrà sottrarsi a tanti mali riuniti… Dio permetterà all’antico serpente di mettere la divisione tra i regnanti. In ogni società ed in ogni famiglia si soffriranno pene fisiche e morali. Dio abbandonerà gli uomini a loro stessi ed invierà dei castighi che si succederanno per più di trentacinque anni.
La società è alla vigilia di terribili flagelli e di grandi avvenimenti. Ci si deve attendere di essere governati da una verga di ferro e di bere il calice della collera di Dio. L’Italia sarà punita per le sue ambizioni. Perché‚ vuole liberarsi dal giogo del Signore dei signori. Così essa sarà portata alla guerra. Il sangue scorrerà da tutte le parti; le chiese chiuse o profanate. I preti e i religiosi saranno cacciati e fatti morire di morte crudele.
Che il papa si guardi dagli edificatori di miracoli, poiché‚ è venuto il tempo che i prodigi più sorprendenti si manifesteranno sulla Terra e nell’aria. Nell’anno 1864 Lucifero sarà slegato dall’inferno assieme a un grande numero di demoni. Essi aboliranno, a poco a poco, la fede anche nelle persone consacrate a Dio. E le accecheranno in maniera tale che, a meno di una grazia particolare, essi prenderanno lo spirito di angeli cattivi. Numerosi ordini religiosi abbandoneranno interamente la fede e perderanno molte anime.
I cattivi libri abbonderanno sulla Terra e gli spiriti delle tenebre spanderanno dappertutto una malavoglia generale per tutto quanto riguarda il servizio di Dio. Questi spiriti avranno un grandissimo potere sulla natura. Ci saranno delle chiese per servirli… Guai ai principi della Chiesa che non si saranno occupati che a intessere ricchezze su ricchezze, a salvare la loro autorità e a dominare con orgoglio. Il Vicario di Mio Figlio avrà molto a soffrire perché‚ in quel tempo la Chiesa sarà perseguitata. Sarà il tempo delle tenebre e la Chiesa subirà una crisi terribile. Siccome la fede in Dio sarà abolita, ogni individuo vorrà giudicare da sé‚ ed essere superiore ai suoi simili. Si abolirà il potere civile ed ecclesiastico; ogni ordine e ogni giustizia saranno calpestati. Non si vedranno che omicidi, odio, gelosie, menzogne, discordia, mancanza di amore… Il Papa soffrirà molto. Io sarò con lui fino alla fine per ricevere il suo sacrificio. I malvagi attenteranno più volte alla sua vita senza poter nuocere ai suoi giorni. Ma né lui, né il suo successore vedranno il trionfo della Chiesa di Dio… La Francia, l’Italia, la Spagna e l’Inghilterra saranno in guerra. Il sangue scorrerà sulle strade.
In seguito ci sarà una guerra generale (prima guerra mondiale, ndA), che sarà spaventosa. Per un tempo Dio non si ricorderà più della Francia né dell’Italia perché il Vangelo di Cristo non sarà più conosciuto. I cattivi spiegheranno tutta la loro malizia; ci si ucciderà fin dentro le abitazioni… Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita. Molte grandi città saranno scosse ed inghiottite dai terremoti. Roma sparirà (molte profezie assicurano che Parigi e Roma saranno distrutte, ndA) e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. Le loro preghiere, le loro penitenze e le loro lacrime saliranno fino al cielo. E tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e domanderà il Mio aiuto e la Mia intercessione. In quel tempo si farà la pace… Questa pace però non sarà lunga…
Un precursore dell’Anticristo (avvento di Hitler e scoppio della seconda guerra mondiale, ndA), con le sue legioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo: verserà molto sangue, e vorrà annientare il culto del vero Dio, per essere lui guardato come un dio. La Terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe; ci saranno guerre fino a che verrà l’ultima (la terza guerra mondiale, ndA), che sarà voluta dai dieci re (la bestia con dieci corna dell’Apocalisse di Giovanni, ndA) dell’Anticristo. Questi re avranno tutti uno stesso fine e saranno i soli a governare il mondo…
