Vocabolario della Magia e della Parapsicologia: P

Palamomanzia: pratica divinatoria effettuata osservando il palmo della mano con una vernice nera e brillante. La superficie del palmo così lucida, avrebbe la stessa funzione di stimolo per l’innescarsi del fenomeno di chiaroveggenza, che ha lo specchio nella catoptromanzia.

Paleopsiche: s’intende la struttura psichica dell’uomo primitivo e quanto è rimasto di essa nell’uomo moderno. In parapsicologia è assai controverso il problema se le manifestazioni paranormali facciano parte della paleopsiche, un residuo cioè di antiche facoltà, o siano una più recente conquista del pensiero umano.

Palingenesi: nelle dottrine orfiche e pitagoriche s’intendeva per palingenesi la trasmigrazione delle anime, costrette a passare dopo la morte di corpo in corpo in un continuo processo di rinnovamento.

Palmomanzia: divinazione che si effettua danno un significato mantico alle piccole contrazioni involontarie, come brividi eccetera.

Palomanzia: divinazione effettuata gettando dei bastoncini, affine alla astragalomanzia

Panpsichismo: concezione filosofica che affonda le sue origini nell’antica Grecia e che ritiene dotato di un’anima tutto ciò che esiste. Le sue origini sono in sostanza nel primitivo animismo. Negli studi parapsicologici si prospettano spesso ipotesi che hanno un’ispirazione panpsichista come per esempio il campo PSI. I fenomeni di chiaroveggenza presuppongono rapporti psichici tra oggetti e mente umana e fenomeni di precognizione fanno pensare ad una mente universale in cui passato, presente e futuro, abbiano la stessa realtà psichica proponendo così un’impostazione panpsichista.

Pantomnesia: termine usato da Richet per indicare una regressione nella memoria con l’impressione di avere già vissuto un’esperienza che si ha per la prima volta. È un termine abbandonato e sostituito più correttamente da paramnesia o deja vu.

Para: primo elemento di parole composte di origine greca o modernamente formate e che da loro il significato di affini, vicine, somigliante.

Parabiologia: vedi psicobiologia

Parabiologi: vedi biopsichici

Paracinesi: s’indicano con questo termine quei fenomeni di telecinesi che manifestandosi in seguito ad un contatto del medium o degli assistenti alla seduta possono far nascere il dubbio che l’oggetto mosso telepaticamente sia invece spostato da pressioni inconsce o fraudolente.

Paraelettricità: l’orientamento degli studi parapsicologici dove è stato proposto il termine psicotronica in luogo di parapsicologia, tendono ad interpretare i fenomeni in chiave strettamente biopsicodinamica. Il termine paraelettricità fu coniato per indicare quella che gli studiosi sovietici chiamano energia biologica, un tipo di energia affine all’elettricità, che verrebbe sprigionata, per esempio dalle mani dei pranoterapeuti e radiata comunque da quei sensitivi che in vari modi influiscono sulla materia: teleplastie, metaplastie, pranoterapie, eccetera.

Parafisica: s’indica genericamente con questa parola lo studio di fenomeni paranormali in cui interagiscono psiche e materia inerte. Rappresenterebbe in sostanza il settore del più vasto contesto della parapsicologia. In senso stretto la parafisica dovrebbe essere quell’orientamento di studi del paranormale che tenta l’interpretazione di tutti i fenomeni paranormali in termini di valori fisico-matematici proponendo formule ed ipotesi che possano essere prese in considerazione dalla scienza ufficiale.

Parafisici (fenomeni): fenomeni paranormali che presuppongono un’azione puramente mentale su oggetti materiali provocando mutamenti di luogo e di stato. Sono detti anche fenomeni fisici o oggettivi. Il termine fu coniato dal Tischner, per distinguerli dai parapsichisti.

Parafisiologia: termine che starebbe ad indicare lo studio della parapsicologia specificamente condotto su quei fenomeni paranormali che si manifestano intervenendo sulle funzioni organiche degli esseri viventi e delle piante.

Paragnosia: Tenhaeff creò questo termine nel 1932 per indicare la chiaroveggenza e i fenomeni di percezione extrasensoriale in genere. Questo termine sostituì quello di metagnomia creato a suo tempo da Boirac. La sostituzione del prefisso para al prefisso meta avvenuto anche con altre parole, dopo che quest’ultimo aveva assunto nell’uso comune il senso d’aldilà con concetto extrafisico e mistico.

Paragnosta: è il sensitivo che ha orientata la sua sensitività particolarmente nei fenomeni ESP. Viene spesso usato, impropriamente, per indicare il sensitivo in generale.

Parallelismo psicofisico: s’indica con quest’espressione il fatto che nell’uomo l’attività psichica e quella fisica sembrano svolgersi parallelamente ed in reciproca dipendenza. È un concetto variamente interpretato da diversi autori. Haeckel, per esempio, lo sostiene da un punto di vista di “monismo materialistico”: esisterebbe soltanto la sostanza dalla quale scaturirebbe il pensiero come un’emanazione vibratoria. Con il disgregarsi della sostanza organizzata del corpo umano, il pensiero e la coscienza si disgregherebbero a loro volta disperdendosi in energia. Per altri, invece, spirito e materia consisterebbero in due entità opposte, ma legate da un rapporto gerarchico nel quale lo spirito prevale e organizza la materia. L’interdipendenza tra spirito e materia sarebbe costituita dal fatto che lo spirito si servirebbe della materia come mezzo attraverso il quale esprimersi: pertanto, se il soma perisce, lo spirito sopravvivrebbe intergo e continuerebbe la sua attività meramente spirituale. Questa interpretazione riconduce il parallelismo psicofisico al concetto di dualismo. Una terza interpretazione è quella del “monismo spiritualistico”: non vi sarebbe sostanziale differenza tra materia e spirito, ambedue sarebbero espressioni diverse di un’unica energia psichica che si attualizza in tutto l’universo. Su questa terza interpretazione, che riconduce al monismo, vi sono due correnti di pensiero. La prima considera l’energia psichica, che permea l’universo, priva di coscienza, di volontà e di fini, ed alla morte dalla psiche individuale si dissolverebbe completamente perdendo individualità e volontà cosciente. Ciò riconduce chiaramente al materialismo di Haeckel; l’altra corrente, in netta antitesi, considera l’energia psichica formata essenzialmente di volontà, coscienza e finalità. Essa concepisce l’universo come una realtà pesante e consapevole. Le coscienze individuali si manterrebbero dopo la morte, tenendo, però, attraverso un affinamento progressivo, a fondersi nel termine ultimo e assoluto, che sarebbe rappresentato da una coscienza universale. In sostanza il parallelismo psicofisico ripropone il concetto di psicosomatismo e di somatopsichismo senza però, peraltro, risolvere il problema del monismo o del dualismo tra spirito e materia.

