Asmodeo

ASMODEO è forse connesso con il verbo ebraico samad =distruggere.
Nel libro di Tobia vengono ricordati 7 angeli (Tb 12,15)e nella letteratura zoroastriana sono citati i 7 Amesha Spenta ;opposti ad essi sono i 7 Aeshma che sono daeva =capi-demoni. Il nome Asmodeo potrebbe derivare allora non dall’ebraico samad ma dall’iraniano Aeshma-daeva =demone capo.Questo nome si ritrova in molte formule magiche e viene chiamato “il principe dei demoni”.
Tob 3,7 Nello stesso giorno capitò a Sara figlia di Raguele, abitante di Ecbàtana, nella Media, di sentire insulti da parte di una serva di suo padre.8 Bisogna sapere che essa era stata data in moglie a sette uomini e che Asmodeo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: “Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto godere.
Tob 3,17 e fu mandato Raffaele (ANGELO) a guarire i due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio; a dare Sara, figlia di Raguele, in sposa a Tobia, figlio di Tobi, e a liberarla dal cattivo demonio Asmodeo. Di diritto, infatti, spettava a Tobia di sposarla, prima che a tutti gli altri pretendenti. Proprio allora Tobi rientrava dal cortile in casa e Sara, figlia di Raguele, stava scendendo dalla camera…
Tob 12,15 Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore”.16 Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura.17 Ma l’angelo disse loro: “Non temete; la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli.18 Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni.19 A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza.20 Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute”. E salì in alto.21 Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo.22 Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per queste grandi opere, perché era loro apparso l’angelo di Dio. Tor de Specchi-Roma
Assalti demoniaci a S.Francesca Romana
I demoni sono raffigurati come satiri.
Tob 6,2 Il giovane (Tobia) scese nel fiume per lavarsi i piedi, quand’ecco un grosso pesce balzò dall’acqua e tentò di divorare il piede del ragazzo, che si mise a gridare.3 Ma l’angelo gli disse: “Afferra il pesce e non lasciarlo fuggire”. Il ragazzo riuscì ad afferrare il pesce e a tirarlo a riva.4 Gli disse allora l’angelo: “Aprilo e togline il fiele, il cuore e il fegato; mettili in disparte e getta via invece gli intestini. Il fiele, il cuore e il fegato possono essere utili medicamenti”.5 Il ragazzo squartò il pesce, ne tolse il fiele, il cuore e il fegato; arrostì una porzione del pesce e la mangiò; l’altra parte la mise in serbo dopo averla salata.6 Poi tutti e due insieme ripresero il viaggio, finché non furono vicini alla Media.7 Allora il ragazzo rivolse all’angelo questa domanda: “Azaria, fratello, che rimedio può esserci nel cuore, nel fegato e nel fiele del pesce?”.8 Gli rispose: “Quanto al cuore e al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo e cesserà in essa ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna.”
Tob 6,14 Allora Tobia rispose a Raffaele: “Fratello Azaria, ho sentito dire che essa è già stata data in moglie a sette uomini ed essi sono morti nella stanza nuziale la notte stessa in cui dovevano unirsi a lei. Ho sentito inoltre dire che un demonio le uccide i mariti.15 Per questo ho paura: il demonio è geloso di lei, a lei non fa del male, ma se qualcuno le si vuole accostare, egli lo uccide. Io sono l’unico figlio di mio padre. Ho paura di morire e di condurre così alla tomba la vita di mio padre e di mia madre per l’angoscia della mia perdita. Non hanno un altro figlio che li possa seppellire”.16 Ma quello gli disse: “Hai forse dimenticato i moniti di tuo padre, che ti ha raccomandato di prendere in moglie una donna del tuo casato? Ascoltami, dunque, o fratello: non preoccuparti di questo demonio e sposala. Sono certo che questa sera ti verrà data in moglie.17 Quando però entri nella camera nuziale, prendi il cuore e il fegato del pesce e mettine un poco sulla brace degli incensi. L’odore si spanderà, il demonio lo dovrà annusare e fuggirà e non comparirà più intorno a lei.18 Poi, prima di unirti con essa, alzatevi tutti e due a pregare. Supplicate il Signore del cielo perché venga su di voi la sua grazia e la sua salvezza. Non temere: essa ti è stata destinata fin dall’eternità. Sarai tu a salvarla. Ti seguirà e penso che da lei avrai figli che saranno per te come fratelli. Non stare in pensiero”. 

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