La magia e l'ultravivente

Spesse volte sento parlare di magia in modo non appropriato, confuso, come di una materia astratta, piena di contraddizioni. Mi chiedo quando verrà il giorno che si capirà il reale valore della scienza magica. Purtroppo le teorie magiche sono state talmente umiliate, ricoperte di dottrine stregonesche per cui oggi è ancora difficile rivalutarle in un’ottica moderna.
Un grande saggio
Molto tempo fa, in una riunione di saggi, uno di essi cominciò a parlare. Furono strane parole che mi colpirono e mi rimasero impresse nella memoria e mi fanno ancora riflettere. Erano un presagio? Un avvertimento? Ecco cosa disse:
“Lo specchio dell’Universo è stato infranto e tutte le creature ne hanno raccolto un piccolo frammento. E ogni frammento, riflette una verità distorta. Ma la verità assoluta è una, e si avrà soltanto quando i frammenti saranno riuniti in un nuovo grande specchio: allora in esso rifletterà di nuovo tutto l’Universo in cui leggere la realtà scritta dalle stelle.
Ma il libro del cielo si aprirà soltanto per i pochi che saranno capaci di leggere i segni arcani. Beati coloro che porranno tutte le loro forze per giungere alla conoscenza di “tali segni”, perché in essi sarà la conoscenza del proprio destino e per mezzo di essi gli umani si uniranno agli angeli che di nuovo discenderanno sulla Terra. Quando le stelle si raggrupperanno e tracceranno le lettere arcane nel cielo, la Terra sarà divisa in quattro e soltanto coloro che guarderanno le stelle si salveranno”.
Queste parole suggestive pronunciate.
Il messaggio voleva rivelare un passato ed un futuro? Come può l’umanità ricomporre lo Specchio infranto? Forse i suoi infiniti frammenti riflettono le molteplici immagini parziali del grande disegno del Creato, dando ad ognuno l’illusione di “guardarsi” nella Realtà? Ma queste sono realtà soggettive che falsamente assumono il valore di una realtà assoluta?
La realtà è una o molteplice e soggettiva? Forse soltanto quando l’essere umano conquisterà una Coscienza Cosmica potrebbe comprendere la propria realtà, quella di essere analogo al macrocosmo, avente in forma potenziale tutti quegli attributi atti a conoscere i misteri della Natura.
Soltanto allora forse potrà infrangere le catene che lo tengono avvinto nella prigione della sua ignoranza.

Come infrangere le catene?
Qual è la via per giungere alla folgorazione, la luce che possa illuminare questa ricerca?
Qual è l’antica “fede” che si trova in tutti i popoli della Terra, che richiama alla nostra memoria lontani ricordi della profondità dei tempi, che ha lasciato segni indelebili nella coscienza, e che si tramanda fino a noi come un fiume sotterraneo, senza mai cambiare il suo corso?
La suprema scienza
Noi riteniamo essere l’Alta Magia la suprema scienza, la matrice di tutte le scienze.
Oggi luogo della Terra ne porta i segni, rivelatori di antiche civiltà distrutte da ignote cause.
C’è il sospetto che migliaia di anni fa l’essere umano fosse in possesso di determinate “chiavi” che lo iniziavano alla conoscenza della Natura e gli conferivano grandi poteri. Conoscenza proveniente dalla profondità dei cieli? Da una stirpe stellare?
Un giorno lontano forse accade un “evento” e cessò l’Era Aurea: il Grande Specchio s’infranse e l’essere umano mutò da superiore ad inferiore.
Perse la magia, e la Magia perduta rimase nascosta, in ogni frammento: sorsero così tante forme eretiche, tante figlie storpie nate da una Madre sana. E la Magia fu scissa in Scienza e Fede. La materia, in perenne lotta con lo spirito, fu separata da esso: uno scisma che avrebbe condotto all’oblio della realtà. La scienza piena di orgoglio rinnegò lo spirito, e la religione colma di esaltazione ripudiò la materia.
Dalla dicotomia Scienza/Fede nacquero dei figli presuntuosi e superstiziosi, e la Magia fu derisa o perseguitata.
Ma come non può fermarsi un fiume che scorre nelle viscere della montagna e che esce improvvisamente allo scoperto a valle, così non c’è potuto fermare il corso della realtà magica, che per millenni ha nascosto la suprema conoscenza sotto una coltre di segretezza, pronta a rilevarsi di nuovo in tutto il suo fulgore nel giorno stabilito.
I Magi sono stati i nocchieri della barca navigante sul mare tenebroso dell’ignoranza. Con sacrificio e lotta hanno tenuto ben saldo il timone, e le sue vele bianche sono di nuovo all’orizzonte:
l’umanità può già scorgerle. Dopo lungo letargo nelle tenebre, oggi si comincia ad aprire gli occhi sulla nuova alba magica e la sintesi della Scienza e della Fede sta di nuovo per realizzarsi.
Gli scienziati, sempre più, si accostano con maggior rispetto e profondo studio all’Occulto, perché nuove scoperte scientifiche hanno fatto intravedere la complessità dell’Universo in un’infinita serie di dimensioni diverse e d’influenze reciproche.
Mentre i mistici cominciano ad accorgersi che molte leggi regolano lo spirito in una complessa e infinita partecipazione nei vari piani dell’idea-forma.
E’ tanto che opposte fazioni, “spiritualisti”, si scontrano per spiegare i fenomeni occulti, e ottenere prove a loro favore.
Oggi si cerca l’anello di congiunzione tra queste diverse fazioni, e l’anello esiste, poiché la realtà sta nel mezzo, nell’equilibrio: sta nella Magia.
Soltanto con la Magia i fenomeni paranormali possono spiegarsi alla luce della ragione e della fede: soltanto la dottrina magica può illuminare i segreti.