Paramnesia: detto anche deja vu, si tratta di quel fenomeno alquanto diffuso per la quale una persona ha l’impressione di aver già visitato un luogo in cui sa di non essere mai stata o di aver già visto una scena o un oggetto che gli capita sotto gli occhi per la prima volta. La paramnesia, può essere di vari gradi. Si va da sensazioni imprecise fino ad una percezione esatta nei dettagli. Vi sono stati casi in cui un soggetto, trovandosi per la prima volta in un ambiente, non solo ha avuto l’esatta sensazione di conoscerlo, ma è arrivato a descrivere perfettamente dettagli di locali vicini, facenti parte dello stesso edificio, prima ancora di mettervi piede. È un fenomeno che ha dato luogo ad una serie alquanto nutrita d’ipotesi e interpretazioni. La più suggestiva è ovviamente quella che l’attribuisce ad un processo reincarnativo. Secondo quest’interpretazione, un individuo trovandosi in un ambiente o dinanzi ad oggetti che avrebbe avvicinato in una sua precedente vita, subirebbe uno stimolo che farebbe riaffiorare dalla sua memoria inconscia, nella quale si anniderebbero i residui mnemonici delle sue passate esperienze, i ricordi legati a quei luoghi e a quegli oggetti. Naturalmente questa teoria regge solo su un supporti fideistico. Diverse sono le proposte di interpretazione con ottica psicodinamica. Nei casi in cui la sensazione è nebulosa o imprecisa, si potrebbe pensare a fenomeni di memoria inconscia che ripresentino immagini realmente vissute, ma dimenticate e rimosse per imponderabili motivi psichici nell’ipocosciente e che riaffiorino sotto stimoli contingenti e non identificabili. Un’altra possibile interpretazione è quella che attribuisce il fatto a processi telepatici inconsci. La persona potrebbe recepire, appunto telepaticamente, immagini e pensieri di persone presenti, che vivono ricordi propri, e assumerli come propri a livello di coscienza. Partendo dal principio che ogni percezione lascia nella mente un ricordo di sé, s’ipotizza che, se per un motivo qualsiasi questo distacco non avviene, il ricordo rimane unito alla percezione nella coscienza del soggetto, senza perfezionarsi come ricordo fissato nella memoria. A percezione uguale il soggetto potrebbe avere l’impressione di ricordare ciò che invece ha soltanto percepito. Un’ipotesi che ha contatto con quella precedente che si mantiene su di un piano strettamente animico sostenendosi su dinamiche psichiche è quella che si rifarà al processo catatimico, il quale provocherebbe un fatto di natura sinestesica. In questo caso la paramnesia viene attribuita ad un’associazione di immagini che non nasce dalla sfera noetica, cioè dalla sfera della conoscenza razionale, ma da quell’affettiva ed emotiva. In sostanza parte dal principio, che, per esempio, due ambienti diversi possono destare sensazioni uguali a livello emotivo. Pertanto un individuo che si trovi in un luogo che gli desti sensazioni uguali a quelle che un altro luogo gli ha destato in un altro momento, lo recepisce sul piano affettivo. Al momento di trasferire sul piano cosciente finisce con l’identificarle col luogo in cui si trova, credendo di riconoscerlo, mentre invece rivive una semplice forma emozionale trasferita e camuffata sul piano mentale.

Paranormale (facoltà): è quella facoltà per la quale un individuo può produrre particolari fenomeni che si manifestano sia spontaneamente che sotto sollecitazione, contraddicendo le note leggi scientifiche. Talvolta essa si manifesta, spontaneamente ed eccezionalmente anche in persone non particolarmente dotate di sensitività. In proposito il parapsicologo Milan Ryzl sostiene che tutti gli individui sono dotati di facoltà paranormali. Nella maggioranza dei casi esse sarebbero latenti e appena accennate, in casi più rari sarebbero invece evidenziate come nei medium, nei paragnosti o sensitivi in genere. Ryzl sostiene che con opportune discipline si possono evidenziare le facoltà paranormali latenti e potenziare quelle già evidenti. Sede delle facoltà paranormali è considerato l’inconscio che per sua struttura si troverebbe in contatto con una realtà universale svincolata dal tempo e dallo spazio, cosa che gli permetterebbe appunto di provocare dei fenomeni che palesemente contraddicono il concetto di tempo e di spazio che noi conosciamo.

Paranormale (fenomeno): fenomeno che si manifesta contraddicendo tre fondamentali principi della ricerca scientifica:
1. L’uomo può comunicare con l’esterno solo attraverso i cinque sensi
2. Non si può influire sullo stato di quiete o di moto di un oggetto o di un sistema fisico, senza esercitarvi una forza nota.
3. Un avvenimento non può causarne un altro senza che esso stesso sia prima avvenuto.
Tutti i fenomeni che si manifestano contraddicendo tali principi sono paranormali. Normali, perché oggettivamente accertati, ma para perché non spiegabili con le leggi finora conosciute. I fenomeni paranormali sono suddivisi in due grandi categorie: PSI e P.K. I fenomeni PSI contraddistinguono il primo ed il terzo assioma scientifico, i P.K. contraddicono il secondo. Una suddivisione sommaria dei fenomeni PSI è la seguente:
– Telepatia, trasmissione di permesso tra un agente che invii un messaggio, sia esso un’idea, un’immagine, una parola eccetera, e un percipiente, lontano da lui, che la riceva in maniera più o meno chiara.
– Retrocognizione, possibilità di conoscere avvenimenti accaduti nel passato e a tutti sconosciuti.
– Precognizione, conoscenza d’eventi futuri non prevedibili.
– Chiaroveggenza, conoscere avvenimenti od oggetti nascosti da corpi opachi o lontani nello spazio.
– Xenoglossia, capacità che alcuni sensitivi hanno, specie in stato di trance, di parlare in lingue straniere sconosciute a loro ed ai presenti.
– Possessione, quando un sensitivo in stato di trance, perde la propria personalità e sembra assumerne un’altra, per lo più quella di presunte entità disincarnate o anche di viventi, che sembrano impossessarsi del suo corpo, per manifestarsi attraverso di esso.
I fenomeni P.K. detti anche psicocinetici, più noti sono:
– Acustici, cioè rumori di cui non si individui una logica origine, voci dirette, poltergeist, eccetera.
– Luminosi o bioluminosità, luci di cui non s’individui la fonte, apparizioni luminose in genere.
– Olfativi, produzione d’odori, sia sgradevoli che gradevoli.
– Elettrici, interruzioni di circuiti elettrici, accensione spontanea di lampadine.
– Magnetici, quando il sensitivo sembra influenzare un campo magnetico.
– Fotochimici, psicografia, scotografia, fotografia medianica. Biopsichicipranoterapia, incombustibilità, fachirismo, mummificazione, ectoplasma eccetera.
– corpuscolari, apporti e asporti,
Queste sono le manifestazioni fenomeniche che vengono provocate da una persona dotata di facoltà paranormali. Di ciascuna di esse e di altre qui menzionate, si parla nelle rispettive voci del dizionario.

Paranormologia: termine con il quale negli ambienti cattolici, che si dedicano a studi paranormali, viene indicata la parapsicologia.

Parapsichica: vedi energia parapsichica

Parapsichici (fenomeni): il parapsicologo e medico tedesco Rudolf Tischner propose questo termine per indicare quei fenomeni paranormali a carattere esclusivamente psicologico.

Parapsicologia: è lo studio condotto con criteri scientifici dei fenomeni che si manifestano contraddicendo certe fondamentali leggi scientifiche. Il termine che definisce questa disciplina di studio fu universalmente adottato al Congresso internazionale di Parapsicologia, che si svolse ad Ultrecht dal 30 luglio al 5 agosto 1953. Fino ad allora la parapsicologia era stata indicata con altri termini come metapsichica o ricerca psichica. L’adozione della parola parapsicologia fu conseguenza, oltre che degli intenti di unificare la terminologia, anche di voler definire i limiti della ricerca sui fenomeni paranormali entro i confini di un approccio scientifico, eliminando quelle tendenze che propongono come spiegazione alla paranormalità interventi sovrannaturali e interpretazioni misticcizzati, che fatalmente impediscono l’obbiettività di una ricerca pura. Negli anni seguenti vi fu un certo travaglio nello stabilire i limiti precisi della ricerca parapsicologica e nel determinarne i metodi. In un primo tempo, almeno sul piano formale, la parapsicologia si sarebbe limitata allo studio dei fenomeni indagabili solo con il metodo quantitativo, cioè quelli di percezione extrasensoriale e di psicocinesi, mentre si continuò ad usare il termine metapsichica per lo studio di tutti i fenomeni paranormali senza eccezione né limitazione di metodo, ossia usando sia il metodo quantitativo sia quello qualitativo. Inoltre, mentre la parapsicologi prendeva in considerazione la psiche solo come espressione umana terrena, trascurando le possibilità d’intervento di personalità provenienti da un mondo diverso da quello fisico nel quale viviamo, la metapsichica seguiva la tradizione che permette allo studioso di ipotizzare anche l’esistenza di tali personalità, ossia di spiriti di defunti. La parapsicologia ha ripreso in considerazione il metodo qualitativo accanto a quello quantitativo, anzi ha messo in atto un metodo quanti-qualitativo sintetizzando i due procedimenti. Inoltre non respinge la possibilità d’interventi preternaturali ma pur non proponendosi la dimostrazione della loro esistenza, li considera tuttavia un’opinione possibile. Il termine metapsichica è ormai usato per indicare la corrente di ricerca ancorata alla convinzione di interventi preternaturali e sovrannaturali, nella fenomenologia paranormale. L’atteggiamento strettamente fiscalista viene ora indicato con il termine psicotronica, con il quale, in Unione Sovietica, s’indicano gli studi sulla fenomenologia paranormale.