Prima che ciò avvenga, ci sarà nel mondo una falsa pace; non si penserà che a divertirsi (sembra la descrizione dei nostri tempi, ndA)…
La natura domanda vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento per quello che dovrà accadere alla Terra imbrattata di crimini. Trema Terra e tremate voi che professate di servire Gesù Cristo, ma che nel vostro interno non adorate che voi stessi. Tremate, poiché‚ Dio vi consegnerà al Suo nemico perché i luoghi santi sono divenuti corrotti e molti conventi non sono più la Sua dimora ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi. Sarà durante quel tempo che l’Anticristo nascerà. Sua madre sarà una religiosa, falsa vergine, che comunicherà col vecchio serpente (il diavolo)…
Le stagioni saranno cambiate; la Terra non produrrà che cattivi frutti; gli astri perderanno il loro movimento regolare, la Luna non rifletterà più che una pallida luce rossastra; l’acqua e il fuoco daranno alla Terra un movimento convulso e degli orribili terremoti distruggeranno tutto… Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla Terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più…
Guai agli abitanti della Terra. Ci saranno guerre sanguinose, fame, peste e malattie contagiose. Ci saranno piogge e tempeste spaventose… tuoni che scuoteranno le città, terremoti che inghiottiranno nazioni… Ecco il re dei re delle tenebre. Ecco la bestia con i suoi seguaci, che si dice “Salvatore del mondo”. Si eleverà con orgoglio nell’aria per andare fino al cielo ma sarà soffocata dal soffio di Michele Arcangelo. Il re delle tenebre cadrà; e la Terra… aprirà il suo seno pieno di fuoco ed egli sarà tuffato, per sempre, con i suoi, nella voragine eterna dell’inferno. Allora l’acqua e il fuoco purificheranno la Terra e consumeranno tutte le opere create dall’orgoglio dell’uomo e tutto sarà rinnovato.
Figli Miei, voi farete conoscere questo a tutto il Mio popolo”.
Il Vaticano tacque e nascose il messaggio.

LE APPARIZIONI DI FATIMA
Dopo 71 anni la Vergine riappare a Fatima, in un piccolo villaggio del Portogallo, sempre a dei bambini. Vediamo i fatti. Tutto ha inizio domenica 13 maggio 1917. I pastorelli e fratelli Francesco e Giacinta Marto, assieme alla loro cuginetta Lucia dos Santos, sono a pascolare le pecore in un podere, Cova da Irìa, poco distante da Fatima. Improvvisamente si susseguono dei lampi accecanti e, davanti agli occhi dei tre ragazzi, appare una giovanetta.
Ecco la descrizione che ne daranno al parroco del paese:
“Era una persona di apparenza femminile, molto bella, circonfusa di una luce abbagliante. Alta circa un metro e dieci, mostrava un’età compresa fra 12 e 15 anni. Indossava una gonna stretta, un corpetto e un manto o cappa. Le vesti erano bianche, ma la gonna ed il manto presentavano una variegatura di fili dorati che, intersecandosi, creavano una sorta di -reticolo-.
Il corpetto aveva due o tre strisce ai polsi. Sul capo portava qualcosa che le nascondeva i capelli e gli orecchi. Gli occhi erano neri. Aveva dei cerchietti ai lati del collo e un globo luminoso nella mano sinistra tenuta all’altezza della vita. Arrivava dall’alto e scompariva poco a poco in senso inverso…”.
In seguito, la Signora dirà di essere la Madonna e affiderà loro dei messaggi profetici. I primi due, tra l’altro, riguardano l’annuncio che la prima guerra mondiale sta per finire, ma che ne scoppierà un’altra, “durante il regno del prossimo pontefice (Pio XI, 1922-1939) ne comincerà un’altra peggiore”. Il 31 agosto 1941, ventiquattro anni dopo i fatti di Fatima, la stessa Lucia parlò, per la prima volta, del messaggio ricevuto dalla Madonna e disse che esso era diviso in tre parti; nel “terzo Memoriale>” di suor Lucia è, appunto, scritto: “Il Segreto comprende tre cose distinte ed io ne svelerò due”.