Il terzo viaggio
Ogni realtà del creato interagisce con altre e ogni stato d’essere è l’espressione di quella Unica Cosa Sola enunciata nella Tavola di Smeraldo, il libro supremo magico.
Soltanto la Magia può conciliare tutte le esigenze dell’individuo moderno, proiettati nella profondità cosmica, con i viaggi interplanetari, e nella profondità scientifica dei cieli, sia la profondità mistica della coscienza, abbattendo una barriera che ci proietterà nei mondi invisibili. Avevano (e hanno) ragione i Magi (sapienti) quando affermavano che l’Io poteva risvegliare particolari suoi poterI attraverso lo sfruttamento totale dell’energia in suo possesso, e che la principale cosa da attuare era l’esatto rapporto dell’Io con l’Universo (del microcosmo con il macrocosmo), l’equilibrio tra l’Alto e il Basso, tra l’Io supremo e l’Io creato, là dove il magma della creazione congiunge i vari piani e i vari stati di essere dell’Unica Cosa Sola.
La prigione in cui l’umano è stato costretto, dopo la caduta nel corso dei millenni, da una cultura sbagliata e da inquisizioni più o meno violente, più o meno manifeste, promosse da un potere ignorante e in malafede, può aprirsi per quelli che sapranno leggere nel libro del cielo (gli ultraviventi). Costoro, illuminati dalla conoscenza suprema, avranno gli strumenti necessari per intraprendere quel viaggio senza limiti, interrotto tanto tempo fa.
Tutte le loro risorse latenti verranno potenziate ed esaltate per creare non più un essere alla mercé delle forze che lo circondano, ma un supervivente che tali forze sa controllare, sì da comporre un’umanità cosciente. Il supervivente dovrà anche avere la coscienza dell’equilibrio magico, che lo porrà al riparo da quelle aberrazioni di potenza che molto spesso hanno trasfigurato la fede magica, negli ignoranti, in pura follia distruttiva.

Una nuova era
L’umanità magica dovrà essere invece un’umanità giusta, pacifica, colma d’amore per ogni cosa creata. Ecco perché è necessario mantenere il contatto con l’infinito attraverso lo studio: essere pronti. La natura va inquadrata nel complesso delle teorie magiche poiché il contatto e la visione dell’assoluto fanno penetrare l’individuo nelle diverse dimensioni della realtà unica attraverso tecniche antiche ed iniziatiche, che rispecchiano valori scientifici moderni.
Ogni aspetto della vita non può prescindere dall’uso di particolari rituali e simbologie magiche che debbono essere rispettate.
Solo così possiamo ottenere fenomeni eccezionali e salvaguardarci anche dagli immensi pericoli in agguato nei contatti con le altre dimensioni.
Una nuova era di sta aprendo per l’essere umano. La società è più aperta perché i pregiudizi cominciano a cadere, l’intolleranza al nuovo è molto meno accentuata, il pluralismo delle idee accettato e ogni dogma viene messo in discussione.
La realtà è oggetto di profonde discussioni scientifiche in quanto vengono superati i concetti rigidi di una visione meccanicistica, e sostituiti con altri più complicati che offrono una visione piena di sorprese, quali una realtà non più oggettiva ma soggettiva. Così il creato mostra varie realtà che possono cambiare secondo il punto d’osservazione di ogni singola persona.
Tutto viene rimesso in discussione dalla Creazione all’esistenza del creato, sì da giustificare ogni ipotesi e comprendere che la risoluzione dei misteri può riservare grandi sorprese, fino ad oggi volutamente non accettate dalle menti meschine di persone ottuse come quelle che condannarono Galileo e anche Cagliostro e Giordano Bruno e tanti altri, che non è azzardato ritenere martiri di una scienza con al S maiuscola.

Combattere il male
Con una società così più tollerante, pronta a recepire ogni nuovo messaggio senza più pregiudizi ostili, a rivalutare idee troppo spesso derise o condannate soltanto con la forza di una cecità oscurantistica, anche la scienza magica può farsi sentire, non più come voce nel deserto, ma come seme gettato nel fertile limo, e far così nascere di nuovo l’albero della conoscenza.
I Magi potranno umilmente unire i loro sforzi con gli altri ricercatori, in una stretta collaborazione con tutti gli altri studiosi, di ogni idea e di ogni convinzione, per trovare i modi e i mezzi per aprire all’umanità nuovi orizzonti: una vita più lunga, meno dolorosa, più proiettata verso gli spazi siderali, pronta ad incontrare altri esseri di altri mondi, a vedere il creato non solo nella piccola dimensione della terra, ma a viaggiare nell’infinite meraviglie, piene di colori e di inimmaginabili varietà di vita di cui è costituito.
Questa è la meta dell’essere umano alle soglie del 2000. Sta a noi non più intolleranti cogliere in ogni idea una possibile chiave per aprire la via, oltre l’orizzonte degli eventi, ove tutto può essere possibile.
Via dunque tutte le ideologie, i falsi profeti e facciamo in modo che anche la magia abbia il suo posto al sole.
Io, umile servitore della scienza magica, piccolo verme su questa Terra, ma fiero di una libertà inferiore mai vinta, pongo tutto me stesso ad aiutare con questa scienza chi ne ha bisogno, chi deve risolvere problemi altrimenti non risolvibili, per combattere il male. 

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