Parasomatico (corpo): nel fenomeno di bilocazione viene, da alcuni, indicato con questo termine il corpo apparentemente diverso e distaccato dal corpo fisico, nel quale il soggetto ha la sensazione di trasferire la propria coscienza. È quello che viene più comunemente chiamato doppio o corpo eterico.

Parergia: questa parola, pochissimo usata, fu creata dal professor Willem Tenhaeff, per indicare il complesso dei fenomeni parafisici.

Passi magnetici: movimenti fatti con le mani dinanzi al volto di una persona, che l’ipnotizzatore esegue per ipnotizzare. Questi gesti si rifanno alla teoria del mesmerismo secondo la quale si supponeva che l’ipnotismo fosse causato da un fluido scaturito dalle dita. Oggi vengono chiamati passi magnetici anche i movimenti che i pranoterapeuti fanno sul corpo del paziente.

PC: sigla che indica i fenomeni di chiaroveggenza che, per le modalità con le quali sono ottenuti, non possono essere confusi con fenomeni telepatici o di precognizione. Il termine è stato creato nella scuola del Rhine, il parapsicologo americano caposcuola del metodo quantitativo per la ricerca del paranormale.

Pecore: la dottoressa Gertrude Schmeidler usò questo termine per indicare coloro che credono nella realtà dei fenomeni paranormali. Essa divise in tre gruppi le pecore:
1. Coloro che credono al paranormale perché ritengono vi siano sufficienti prove a sostenere l’esistenza: sono le pecore scientifiche.
2. Coloro che vi credono per aver avuto esperienze personali: sono le pecore emotive.
3. Coloro che accettano il paranormale perché concorda con la loro fede e con il loro interesse per il mistero: sono le pecore dogmatiche.

Pedagogia telepatica: alcuni studiosi russi, tra i quali il filosofo V.P. Tugarinov, sostengono che sarebbe possibile ed utile usare un metodo d’insegnamento strumentalizzando la telepatia o la suggestione. Un docente potrebbe avvalersi di queste due forme di comunicazione psichica per trasmettere ai suoi discepoli nozioni e orientamenti di studio. Poiché lo studio e la ricerca scientifica vanno sempre più sviluppandosi e dilatandosi tanto che, con i normali metodi d’insegnamento, si arriva a non poter più assimilare l’intero contesto delle conoscenze raggiunte, anche in delimitati settori, la necessità di un nuovo mezzo d’addottrinamento, che permettesse di assimilare più rapidamente e profondamente le nozioni, si profila necessario. Egli ci suggerisce appunto di approfondire le ricerche e le sperimentazioni sul fenomeno telepatico per accettare se la telepatia possa essere da tutti posseduta e gestita e se sia possibile svilupparla e perfezionarla tanto da farla divenire un normale mezzo di comunicazione. Tale mezzo, penetrando più direttamente e superando gli ostacoli dell’esposizione fonetica, ed insinuando, nella merce del percipiente, i concetti nella loro compiutezza e con estrema rapidità, potenzierebbe la possibilità d’apprendimento. Il parapsicologo russo B.B. Kazhinscki, a sua volta, ipotizzava di poter usare la telepatia per la formazione del carattere dei discepoli e, particolarmente, per la rieducazione degli individui antisociali. Già l’orientalista Giuseppe Tucci portò notizia di Lama tibetani i quali, in meditazione, seduti accanto ai loro allievi, trasmettono loro i propri insegnamenti senza pronunciare parola. Sia in Unione Sovietica che in America sono stati condotti esperimenti in proposito con discreti risultati. Il progetto può essere esaltante, però nasconde un grave pericolo, poiché tendono ad influire sull’inconscio, specie dei giovani, orientandoli in una o nell’altra direzione, a discrezione dell’insegnante, si profila la minaccia di un vero e proprio attentato alla libertà di coscienza, alla responsabilità e al complesso dei valori umani più genuini.

Pegomanzia: era una forma divinatoria per prevedere il futuro interpretando i movimenti dell’acqua di una fontana nella quale fossero stati gettati dei sassolini. Era particolarmente in uso nell’antica Grecia e nell’antica Roma.

Pendolo: piccolo filo a piombo usato in radiestesia per effettuare esperimenti e ricerche. Si suppone che il pendolo che il radiestesista usa nei suoi esperimenti venga mosso da impulsi ideomotori provenienti, inconsciamente, dal soggetto stesso, che risponderebbe in tal modo alle domande che pone a se stesso, grazie ad uno stato più o meno dissociato della propria personalità. In sostanza il pendolo sarebbe l’appoggio che permette il manifestarsi nell’operatore di un fenomeno di chiaroveggenza.

Percezione extrasensoriale: vennero indicati, dal parapsicologo americano Joseph Banks Rhine, con questi termini i primi tre gruppi di fenomeni da lui studiati con il metodo quantitativo e cioè: telepatia, chiaroveggenza e precognizione. Viene comunemente espressa con la sigla ESP.

Percezione subliminale: percepire in maniera subliminale è avvertire, sia pure in modi indiretti o parziali, stimolazioni che avvengono sotto il livello della coscienza. È un termine usato per qualificare le manifestazioni non coscienti della psiche. Secondo il parapsicologo inglese F.W. Henry Myers, la psiche umana manifesta in modo cosciente solo una piccola parte dei suoi processi e delle sue attività: il resto si svolge sotto il limite della coscienza e sfugge alle limitazioni dello spazio e del tempo. Tali processi sono per esempio: il sogno, la telepatia, la suggestione ipnotica, la chiaroveggenza eccetera. Le idee di Myers vennero valorizzate dalla psicoanalisi.

Percipiente: nella fenomenologia telepatica, è colui che riceve il messaggio trasmesso dall’agente.

Perispirito: con questa parola gli spiritisti indicano il cosiddetto corpo eterico chiamato anche astrale, e che sarebbe il tramite tra il corpo materiale e l’io spirituale.

Personalità alternanti: vedi alternanti

Personalità medianiche: sono così chiamate le personalità che si manifestano nei fenomeni medianici e di possessione. Più usati sono i termini: entità, personalità disincarnata.

Personalità provocata: sono quegli aspetti di personalità illusoria che un soggetto ipnotizzato assume su suggerimento del suo ipnotizzatore. Si tratta in genere di personalità molto esteriori che si limitano a mimare atteggiamenti più o meno espressivi, come, per esempio fare il gesto di sfogliare un libro, se viene suggerito di essere uno studioso, fare i gesti di un rematore, se viene suggerito di essere in barca eccetera.

Personalità regressiva: si indicano con questo termine quelle personalità che vengono fatte affiorare in un soggetto sotto ipnosi facendo regredire fino alla prima infanzia. Allorché la personalità regredita si manifesta, il soggetto ignora tutto ciò che è avvenuto nel periodo di tempo che lo separa dal momento attuale e ricorda invece chiaramente anche piccoli episodi del periodo del qual è stato fatto regredire. Inoltre si comporta e parla con le espressioni di quel momento. Secondo alcuni si potrebbe regredire oltre il limite della prima infanzia tanto, secondo i sostenitori della reincarnazione, da rievocare anche vite precedenti.

Personificazione: è sinonimo di possessione. Questo termine viene usato da coloro che non accettano il concetto secondo il quale la possessione abbia un carattere spiritico, cioè che un’entità disincarnata prenda possesso dell’individuo, esprimendosi attraverso lui, ma attribuiscono il fenomeno a inconsce manifestazioni del medium stesso, che attraverso esse esplicherebbe proprie esperienze rimosse o mediate da altri psichismi di viventi.