LE DUE PARTI RIVELATE DEL MESSAGGIO:
“…Avete visto l’inferno dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori. Per salvarle il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se si farà quello che dirò, molte anime si salveranno e vi sarà la pace. La guerra sta per finire, ma se non cessano di offendere il Signore, nel regno di Pio XI ne incomincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che quello è il segno che vi dà Iddio che prossima è la punizione del mondo per i tanti suoi delitti mediante la guerra, la fame, la persecuzione contro la Chiesa e contro il Santo Padre. Per impedire ciò verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese. Se si darà ascolto alle mie domande, la Russia si convertirà e si avrà la pace. Altrimenti diffonderà nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzioni contro la Chiesa; molti buoni saranno martorizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate… (qui inizia il terzo Segreto)…”.
Lucia ribadirà: “per il momento non mi è permesso di rivelarlo”.

L’ATTO DI CONSACRAZIONE DEL MONDO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
La rivista ciellina “Trentagiorni” riassume le tribolazioni relative alla vicenda della consacrazione della Russia “che fu fatta da Pio XII nel 1942 e nel 1952, ma non “come la Madonna l’aveva chiesta”; cioè il Papa la fece da solo e non “in unione con tutti i vescovi del mondo”. Anche Papa Wojtyla fece (nel 1982 e nel 1983) due consacrazioni ritenute da suor Lucia non rispondenti. Valida è solo quella del 25 marzo 1984, compiuta dopo aver scritto a tutti i vescovi perché si unissero all’atto. Tra i devoti di Fatima è guerra aperta: i moderati da tempo lodano il Papa per l’atto compiuto nel 1984, i radicali… sostengono che neanche quell’ultima consacrazione è valida perché il Papa non nominò espressamente la Russia” (“Corriere della Sera”, 6 marzo 1990).
E’ ben risaputo che i fatti profetizzati dalle prime due parti del messaggio si sono avverati. Il C.S.R.C. di Prato (M. Innocenti Risaliti, R. Morganti, R. Ricasoli), sul “Giornale dei Misteri” n. 180, al proposito, commenta:
“Quanto preconizzato dalla Vergine a Fatima si realizzò in modo a dir poco inquietante… La fine della prima guerra mondiale, che all’epoca delle apparizioni imperversava, avvenne 16 mesi dopo, cioè nel novembre 1918. L’inizio della seconda guerra mondiale avvenne, invece, ufficialmente nel settembre del 1939 e perciò sotto il papato di Pio XII e non di Pio XI, morto nel febbraio di quello stesso anno; comunque se si considera l’occupazione dell’Austria da parte della Germania nel marzo del 1938 come il prologo della guerra, si può ritenere valida la profezia. A tal proposito suor Lucia è convinta che la Vergine nominò esattamente il nome del papa Pio XI (eletto nel 1922), mentre, ricordiamo, all’epoca delle apparizioni era papa Benedetto XV. La notte illuminata dalla “luce sconosciuta” fu quella dal 25 al 26 Gennaio 1938. Per essa gli astronomi parlarono di una aurora boreale ma il fenomeno, mai ben chiarito, sarebbe stato (a detta di suor Lucia) di “natura soprannaturale”. Con la guerra vennero pure la fame e le persecuzioni contro la Chiesa (nella Germania nazista, nella Russia sovietica, nella Spagna repubblicana, nel Messico anticlericale, ecc.)…”.
Il 31 ottobre 1942, Pio XII celebrò l’atto di consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. Nel 1943 Lucia Santos, che era diventata monaca di clausura, stette molto male e, su consiglio del vescovo di Leira, scrisse quella parte del messaggio ricevuto dalla Vergine e noto come terzo segreto di Fatima, e lo sigillò. Solo alcuni anni dopo e cioè il 16 aprile del 1957 il plico sigillato arrivò in Vaticano. Pio XII non lo aprì ma vi appose la scritta “Secretum Sancti Officii”.
