La scienza smentisce gli astri

Personalità e destino diversi per i nati nello stesso giorno
di Roberto MANZOCCO
L’astrologia è priva di qualunque fondamento scientifico, e di conseguenza gli oroscopi (inclusi quelli personalizzati) non hanno alcuna validità: queste almeno sono le conclusioni – drastiche ma documentate – del più ampio studio che la scienza ufficiale abbia mai dedicato alla disciplina in questione. A realizzarlo sono stati Geoffrey Dean, un ex-astrologo di Perth (in Australia) e Ivan Kelly, uno psicologo dell’Università di Saskatchewan (in Canada), i quali hanno basato le loro ricerche su dati relativi a ben duemila cittadini britannici.
COLPO DI GRAZIA
Nata all’alba della storia in Mesopotamia, l’astrologia gode tutt’ora di grande popolarità in ampie fasce della popolazione occidentale, anche tra professionisti di alto livello (tanto che di recente si è sviluppata una specifica sottodisciplina, l’astrologia finanziaria, che si propone appunto di prevedere l’andamento dei mercati azionari); l’interpretazione degli astri ha dato origine ad associazioni, riviste, rubriche su quotidiani, servizi telefonici e online e molto altro ancora.
Nonostante ciò l’astrologia – inclusa la sua versione più “professionale”, cioè quella relativa agli oroscopi personalizzati realizzati a partire dalla data di nascita esatta del cliente – non ha mai ricevuto alcun avallo scientifico, e ora il nuovo studio di Dean e Kelly pare averle inferto il colpo di grazia.
La ricerca in questione ruota attorno alla nozione di “gemello temporale” o “astrale”, un concetto tipicamente astrologico usato per indicare due o più persone nate nello stesso momento (o meglio nella stessa data, anche se in anni o epoche diverse) e quindi con un profilo astrologico e un destino molto simili.
I duemila soggetti presi in considerazione da Dean e Kelly vennero originariamente reclutati alla nascita (avvenuta a Londra ai primi di marzo del 1958) nel quadro di una ricerca medica che mirava a individuare il rapporto tra le circostanze del parto e l’insorgere di eventuali problemi di salute in età adulta.
I ricercatori che condussero questa analisi presero in esame a intervalli regolari un centinaio di variabili diverse, tra cui le scelte lavorative, il livello di aggressività, la socievolezza, il quoziente intellettivo, la tendenza a soffrire di ansia, le capacità atletiche, artistiche, matematiche, lo stato civile (cioè se i soggetti erano sposati o meno), insomma le medesime caratteristiche che gli astrologi di professione dicono di riuscire a dedurre a partire dal tema natale (cioè lo studio del carattere e del destino di una certa persona a partire dalle posizioni dei pianeti al momento della nascita).

LE POLEMICHE
Pur analizzando con cura i suddetti dati Dean e Kelly non hanno trovato alcuna similitudine significativa tra i “gemelli astrali” da loro studiati, e ciò pur disponendo di registrazioni relative alla data di nascita dei soggetti molto più precise di quelle con cui lavorano normalmente gli astrologi.
Non soddisfatti di ciò i due studiosi hanno setacciato quaranta studi relativi a ben settecento astrologi, ai quali era stato chiesto di individuare correttamente il profilo astrologico di una persona scelta a caso (e di cui era stato tracciato in precedenza il profilo psicologico); stando a Goffrey Dean e Ivan Kelly questa seconda ricerca ha messo in luce come, nell’elaborare un certo tema natale, gli astrologi tirerebbero in sostanza a indovinare.
Non c’è quindi nulla da stupirsi se questo clamoroso studio abbia scatenato la fùria dell’Associazione britannica degli astrologi professionisti: “Credo di essere la persona più odiata dagli astrologi – ha dichiarato Goffrey Dean – in quanto sono considerato un voltagabbana”. 

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