PES: vedi ESP

Peso (aumento o diminuzione di): fenomeno che fu studiato particolarmente dall’inglese Willim Crookes sperimentando con il medium Home, secondo il quale il medium provoca un aumento o una diminuzione di peso di un oggetto. Anche un altro fisico inglese constatò lo stesso fenomeno con la medium Goligher. È stato riscontrato che nelle materializzazioni, il corpo del medium perde tanto peso quanto, all’incirca, quello assunto dalla materia ectoplasmatica, che è fuoriuscita dal suo corpo formando l’oggetto materializzato. In alcuni casi di lievitazione fu accertato che il peso dell’oggetto lievitato si aggiungeva a quello del medium per il 97% e per il 3% si distribuiva tra i partecipanti alla seduta. Diminuzioni di peso pare si verifichino anche durante stati di estasi. Fu riscontrato, in proposito, che Teresa Neumann, mistica sensitiva tedesca, durante le estasi perdeva quattro chili.

PG: vedi Psi gamma

Piano astrale: vedi Astrale

Piazzamento: nelle sperimentazioni di psicocinesi è la prova durante la quale il sensitivo deve tentare di influenzare palline, dadi, monete, o altri piccoli oggetti, di norma lanciati meccanicamente, in modo da farli fermare in un punto determinato della superficie di lancio.

Picchi: vedi raps

PK: vedi Psicocinesi e psi kappa

Piramidi: le piramidi egizie sono state da sempre oggetto di miti scientifici – occultistici. Per molti studiosi le piramidi sarebbero costruzioni con un particolare contenuto simbolico che esprimerebbe l’intera storia dell’umanità e nelle loro misure sarebbero indicate le date dei principali eventi storici. Secondo Elena Blavatski, la fondatrice del movimento teosofico, la piramide nella sua struttura e forma esterna, sarebbe il principio dei simboli creatori della natura e riunirebbe e riassumerebbe i fondamenti della matematica, dell’astrologia e dell’astronomia. I vani dell’interno, sarebbero stati adibiti alla celebrazione dei riti misterici e alle cerimonie iniziatiche delle famiglie reali. Particolarmente le piramidi di Cheope è considerata ricca di misteriosi poteri e di altrettanto misteriosi simboli. Seri studiosi vi hanno rilevato valori matematici sconcertanti, come per esempio il fatto che la sua altezza moltiplicata per un miliardo, da la distanza tra la terra ed il sole, con un minimo scarto. Il meridiano che passa per la piramide di cheope attraversa il maggior numero di terre emerse e le divide in due parti di eguale estensione. Numerosi sono i rapporti geometrici tra le misurazioni delle piramidi che hanno dato adito a interessanti ipotesi e teorie sulla funzione che tali monumenti avrebbero nei confronti della vita dell’uomo, delle sue vicende e dei rapporti con le forze naturali. Interessante fenomeno è quello, ormai constatato in sede di laboratorio, che ponendo della carne dentro il modello in scala della piramide di Cheope, se ne ottiene la mummificazione spontanea. Altro esperimento riuscito usando modelli della piramide di Cheope, è quello per il quale, ponendo delle lamette usate nel suo interno, esse riacquistano l’affilatura.

Pirobazia: questo fenomeno, detto anche incombustibilità, fra quelli parafisici di carattere biopsichico è particolarmente sconcertante non soltanto per le sue caratteristiche ma anche perché si manifesta talvolta in interi gruppi di sensitivi che se lo trasmettono di generazione in generazione; si riscontra inoltre in non sensitivi e in periodi ricorrenti sotto una pulsione di carattere mistico o comunque di esaltazione. Il fenomeno consiste nel fatto che mettendo a contatto una parte qualsiasi del corpo umano col fuoco od oggetti roventi, la parte esposta non trasmette sensazione dolorosa, non subisce alcun danno ne alcuna alterazione e non conserva traccia di tale contatto. Famoso il caso del medium Home, il quale era capace di rovistare con la mano nuda dentro una stufa alimentata a carbon coke, prendere un tizzone ardente, soffiarci sopra fino a farlo divenire incandescente, mostrarlo ai presenti o poi rimetterlo nella stufa, senza che le sue mani manifestassero la minima traccia di quel contatto. Più specifico è il caso d’una persona che cammina senza alcuna difficoltà su carboni ardenti. In varie parti del mondo, in occasione di particolari festività o ricorrenze, vi è l’uso di celebrare cerimonie, durante le quali gruppi di persone camminano tranquillamente e ripetutamente su distese di carboni ardenti, senza riportare alcun danno ne avvertire alcun dolore. Ciò avviene, per esempio, ogni anno nella ricorrenza di Sant’Elena e San Costantino, a Langadhà, in Macedonia. Questo fatto fu constatato anche dal dottor Piero Cassoli, medico o parapsicologo di chiara fama. È da tener presente che le stesse persone che, in quelle giornate ed in quelle circostanze, passeggiano sui carboni ardenti senza alcuna conseguenza, nella vita di tutti i giorni sono perfettamente sensibili al fuoco e se entrano in contatto con oggetti roventi ne subiscono le normali conseguenze di chiunque altro.

Pirocinesi: fenomeno per il quale un sensitivo riesca a produrre un’autocombustione in oggetti, a distanza, senza toccarli o comunque intervenire con una qualsiasi azione fisica nei loro confronti. Il fenomeno si presenta sovente nei casi di poltergeist.

Piromanzia: sistema divinatorio ancora oggi assai in uso, che interpreta gli aspetti assunti da una fiamma ottenuta bruciando dell’alcool in un apposito recipiente piatto nel quale sono tracciati particolari scanalature per far scorrere il liquido infiammato. È una pratica mantica che si riallaccia alla tradizione dell’empiromanzia in uso nell’antica Roma.

Pitiatismo: un medico francese d’origine polacca Josehp Felix seguace della scuola di Nancy, creò questo termine per definire l’ipnotismo, da lui considerato non una realtà psicofisologica, ma un fenomeno di pura suggestione o persuasione. Per Babinski soggetti ipnotizzati avrebbero semplicemente finto di dormire dopo essere stati suggestionati o persuasi a farlo dall’ipnotizzatore.

Pittura, disegno, scultura automatici: sono fenomeni affini a quello della scrittura automatica. Il soggetto in stato di allocoscienza, per lo più leggera, si mette all’improvviso a dipingere o a disegnare o a scolpire, in piena luce o al buio e nonostante privo di ogni disposizione artistica naturale o cognizione in proposito, produce opere compiute e talvolta di ottimo livello artistico.

Pittura e disegno diretti: fenomeni affini alla scrittura diretta, nei quali disegni e dipinti vengono eseguiti medianicamente senza che il medium tocchi o abbia alcun contatto con pennelli o matite. Talvolta i lavori compaiono anche in assenza del materiale pittorico.

Placebo: termine da tempo adottato per indicare quelle sostanze neutre che vengono somministrate ad un paziente facendole ritenere un determinato farmaco. Nei problemi che riguardano gli effetti terapeutici, spiccano due concetti riguardanti la suggestione ed il placebo, ed anzi nelle varie branche della medicina integrativa, detrattori e sostenitori ne discutono la validità. I medici sanno benissimo che una buona parte dell’effetto terapeutico deriva dalla suggestione che il terapeuta esercita sul paziente, con la sua personalità, col suo nome, col suo modo di fare, con la sua capacità di persuasione. Consapevole di ciò la medicina ortodossa ha ideato una quantità di mezzi per quantificare il contributo di questi fattori e, tra questi, il più sicuro è il cosiddetto doppio cieco. Questo consiste nel tenere all’oscuro del progetto curativo sia il medico che deve somministrare il farmaco, sia il paziente su cui viene somministrato; in genere vengono scelti due gruppi di malati: al primo si somministra il vero farmaco, mentre al secondo si somministra una confezione identica, che però non contiene il farmaco. Con questa metodica si possono mettere in luce gli effetti del vero farmaco, al di fuori di ogni suggestione, me si possono anche studiare gli effetti sulla suggestione operata, in un modo o nell’altro, dal terapeuta. La convinzione di essere curato rassicura il paziente e lo predispone ad un miglioramento dovuto all’implicita promessa che il medico gli farà una cosa utile. Molti degli osservatori medici sostengono che la medicina integrativa, cioè la pranoterapia, sia esclusivamente un’espressione dell’effetto placebo. È in dubbio che tale effetto abbia molta implicazione in quel tipo di terapia, però è anche in dubbio che tale spiegazione non soddisfa la fenomenologia pranoterapeutica nel suo insieme; infatti, esso non può certamente essere chiamato in causa allorché si ottengono risultati su neonati, animali e piante, che non possono, evidentemente, subire suggestioni.