Il plico fu fatto pervenire, ancora sigillato, a Giovanni XXIII, tramite il cardinale Ottaviani, che presenziò all’apertura del documento nel 1959 e poi, l’11 febbraio del 1967, ai festeggiamenti dell’anniversario delle apparizioni, narrò quel che accadde in quel frangente: “Il papa aprì e lesse. E benché‚ il testo fosse scritto in portoghese, mi ha detto in seguito di averlo capito tutto. Poi ha rimesso lui stesso il segreto in un altro plico, lo ha sigillato e lo ha deposto in uno di quegli archivi che sono come un pozzo profondo, nero, nero, che accolgono nel loro fondo i documenti, per cui nessuno può più vederli…”.
Paolo VI cercò e trovò il documento, ma, anche lui, dopo averlo letto, ne fu molto spaventato e lo rinascose. Papa Wojtyla lesse anche il messaggio e, come i suoi predecessori, non se la sentì di divulgarlo. Grazie ad indiscrezioni diplomatiche, perché Paolo VI aveva fatto pervenire una parte del messaggio ai capi di stato di Washington, Londra e Mosca, un presunto estratto del terzo segreto, o quello che si ritiene tale, fu pubblicato a firma di L. Heinrich da un giornale di Stoccarda il 15 ottobre 1963. Ecco quanto pubblicò il “Neves Europa”:

IL PRESUNTO TERZO SEGRETO DI FATIMA:
“Non aver timore, cara piccola. Sono la Madre di Dio, che ti parla e ti domanda di rendere pubblico il presente Messaggio per il mondo intero. Ciò facendo, incontrerai forti resistenze. Ascolta bene e fai attenzione a quello che ti dico:
Gli uomini devono correggersi. Con umili suppliche, devono chiedere perdono dei peccati commessi e che potessero commettere. Tu desideri che Io ti dia un segno, affinché‚ ognuno accetti le Mie Parole che dico per mezzo tuo, al genere umano. Hai visto il Prodigio del Sole, e tutti, credenti, miscredenti, contadini, cittadini, sapienti, giornalisti, laici, sacerdoti, tutti lo hanno veduto. Ed ora proclama a Mio nome:
Un grande castigo cadrà sull’intero genere umano, non oggi, né‚ domani, ma nella seconda metà del Secolo XX. Lo avevo già rivelato ai bambini Melania e Massimino, a “La Salette”, ed oggi lo ripeto a te, perché‚ il genere umano ha peccato e calpestato il Dono che avevo fatto. In nessuna parte del mondo vi è ordine, e satana regna sui più alti posti, determinando l’andamento delle cose. Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa; egli riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi scienziati che inventano le armi, con le quali sarà possibile distruggere in pochi minuti gran parte dell’umanità.
Avrà in potere i potenti che governano i popoli, e li aizzerà a fabbricare enormi quantità di quelle armi. E, se l’umanità non dovesse opporvisi, sarò obbligata a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Allora vedrai che Iddio castigherà gli uomini con maggior severità che non abbia fatto con il diluvio. Verrà il tempo dei tempi e la fine di tutte le fini, se l’umanità non si convertirà; e se tutto dovesse restare come ora, o peggio, dovesse maggiormente aggravarsi, i grandi e i potenti periranno insieme ai piccoli e ai deboli.
Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle sue più grandi prove. Cardinali, si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore. Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo, aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre mio.
Una grande guerra si scatenerà nella seconda metà del XX secolo (è il terzo conflitto mondiale, ndA). Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diverranno vapori, e la schiuma si innalzerà sconvolgendo e tutto affondando. Milioni e milioni di uomini periranno di ora in ora, coloro che resteranno in vita, invidieranno i morti. Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. Vedi? Il tempo si avvicina sempre più, e l’abisso si allarga senza speranza. I buoni periranno assieme ai cattivi, i grandi con i piccoli, i Principi della Chiesa con i loro fedeli, e i regnanti con i loro popoli.