Planchette: è un ouja al quale viene applicato sul vertice del triangolo una matita. Il sensitivo vi pone la mano sopra e la planchette movendosi automaticamente traccia segni o lettere o parole sul foglio sott’astante. La planchette può essere utilizzata anche da due persone che posano su di essa le loro dita sovrapposte.

Pletismografo: è un apparecchio che si applica al braccio e che registra le modificazioni di volume dei vasi sanguigni, non controllate dalla volontà, ma indicatrici comunque di un’attività mentale. Scopo delle sperimentazioni con il pletismografo è quello di recepire le minime manifestazioni di percezione extrasensoriale nell’inconscio stesso del percipiente sia pure talmente minime da non affiorare alla sua coscienza. È stato appurato che le reazioni pletismografiche prodotte da un soggetto sottoposto ad uno sforzo mentale, producono reazioni uguali in un altro soggetto, che ignora quello che l’altro sta facendo. Si tratterebbe di una forma elementare di telepatia inconscia, limitata a semplici impulsi cerebrali. È stato possibile così registrare in modo obbiettivo e concreto il collegamento telepatico tra un agente ed un percipiente anche quando Tale collegamento è così debole da rimanere inavvertito ad entrambi.

PMIR: indica un fenomeno paranormale, che può manifestarsi in chiunque, secondo il quale una persona, nella sua attività quotidiana, potrebbe agire in seguito ad informazioni ricevute inconsciamente per percezione extrasensoriale spontanea. Quest’ipotesi è assai vicina alla teoria della vigilanza PSI sostenuta da Dean.

Pneumatologia: è un termine filosofico che signofica in senso generale: dottrina dello spirito. Nel secolo scorso fu usato talvolta come sinonimo di spiritismo.

Polipsichismo: è una teroia che considera l’attività psichica degli esseri viventi come la risultante dell’attività di più centri psichici riuniti in maniera gerarchica sotto la direzione di un orgasnismo che ne è a capo, ma ognuno è dotato di un certo livello di conoscenza e di volontà. Escludendo il centro principale, l’attività dei centri secondari formerebbe l’inconscio. Il filosofo e psicologo francese Joseph Pierre Durant de Gros fu uno dei più convinti sostenitori di questa teoria. Egli intese individuare il polipsichismo sia nel singolo individuo vivente sia nell’universo. Prprio in questo senso immaginò l’universo come un’insieme di energie dotate di intelligenza e di coscienza, gerarchicamente ordinate. La teoria del polipsichismo viene presa in esame e valutata anche da altri studiosi tra cui Mackenzie, il quale prese in considerazione nei confronti delle organizzazioni di degli esseri viventi, ipotizzando in esse il formarsi di uno psichismo collettivo, sorto dagli insiemi degli psichismi individuali. Il chimico francese Renè, che fu per diversi anni presidente dell’Istituto Metapsichico Internazionale di Parigi, prese anch’egli in considerazione wquesta teoria e sulle stesse posizioni dl Mackenzie sostenne che il polipsichismo non andava considerato come la somma degli psichismi individuali, ma come un prodotto assolutamente nuovo, capace di agir in modo autonomo. In base a questo concetto il polipsichismo verrebbe a manifestarsi anche in molti fenomeni paranormali i quali sarebbero dovuti non solo allo psichismo del sensitivo, ma anche a quelli dello sperimentatore e degli eventuali presenti. Mackenzie ipotizza che, nella maggior parte dei fenomeni parapsicologici, si formi una personalità psicologica nuova, che sarebbe il prodotto degli psichismi propri del sensitivo in azione combinati con quelli dei presenti. Altri studiosi, pur non accettando il concetto di una personalità psichica definita, ritengono però reale l’insorgere di uno psichismo collettivo, che può influire sul fenomeno ed alterarlo. Per esempio, un caso di chiaroveggenza potrà essere considerato veramente tale solo se nessuno dei presenti ha la benchè minima conoscenza dell’oggetto verso cui è diretto il fenomeno. Nel caso contrario il fenomeno portebbe non essere più un genuino fatto di chiaroveggenza, ma una combinazione degli psichismi del paragnosta con quelli di alcuni presenti, creando così la possibilità che esso sia invece un caso di telepatia multipla. Si avrebbe, in questo cvaso, un esempio di un fenomeno frutto di uno psichismo collettivo.

Poltergeist: si da questo nome ad un tipo di fenomeni misteriosi in passato attribuiti a manifestazioni di entità spiritiche di bassa luce. Il fenomeno si manifesta con vari aspetti: oggetti che si muovono senza che nessuno li tocchi, che cadono a terra e s’infrangono spostandosi spontaneamente, lampade e fornelli che si accendono e si spengono da soli, rumori di ogni tipo che si avvertono nei mobili o nei muri, piogge di sassi eccetera. Una particolare caratteristica è che sembrano prodursi in maniera intelligente, quasi che una misteriosa mente li guidasse. Il poltergeist è un fenomeno che, contrariasmente a quanto in un primo momento possa sembrare, non è legato all’ambiente in cui si manifesta, ma alla presenzadi una determinata persona, allontanata la quale, il fenomeno scompare, per riprodursi magari nel nuvo ambiente dove la persona si è trasferita. Questo fatto ha portato ad una più profonda e fideistica indagine della fenomenologia, e si è stabilito, prove alla mano, che i fatti si producono sotto gli stimoli psichici, per lo più inconsci, di soggetti che si trovano in uno stato di frustrazione o sotto l’effetto di inibizioni psichiche e psicosomatiche. Fu lo psicanalista e parapsicologo inglese d’origine ungherese, Nandor Fodor, che negli anni 50 concluse i suoi studi sul fenomeno, pubblicando in proposito opere che ne inquadravano l’esatta individuazione. In genere il poltergeist non è altro che una manifestazione di fenomeni telecinetici prodotti dall’inconscio di giovani in crisi psichica sia per esigenze sessuali, che impattano con inibizioni inattese, sia per frustrazioni subite nell’ambito familiare, sia, infine, da attriti sorti tra figli e genitori, quasi si producesse una forma di inconscia rivalsa dei frustrati verso le persone e gli ambienti frustranti. Fodor sostiene però che il fenomeno può essere provocato anche da adulti, se in condizioni psicologiche simili a quelle descritte per i più giovani. Dopo la messa a punto di tali fenomeni, esso ha perduto ogni carattere di tipo trascendentale e spiritico, rientrando in una casistica di tipo psicologico, vera affezione della sfera affettiva. Intervenendo infatti con opportune terapie nei confronti del soggetto si ottiene la scomparsa del fenomeno.

Pomfo (o ponfo): in dermatologia è così chiamato un piccolo sollevamento della cute,di forma rotondeggiante, per lo più pruriginoso, che si forma rapidamente e rapidamente scompare. Talvoltas nei fenomeni di psicobolia si presentano forme di disturbi cutanei con le caratteristiche dei pomfi.

Posizione (effetto): nella ricerca eseguita con il metodo quantitativo, viene così indicato quel fenomeno per il quale varia il numero dei successi, della sperimentazione condotta in laboratorio sulle manifestazioni extrasensoriali e psicocinetiche, a seconda della posizione della prova nella serie o ciclo predisposto nell’esperimento, a seconda, cioè che si trovi all’inizio, a metà o alla fine dell’esperimeno stesso. Chauvin e Duval, studiosi francesi, hasnno indicato con questo termine l’effetto positivo o negativo che si manifesta, negli esperimenti con carte Zener, a seconda della posizione di queste rispetto al sensitivo in osservazione. Rhine ha contestato questo principio, sostenendo che non ha nessuna importanza che le carte, al momento della sperimentazione, si trovino vicine o lontane dal soggetto o al suo fianco o dinanzi o dietro. Tuttavia Chauvin e Duval sostengono di aver trovato delle significative varianti, dopo una serie cospicua di prove ed esperimenti. Viene anche chiamato effetto posizione un fenomeno scoperto e verificato da D.R. Martin e F.P. Striblic, per il quale nelle sperimentazioni quantitative fatte con carte Zeiner il sensitivo generalmente non indovina la carta successiva a quella indovinata.