Vi sarà morte ovunque a causa degli errori commessi dagli insensati e dai partigiani di satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo, in ultimo, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, saranno ancora in vita, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito.
Va, piccola mia, e proclamalo. Io a tal fine, sarò sempre al tuo fianco per aiutarti”.
Lo stesso giornale precisava, pure, che quanto pubblicato non era che l’estratto diffuso, da Paolo VI, “quale fedele ma pallido riflesso del temibile segreto custodito in Vaticano”. C’è da dire ancora che mai si è avuta una smentita o una conferma che si trattasse dell’autentico “segreto”.

CONSIDERAZIONI SUL MISTERO DI FATIMA
I fatti, che ebbero inizio nel 1917 nel piccolo podere di Cova da Irìa, nel villaggio di Fatima, in Portogallo, furono col tempo interpretati nei modi più cervellotici. Vennero, addirittura, anche negati o spiegati come un imbroglio o come un caso di suggestione collettiva. Non credo sia possibile negare gli eventi, che accompagnarono le apparizioni e le relative profezie di Fatima, già avveratesi come: la morte vicina di Giacinta e Francesco, la fine imminente della prima guerra mondiale, lo scoppio del secondo conflitto mondiale ecc.
In questo contesto è indiscutibile l’importanza che assume quella parte delle profezie, ancora non avveratesi, conosciuta come terzo segreto. Se non fu messinscena, il segreto di Fatima diventa per davvero una minaccia tremenda per tutta l’umanità. Vediamo ora più da vicino, per sapere quanta credibilità dare ai fatti narrati dai tre pastorelli, il prodigio più eclatante che si verificò, a coronamento dei messaggi della Madonna, che fu quello del sole.
Prodigio visto da diverse migliaia di persone e inspiegato ed inspiegabile dalla scienza. L’ipotesi di suggestione collettiva, ad una analisi attenta dei fatti, non può assolutamente reggere.
Innanzitutto, alla data del miracolo annunziato per l’ultima apparizione, quella del 13 ottobre, si recarono nel piccolo podere non solamente ferventi credenti e vecchiette ingenue, ma anche uomini di scienza, giornalisti, politici, professionisti vari e moltissimi scettici.
Alcuni di loro col dichiarato intento di scoprire l’inganno e di chiudere, così, una volta per tutte, l’intera faccenda. Il prodigio che lì accadde, a mezzogiorno, fu visto da tutti e lasciò più sgomenti gli scettici. Infine, e questo liquida definitivamente la questione dell’allucinazione collettiva o di un inganno, il prodigio del sole fu visto, pure, a molti chilometri di distanza da Cova da Irìa.
Vediamo, a questo punto, che cosa accadde quel lontano e piovoso 13 ottobre del 1917, davanti a quasi sessantamila persone.

IL PRODIGIO DEL SOLE:
Il professore L. Gonzaga Da Fonseca racconta nel suo libro “Le meraviglie di Fatima” il prodigio del sole:
“La pioggia cessa immediatamente, le nubi si squarciano e appare il disco solare, come una luna d’argento, poi gira vorticosamente su se stesso simile ad una ruota di fuoco, proiettando in ogni direzione fasci di luce gialla, verde, rossa, azzurra, viola… che colorano fantasticamente le nubi del cielo, gli alberi, le rocce, la terra, la folla immensa.