Possessione: è quel fenomeno con il quale un medium, in stato di trance, sembra perdere la propria individualità per assumere quella di un defunto o anche di un vivente, che si esprimano attraverso di lui, sia con la voce, sia scrivendo. Talvolta il medium cambia il tono di voce ed in alcuni casi assume anche una diversa fisionomia. È da non confondersi con ossessione che indica, in demonologia, l’individuo posseduto da un demonio. Alla possessione, che appunto secondo una teoria spiritica è considerasa una manifestazione di contatto con il mondo dei disincarnati, vengono spesso attribuiti altri fenomeni che, pur presentandosi con identiche apparenti caratteristiche, sono però suscettibili di spiegazioni razionali e scientifiche, come per esempio, le personalità alternanti, le personalità provocate dall’ipnosi, le personalità regressive, eccetera.

Prana: parola di origine sanscrita che nella terminologia esoterica indiana indica il soffio vitale di cui l’uomo è permeato. Soffio vitale che fa parte integrante della vita universale manifestandosi in ogni singolo individuo. Con prana viene anche indicato, in occidente, il presunto fluido che emetterebbero dalle mani i pranoterapeuti quando intervengono con i loro passi magnetici su un paziente.

Pranoterapeuta: si indica con questo termine il sensitivo, detto anche guaritore, che cura ponendo le mani sul corpo del paziente, facendo passi magnetici.

Pranoterapeutico: relativo alla pranoterapia.

Pranoterapia: metodo eseguito con l’imposizione delle mani sul corpo del paziente, ottenendo risultati per effetto di manifestazioni paranormali. L’altra medicina o medicina integrativa, come viene anche indicata questa forma di terapia, per distinguerla dalla medicina strettamente ortodossa, è stata oggetto di contrastanti polemiche e di interpretazioni conflittuali. La medicina ufficiale è particolarmente restia ad accettarne la validità, ma molti medici di mentalità più aperta e disponibile si sono dedicati a studiarne la fenomenologia e benché nessuno a tutt’oggi sia riuscito ad individuare la dinamica del processo, tuttavia ne sono stati constatati e riconosciuti i risultati oggettivi.
In Germania, fin dal 1938, per esempio, accanto al medico condotto opera un pranoterapeuta ufficialmente riconosciuto dallo Stato. Sulla natura intrinseca del processo pranoterapeutico sono state formulate un quantità di ipotesi. Alcuni parlano di forza magnetica universale. Questa teoria parte dal presupposto che l’universo è permeato di magnetismo e che la materia, in ogni suo aspetto, è radiante. L’interagire delle radiazioni provocherebbe una costante trasformazione, un continuo divenire e l’uomo, a sua volta, sarebbe partecipe di questo movimento universale, interagendo con le proprie radiazioni. La malattia sarebbe considerata come la conseguenza di una vitalità bloccata nel sistema organico. Ogni individuo, in base a questa teoria, emetterebbe bioradiazioni, che interagendo e concorrendo con le altre contribuirebbero a produrre alterazioni e trasformazioni e, di conseguenza, potrebbero anche ristabilire equilibri biologici e psichici. Ciò non contrasterebbe, per esempio, con i principi della medicina psicosomatica o somatopsichica, i quali ci dimostrano come i campi d’energia psichica siano strettamente connessi e interferiscano con le funzioni biologiche. Secondo altre ipotesi il pranoterapeuta emetterebbe dalle mani un fluido d’imponderabile e sconosciuta energia, che agirebbe direttamente sulla parte malata stabilendo un’azione vivificante e risanatrice, che ristabilirebbe le funzioni dell’organo malato agendo con un processo di metaplastia. Un’altra teoria è quella che sosterrebbe l’idea di un’azione stimolante delle risorse di recupero, di cui ogni individuo è dotato, che il pranoterapeuta eserciterebbe con una vera e propria spinta sollecitante non dovuta ad un fluido, mas ad un’azione di rapporto psichico. In questo senso si orienta Toquet che sostiene che il guaritore è una specie di catalizzatore, che con la sola presenza mette in moto le forze enormi dell’inconscio ed i processi di guarigione.
Secondo altri si tratterebbe dalla sintesi della materia e delle sue forze, in quanto il sistema nervoso trasformerebbe l’energia cosmica in equivalenti psichici. Il neuropsichiatra Ferdinando Cazzamalli, riprendendo ed elaborando questo concetto, ritenne che tali equivalenti psichici delle energie cosmiche siano aspetti fondamentali dell’universo.
Se le ricerche sulle strutture originarie di questo fenomeno coinvolgono ed interessano gli studiosi di parapsicologia, non meno importante è l’esame e la valutazione della pranoterapia nelle sue attuazioni pratiche e nella sua strumentalizzazione. Anche in questo settore sono spesso discordanti le teorie esposte e sostenute. Tra le idee di maggior credito c’è quella secondo cui per la riuscita delle applicazioni pranoterapeutiche sia essenziale sia si stabilisca una sintonia tra il paziente ed il pranoterapeuta nella sfera intuitiva ed affettiva, tanto più il rapporto di fiducia e di trasporto psicologico si manifesta e tanto più la cura risulterebbe efficace. Le più recenti indagini hanno condotto a non prendere in considerazione questo aspetto, come elemento fondamentale. A sostegno del diverso punto di vista vi sarebbero i risultati positivi ottenuti con bambini piccolissimi, neonati, con i quali evidentemente non è possibile instaurare un colloquio. Lo stesso vale per le guarigioni avvenute su animali da laboratorio e non, oltre ai successi ottenuti influenzando lo sviluppo di piante e fiori. Questo ricondurrebbe il collocamento della fenomenologia pranoterapeutica in un’ottica strettamente biologica, svincolata da influenze nella sfera intuitivo – affettiva.

Pranoterpista: lo stesso che pranoterapeuta

Precognizione: fenomeno di percezione extrasensoriale che permette di visualizzare avvenimenti futuri. Contraddice uno dei principi fondamentali su cui si basa la realtà scientifica e cioè che un avvenimento non può provocarne un altro, prima che esso stesso sia avvenuto. È una delle manifestazioni paranormali più sconcertanti, per l’impossibilità di collocarla, sia pure ipoteticamente, su un piano razionale che possa soddisfare la nostra mentalità tridimensionale. Lo studio di questo fenomeno come manifestazione paranormale e non come espressione di occultismo, venne affrontato nella prima metà del secolo scorso, sulla traccia di alcuni fenomeni ottenuti casualmente dal medico Franz Mesmer durante i suoi esperimenti terapeutici condotti con l’ipnosi. Talora i suoi pazienti, mentre erano sotto ipnosi, avevano delle manifestazioni precognitive. Mesmer non vi diede peso, ma fu in seguito, dopo che il suo sistema di cura allora criticato e respinto dalla scienza ufficiale era ormai completamente dimenticato, che alcuni dei suoi seguaci continuarono gli studi sugli effetti dell’ipnosi nei confronti dei fenomeni telepatici e precognitivi. Da allora le ricerche si sono fatte più accurate e hanno impegnato studiosi di grande valore. Questi studi spesso controversi hanno portato a distinguere e classificare i vari aspetti del fenomeno precognitivo e a considerare le sue dilatazioni, le interferenze e le convergenze con altri fenomeni paranormali.
La precognizione è entrata nella casistica paranormale dopo le sperimentazioni che hanno permesso di poterla controllare producendola in esperimenti di laboratorio. La precognizione resta un fenomeno estremamente disorientante in quanto investe anche una problematica etica nei confronti del libero arbitrio.

Preferenziale (effetto): nelle sperimentazioni parapsicologiche effettuate con il metodo quantitativo indica, nei casi in cui un esperimento può essere condotto con varie modalità, quella manifestazione per la quale un soggetto sotto controllo ottiene maggiori risultati usando il metodo scelto in base alla sua preferenza. Evidentemente la scelta di un metodo invece di un altro, creerebbe nel sensitivo sotto esperimento una situazione psichica più adatta ad innescare il fenomeno paranormale.

Premonizione: usata per indicare una precognizione non chiara nella visualizzazione. È anche usata connessa al contenuto di precognizione apparentemente intesa a sviare un pericolo che incombe su qualcuno e che grazie ad essa può essere evitato.

Premonizioni tutelari: sono così chiamate quelle manifestazioni precognitive che sembrano presentarsi con la funzione di far evitare un pericolo incombente. La precognizione non è da confondersi con un altro fenomeno simile detto ” avviso di pericolo” che se ne distingue perché si presenta come un avvertimento di pericolo immediato. Bozzano ne riporta un esempio molto significativo: un doganiere nel momento in cui un treno passava dinanzi alla sua garitta ebbe la sensazione di un pericolo improvviso. Spinto da uno stimolo istintivo si mise a correre dietro al treno e, dopo poche centinaia di metri, trovò una rotaia che era stata divelta dall’ultimo vagone. Grazie a questo potè segnalare a tempo la fermata del direttissimo che stava arrivando, evitando così una sicura catastrofe.

Preter: primo elemento di parole composte di origine latina o modernamente formate che da ad esse il significato di oltre

Preternaturale: tutto ciò che trascende quanto è considerato naturale. In teologia e nelle discipline esoteriche, è preternaturale tutto ciò che è superire all’ordine naturale delle cose, senza però, per questo, toccare la sfera divina. Tutto ciò che la riguarda viene definita sovrannaturale.

Profezia: predizione di cose future per ispirazione divina. In parapsicologia viene assimilata al concetto di precognizione.

Progenerazione: termine creato da Myers, con il quale egli voleva indicare le facoltà paranormali come espressioni non di degenerazioni, ma bensì manifestazioni di un facoltà superiore, verso la quale l’uomo, nella sua evoluzione, si andava avviando.

Proiezione astrale: termine usato dagli occultisti per indicare quel fenomeno più propriamente detto escursione psichica o anche proiezione mentale.

Proiezione mentale: lo stesso che escursione psichica.

Proscopia: vedi personificazione.

Prova: negli studi parapsicologici condotti con il sistema quantitativo, viene chiamato prova un singolo tentativo di identificare un oggetto stimolo, cioè un qualsiasi oggetto di cui il paragnosta sotto esperimento debba recepire determinate caratteristiche.

Psi: lo psicologo inglese Robert Henry Thoules, insieme a B.P. Wiesner, proposero questa lettera dell’alfabeto greco come sigla per indicare tutto ciò che è pertinente al paranormale ed ai relativi studi.

Psiche: centro delle attività mentali, sensitive ed affettive dell’individuo. Possiamo dire che la psiche è il principio vitale, e ciò che fa si che il nostro organismo sia un uomo e non un fortuito aggregato di particelle organiche. È la forza organizzatrice dell’individuo di cui il corpo fisico non è altro che la forma. La psiche è il terminale dove avviene l’elaborazione ultima dei dati e delle sensazioni, che le giungono dalle cellule periferiche afferenti, attraverso i centri nervosi. Tutto questo afflusso continuo e costante di informazioni, emozioni, sensazioni e percezioni personalizza e differenzia ogni individuo. Perciò potremmo dire che la psiche è l’elemento che rende ogni individuo irripetibile. Alle elaborazioni inconsce della psiche vengono attribuiti fenomeni paranormali.

Psichedelica: è lo studio delle sostanze chimiche che provocano allucinazioni e delle manifestazioni mentali, normali e paranormali, provocate dal loro uso. L’uso della droga attenua o paralizza temporaneamente l’attività cosciente e lascia libertà all’inconscio di potersi manifestare favorendo il prodursi di fenomeni paranormali. L’uso di droghe per innescare la paranormalità è antichissimo. Stregoni e sciamani assumono spesso infusi d’erbe che contengono sostanze psicoattive o allucinogene, per favorire i loro fenomeni di chiaroveggenza, precognizione, possessione. Nel 1922 all’Università di Greningen (Olanda) furono fatti esperimenti dal Brugmans, che constatò come piccole quantità d’alcool favorissero nei sensitivi i fenomeni telepatici. Nel 1927 Rouhier sperimentò gli effetti della mescalina che, con i suoi effetti allucinogeni, stimolava le facoltà dei sensitivi. Vasiliev descrive esperimenti telepatici con esito positivo, effettuati con soggetti sotto l’influenza d’allucinogeni. Altri studiosi come Pascal, Rhine, Dunlop hanno sperimentato e constatato la funzione stimolante delle droghe nel manifestarsi dei fenomeni paranormali.

Psichismo: manifestazione dell’attività psichica.

Psichismo collettivo: forma di polipsichismo che secondo alcuni studiosi, fra i quali Mackenzie, si verificherebbe in un determinato gruppo di persone affini per stati emotivi, credenze, pulsioni interiori eccetera. Questo produrrebbe una personalità collettiva inconscia che agirebbe come un medium in trance provocando fenomeni spontanei.

Psichista: vedi Animista

PSI cinetico: fenomeno paranormale che si manifesta in contraddizione alle leggi fisiche finora conosciute. Fenomeni PSI cinetici sono: telecinesi, psicocinesi, metaplastia, teleplastia eccetera.

Psicoanalisi: teoria enunciata dallo psicologo austriaco Sigmund Freud e ripresa e modificata in parte dai suoi principali discepoli, lo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung e il neurologo austriaco Alfred Adler. Partendo dallo studio della personalità fisica Freud vi ha distinto tre parti strutturale:
1. Conscio, sede del pensiero razionale e cosciente; insieme dei fattori che prendono posizione di fronte agli istinti.
2. Inconscio, sede degli istinti primordiali. Prima parte psichica impersonale delle manifestazioni istintive. Esso viene dato da fattori provenienti dal mondo esterno talora risalente all’età infantile ed anche alla vita intrauterina, ai quali il conscio soggiace, assumendoli talvolta come propri. È, in sostanza, il promotore degli istinti e l’agente psicologico dei sogni. Di esso il conscio percepisce solo gli effetti.
3. Super – Io, un sistema inibitorio inconscio che sorge da un processo di differenziazione nel seno del conscio stesso.
È la coscienza morale acquisita in seguito all’educazione e in particolare alle varie inibizioni dell’infanzia. Questa specie di coscienza morale si esercita sull’inconscio con tendenze etiche o punitive o consolanti o tendenti al fanatismo. L’istinto inibito dal Super – Io non giunge, naturalmente, alla coscienza.
Esso cerca tuttavia, specie quello sessuale, di affermarsi passando dall’inconscio al conscio e, normalmente, riesce a farlo almeno in parte senza turbare l’equilibrio psichico, sia perché viene soddisfatto, sia perché viene, in un certo senso, rielaborato con un processo di sublimazione, interagendosi nelle manifestazioni superiori delle espressioni artistiche, mistiche o del pensiero speculativo scientifico.
Avviene talvolta però che il super – Io intervenga in maniera intransigente, con la sua censura, impedendo il passaggio degli istinti della zona conscia e respingendoli nell’inconscio dove viene così a formarsi una massa di energie inquiete che cercano la soddisfazione negata. Essi cercano di ingannare la censura, camuffandosi in varie forme e aspetti apparentemente innocenti, e perciò accettabili. Se riescono a penetrare nella coscienza possono operare un’azione disgregante della stessa giungendo a produrre anche vere e proprie nevrosi.
In questo caso è compito dello psicoanalista riconoscere sotto quale camuffamento si cela la vera natura degli istinti e di renderne poi gradualmente consapevole il paziente, che viene così aiutato a riassumere quell’equilibrio tra conscio, inconscio e super – Io, espressione cioè della personalità normale.

Psicoanalista: medico o psicologo specializzato nel curare patologie psichiche applicando il metodo della psicoanalisi.