Si ferma, poi, alcuni momenti, poi ricomincia di nuovo la sua danza di luce… Si arresta ancora per incominciare una terza volta più svariato, più colorito, più brillante quel fuoco di artificio. La moltitudine estatica, senza fiatare, contempla. Ad un tratto tutti hanno la sensazione che il sole si stacchi dal firmamento e si precipiti su di loro! Un grido unico, immenso erompe da ogni petto; esso traduce il terrore di tutti, e nelle varie esclamazioni esprime i diversi sentimenti: Miracolo! Miracolo! Credo in Dio! Ave Maria! Mio Dio, misericordia!…
I più, cadendo ginocchioni nel fango, recitano ad alta voce l’atto di contrizione. E questo spettacolo, chiaramente distinto in tre tempi, dura ben 10 minuti ed è veduto da più di 50mila persone; credenti e miscredenti, semplici contadini e cittadini colti, uomini di scienza e corrispondenti di giornali, i quali tutti senza preparazione di sorta, senza altra suggestione che la voce di una fanciulla che grida: Guardate il sole!, vedono gli stessi fenomeni, con le stesse fasi, nello stesso tempo, nel giorno e nell’ora da mesi promessi e preannunziati”.
Un evento incredibile e inspiegabile raccontato, anche, da indiscutibili uomini di scienza come il professor Josè Maria Proenca de Almeida Garret, docente all’università di Coimbra. Egli scrive: “Il sole… aveva rotto radioso il denso strato di nubi che lo velava, e tutti gli sguardi furono attratti a lui quasi attirati da calamita. Anch’io provai a fissarlo e lo vidi somigliante a un disco a netti contorni, fulgente ma senza barbaglio.
Non mi sembrò esatto il confronto che sentii fare lì stesso a Fatima, di un disco di argento appannato. No, il suo aspetto era di un chiarore nitido e cangiante da sembrare l’oriente di una perla. Non somigliava affatto alla luna in una notte serena: si aveva la sensazione come di un astro vivente. A differenza della luna non era sferico e non ne aveva né il colore né i chiaroscuri.
Appariva come un disco piatto e lucido che si sarebbe detto ricavato dalle valve di una conchiglia.
Non si poteva nemmeno confondere col sole attraverso la nebbia, di cui non c’era traccia, poiché‚ non era né confuso né velato, bensì aveva il bordo nettissimo. Questo bordo, vivo e sfolgorante, dette a numerosi testimoni l’impressione che l’astro fosse circondato da una scintillante corona… Le nubi che leggere correvano da est verso ovest non nascondevano la luce dell’astro, cosicché‚ si aveva l’impressione che esse passassero dietro il sole e non davanti…
E’ sorprendente che per un tempo così lungo sia stato possibile fissare l’astro senza il minimo fastidio per gli occhi. Ad eccezione di due brevi interruzioni, durante le quali il sole dardeggiò violentemente dei raggi più brillanti e sfavillanti che costrinsero lo sguardo a voltarsi, il fenomeno si prolungò per circa dieci minuti. Questo disco madreperlaceo aveva la vertigine del movimento. Non era lo scintillio di una stella: girava su se stesso a velocità travolgente…
Divenuto rosso sangue, e come staccato dal firmamento, il sole sembrò, come lanciato da una mano invisibile e onnipotente, rimbalzare nel cielo e cadere con una serie di salti verso terra, mentre la temperatura si elevava rapidamente… (dopo) come richiamato da un ordine misterioso, tornò a riprendere il suo posto nel firmamento… Terminato il prodigio solare, la gente che poco prima era letteralmente inzuppata di pioggia, si trovò inaspettatamente asciutta…”.
Il cardinale di Lisbona, commentando questi prodigi, affermò che: “In questo tempo di ateismo materialista, Fatima dimostra in maniera schiacciante che il mondo del soprannaturale esiste”. C’è da dire ancora che il miracolo del “sole rotante”, nell’Anno Santo 1950, si ripeté davanti a Pio XII, nei giardini del Vaticano. Lo stesso Papa ne darà notizia, nel 1954, al cardinale Federico Tedeschini. I giornali riportarono la notizia che fu trattata, con grande dovizia di particolari, da “Attualità di Fatima” (1954), alle pagine 76-79. Il miracolo avvenne il 30 ottobre del 1950 intorno alle quattro pomeridiane. Ecco come narrò l’avvenimento Papa Pacelli:

LA VISIONE DI PIO XII:
“Stavo facendo la mia abituale passeggiata nei giardini del Vaticano, leggendo e studiando, come mio solito, alcune carte d’ufficio. Dalla spianata della Madonna di Lourdes, salii verso la sommità della collina, passando per il viale di destra che costeggia il muro di cinta. Ad un certo punto, come alzai gli occhi dai fogli che avevo in mano, fui colpito da un fenomeno che non avevo mai visto prima di allora. Il sole, ancora abbastanza alto, appariva come un globo opaco, giallo pallido, completamente attorniato da un cerchio luminoso, che tuttavia non impediva affatto di fissare l’astro con attenzione, senza provocare il minimo fastidio. Una nuvoletta, leggerissima, vi si trovava davanti come un diaframma. Il globo opaco si muoveva verso l’esterno, leggermente, ruotando e contemporaneamente spostandosi da destra a sinistra e viceversa, ma, all’interno del globo v’erano, chiarissimi e ininterrotti, dei moti molto forti. Lo stesso fenomeno si ripeté il giorno dopo, 31 ottobre, e giorno l’1 novembre, giorno della definizione, poi l’8 novembre, ottava di questa solennità. Poi, più nulla…”.
Ricorda lo studioso Renzo Rossotti: “Il 30 ottobre del 1950, era l’antivigilia del giorno che il mondo cattolico attendeva, quello della solenne definizione dell’Assunzione in cielo della Madonna”.

IL PIU’ INQUIETANTE MISTERO RELIGIOSO DEL NOSTRO SECOLO
Lucia nel 1958 aveva affidato a padre A. Fuentes alcune sue lettere. Il testo integrale fu pubblicato sulla rivista mariana “La Immaculada” nel numero di gennaio del 1959. Ecco alcuni brani degli scritti della veggente di Fatima:
“Molte nazioni spariranno dalla faccia della terra. Nazioni senza Dio saranno il flagello scelto da Dio stesso per castigare l’umanità… Siamo appena in tempo per trattenere il castigo del Cielo… Ognuno, di sua iniziativa, compia opere sante e riformi la sua vita secondo i richiami della Madonna… Ella mi ha detto espressamente: -Ci avviciniamo agli ultimi giorni…- “.
Il terzo segreto di Fatima avrebbe dovuto essere svelato, per intero, nel 1960 ma la Chiesa tacque.
Il 13 maggio del 1977 la Radio Vaticana trasmise un comunicato, che sembra confermare, come autentico, l’estratto pubblicato dal giornale di Stoccarda. Ecco quanto dice il comunicato:
“Né Giovanni XXIII, né Giovanni Paolo II hanno ritenuto opportuno svelare la terza parte del mistero di Fatima al mondo e quanto pubblicato sul giornale di Stoccarda -Newes Europa- il 15 ottobre 1963, non è stato né smentito né direttamente confermato. Quindi, noi possiamo solo, con filiale obbedienza, rimetterci alla prudenza paterna del Santo Padre”.

GIOVANNI PAOLO II ACCENNA AL SEGRETO
Vi è la certezza che la terza parte del -segreto- racchiude una particolare gravità, confermata dalla tragica realtà che il mondo oggi sta vivendo. Giovanni Paolo II, durante una sua visita in Germania, alla domanda sul perché non era stato ancora svelato il terzo segreto di Fatima, divenne pensieroso e rispose:
“Data la gravità del contenuto… i miei predecessori nell’ufficio di Pietro, hanno diplomaticamente preferito soprassedere alla pubblicazione.
D’altra parte ad ogni cristiano dovrebbe bastare di sapere quanto segue: quando si legge che oceani inonderanno interi continenti, che gli uomini verranno tolti dalla vita repentinamente, da un minuto all’altro, e ciò a milioni. Se si sa questo, non è davvero necessario pretendere la pubblicazione di questo segreto.
Molti vogliono sapere solo per curiosità e sensazione; ma essi dimenticano che il conoscere porta con sé‚ anche la responsabilità Questo è pericoloso quando, in pari tempo, non si vuole fare nulla, dicendo: “tanto non giova a nulla!”
Dobbiamo essere ben pronti a grandi prove vicine; che potranno richiedere anche il sacrificio della nostra vita e la nostra totale donazione a Cristo e per Cristo. Le prove potranno essere ridotte con la vostra e la nostra preghiera, ma non possono essere evitate…”. (L’intervista fu pubblicata su “Stimme des Glaubens”, fascicolo 10 del 1981).

L’ATTEGGIAMENTO AMBIGUO DEL VATICANO
Il Vaticano, come si è visto, oltre ad omertà manifestò, indubbiamente, un atteggiamento alquanto contraddittorio e sospetto a proposito del mistero di Fatima. Incredibilmente, per milioni di fedeli, l’8 febbraio del 1960 un semplice, quanto laconico e, per certi versi, sconcertante comunicato stampa della Santa Sede dichiarò che il terzo segreto non sarebbe stato svelato perché‚ “Benché‚ la Chiesa riconosca le apparizioni di Fatima, (quello che segue appresso è semplicemente assurdo, ndA) non desidera assumersi la responsabilità di garantire la veridicità delle parole che i tre pastorelli hanno asserito che la Vergine ha loro rivolto”.
Lucia il 26 dicembre 1957 aveva detto a padre Fuentes, postulatore della causa di beatificazione di Giacinta e Francesco: “La Santissima Vergine è molto triste, perché nessuno fa caso al suo messaggio. Non posso dare altri dettagli, perché è ancora un segreto…”. Il silenzio della Chiesa è ancora più incomprensibile, scrive il C.S.R.C. di Prato, dopo “l’abrogazione, avvenuta il 15 novembre 1966 da parte di Paolo VI, degli articoli 1399 e 2318 del Codice di Diritto Canonico (abrogazione rimasta anche nel nuovo Codice) che proibivano l’arbitraria pubblicazione di cose inerenti fede, miracoli, ecc., qualsiasi rivelazione, profezia od evento straordinario può essere divulgato. In poche parole non esiste più alcun divieto neppure per quello che la Chiesa ritiene non veritiero. A questo punto, fra tutti i presunti casi di rivelazione, solo il 3° Segreto di Fatima non è stato espressamente rivelato e pubblicato…”.
Perché la Chiesa ha tanta paura del Segreto di Fatima? Giustamente fa notare Franco Cuomo che “il papa l’avrebbe dovuto svelare nel 1960, secondo una scadenza sollecitata a quanto pare da Lucia, obbediente in questo all’ispirazione ricevuta”. Perché il Vaticano continua a tacere?

LE ACCUSE DI MILINGO
Sono inquietanti, a questo punto, le accuse lanciate dal cardinale Emanuel Milingo il 23 novembre 1996, durante un convegno internazionale che aveva come tema: “Fatima 2000: la pace mondiale e il Cuore Immacolato di Maria”, alle gerarchie vaticane. Cosa disse di tanto grave il cardinale esorcista e perciò esperto in materia satanica?
Riassume Cuomo: “Per Milingo la Curia romana sarebbe inquinata da forze sataniche, le quali porrebbero ostacoli alla divulgazione della profezia. Più esplicitamente, ci sarebbero tra gli alti prelati dei seguaci del demonio, attivamente impegnati a impedire che il messaggio della Vergine possa giungere a destinazione, cioè a conoscenza dell’umanità. (…). Da un lato, ciò che dice (il cardinale Milingo) parrebbe collimare con i profetici avvertimenti della Signora, nei quali vi sono chiari riferimenti all’intromissione di Satana in seno alle alte gerarchie ecclesiastiche, che per questo saranno divise da insanabili contrasti. Dall’altro, però, si deve tenere conto che in tali profezie il papa è tenuto fuori da ogni sospetto, e indicato come una vittima, mai come compartecipe, dell’iniquità generale”. 

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