Psicobiologia: è detta anche parabiologia ed è una disciplina di studio non ancora ufficialmente riconosciuta come scienza anche se è eseguita, attuata praticamente e studiata da numerosi biologi. Essa studia i fenomeni biologici partendo dall’ipotesi che essi siano sostenuti e diretti da energie psichiche dotate di intelligenza e finalità loro proprie, tali da informare tutto il mondo dei viventi e forse anche degli inanimati. In sostanza essa afferma che non vi è vita senza psiche, e che tutti i processi biologici rivelano un contenuto psichico la cui interpretazione non è risolvibile al solo lume della fisica e della chimica. Questo conduce a prendere in considerazione il fatto della possibilità di un’azione psichica indipendente da un qualsiasi sistema nervoso. Dagli studi condotti sulle piante è stata accertata l’esistenza di reazioni psichiche sebbene esse siano prive apparentemente d’organi di senso. Si sono constatate delle manifestazioni telepatiche tra animali sia inferiore che superiore e addirittura certe manifestazioni che negli uomini appaiono paranormali sembrano essere naturali in certe forme inferiori di vita. Dagli esperimenti fatti con le piante da Baxter sembrerebbe evidenziarsi l’esistenza di fenomeni telepatici tra gli uomini e le piante stesse.

Psicobolia: questa parola fu coniata dal metapsichista greco ammiraglio Angelo Tanagras, per indicare la sua teoria, secondo la quale impressioni profonde, respinte nell’inconscio, tenderebbero a realizzarsi e a sprigionare energie miranti, appunto, all’ottenimento di tale realizzazione. Queste energie agirebbero sia sulla materia provocando fenomeni di telecinesi, sia sul sistema nervoso dei viventi, provocando suggestioni telepatiche a distanza che solleciterebbero fenomeni psicosomatici dando luogo ad alterazioni fisiologiche sia sui tessuti che sulle funzioni dell’organismo come, per esempio, stigmate, guarigioni paranormali, ulcerazioni, fatti patologici eccetera.
Con questa sua teoria, il Tanagras intendeva spiegare, per un verso, iettatura, fatture e malocchio, dall’altro fenomeni di PSI quali precognizione, premonizione, eccetera.
Oggi il termine è usato in genere per indicare specialmente quei fenomeni misteriosi e sconcertanti che la tradizione popolare definisce malocchio o fattura.
L’ipotesi sul fenomeno psicobolico si basa sull’idea che, attraverso un processo telepatico, un individuo, particolarmente dotato di facoltà paranormali, possa con sollecitazioni psichiche volutamente orientate, creare in altri individui forme di suggestione tali da provocare danno a se stessi. In sostanza attraverso una psicoinduzione, verrebbe instillato, nell’inconscio di un soggetto, un pensiero autolesivo che con un processo psicosomatico produrrebbe quei disturbi caratteristici della persona colpita da fattura.
Analogamente, per il malocchio, psicoinducendo nell’inconscio di una persona la pulsione ad un comportamento sociale negativo, si verrebbero a produrre una serie d’insuccessi, che frusterebbero la persona stessa. Più il soggetto contrasterebbe questi suoi insuccessi e più ne sarebbe condizionato entrando in un circolo vizioso sfociante in una vera e propria psicosi.
Per combattere i fenomeni psicobolici, cioè, come si dice comunemente sciogliere una fattura o un malocchio, lo psicobolista userebbe una forza psichica uguale e contraria che neutralizzerebbe gli influssi malefici.
L’azione psicobolica, che si presenta con manifestazioni assai complesso, metterebbe in atto anche fenomeni telecinetici che avrebbero una funzione di supporto nello stabilire un ambiente psichico adatto a più profondamente plagiare e condizionare la vittima.
Quanto ai simulacri, questi farebbero parte di quei simulacri magici o stimoli atti a potenziare la facoltà paranormale dell’operatore che produce la fattura.

Psicobolista: operatore che fa o scioglie fatture.

Psicocinesi: questa parola, creata dal parapsicologo americano J.B. Rhine per indicare l’influsso esercitato dalla forza psichica su piccoli corpi in movimento o, più genericamente, su un sistema fisico in evoluzione, ha esteso in seguito il suo significato abbracciando tutte le manifestazioni di fatti fisici contraddicente il principio scientifico per il quale non si può influire sullo stato di quiete o di moto di un oggetto o di un sistema fisico senza esercitarvi una forza nota.

Psicodinamica: termine proposto da Emile Boirac, metapsichista francese, nel 1983, per indicare i fenomeni di magnetismo ed ipnotismo. In questo senso la parola è caduta in disuso, oggi, per lo più, si usa per distinguer l’interpretazione in chiave animista di certi fenomeni che possono essere spiegati in chiave spiritistica. Per esempio, il levitarsi di un tavolino in seduta medianica che, nell’interpretazione medianica viene attribuito all’intervento di un’entità disincarnata, dal punto di vista psicodinamico viene considerata come un’espressione paranormale di psicocinesi, riducendo ad una dinamica psichica la struttura del fenomeno stesso.

Psi – cognitivo: fenomeno paranormale che si manifesta travalicando i cinque sensi: telepatia, precognizione, chiaroveggenza eccetera.

Psicofonia: vedi registrazione medianica

Psicografia: vedi fotografia medianica e paranormale

Psicoindutture: influenzare, con un procedimento psichico, la psiche di un individuo. Sono pertanto psicoinduzioni: gli effetti ipnotici, i suggerimenti telepatici, i condizionamenti di suggestione eccetera.

Psicoinduzione: azione dello psicoinduttore. Sono psicoinduzioni tutte quelle manifestazioni psichiche che si producono sotto lo stimolo di pulsioni psicologiche sollecitate da interventi psichici d’estranei.

Psicoindotto: fatto, avvenimento, fenomeno prodotto da una psicoinduzione.

Psicologia: la scienza della psiche come funzione del cervello e riflesso della realtà, la scienza, cioè, che studia l’attività psichica, la sua natura, le sue operazioni. Sono particolare oggetto del suo studio le leggi oggettive dell’attività psichica e le leggi della formazione psichica dell’uomo, cioè le esigenze, i bisogni, gli interessi, le abitudini, le rappresentazioni ideologiche, il carattere, il temperamento, le capacità, il fondo culturale eccetera.

Psicologismo: termine coniato dal Gioberti per indicare la dottrina filosofica specifica di quei sistemi di pensiero che tendono a ridurre i problemi filosofici in problemi psicologici.

Psicometria: termine psicologico usato impropriamente in parapsicologia per indicare la psicoscopia. La psicometria è in psicologia lo studio dei fenomeni della psiche umana al fine di darne una misurazione matematica. È detto infatti anche metrologia psichica. Essa si suddivide nelle seguenti branche: psicodinamica, che studia i rapporti che intercorrono tra i fenomeni psichici e lo spazio; psicocronometria, che riconduce questi fenomeni al fattore tempo, determinando la velocità dell’onda nervosa e calcolando il tempo necessario perché uno stimolo della periferia raggiunga il cervello, sia assunto dalla coscienze e si tramuti in uno stimolo riflesso di moto da ritrasmettere alla periferia; la psicofisica, che determina l’esattezza della sensazione in rapporto allo stimolo; la psicofisiologia, che studia i fenomeni di odificazione organica che accompagnano i fatti psichici.

Psicone: il parapsicologo Walter Whately Carington, studioso inglese noto in particolare per le sue profonde indagini sulla telepatia, usò questo termine per indicare, secondo una sua teoria, gli elementi costitutivi della mente. Egli proponeva che la mente sarebbe solo composta di “sensa” (sensazioni) e immagini. L’associazione dei sensa e delle immagini darebbe luogo alle idee. Gli psiconi, puri elementi psichici, sarebbero alla base dei sensa, delle immagini e delle idee. Anche un altro studioso, Marsston, parlò di psiconi, ma a differenza di Carington, egli li considerava di origine materiale.

Psicopatia: in psicologia si indica con questa parola un’anomalia od un’aberrazione del carattere.

Psicopatologia: ramo della medicina che studia la causa, lo svolgersi, il risolversi o il non risolversi delle malattie mentali e psichiche. La psicopatologia da alla psichiatria gli elementi per interpretare le cause delle diverse turbe psichiche. La psiche è data da un’insieme di attività tra loro unite da processi di associazione e di integrazione. Le attività più strettamente intellettuali costituiscono la noopsiche; quelle legate alla vita affettiva, sentimentale ed istintiva, la timopsiche. La rottura dell’equilibrio tra le diverse attività psichiche è alla base delle malattie mentali e psicologiche. La noopsiche regola i fenomeni del pensiero ed il comportamento, utilizza le varie sensazioni che provengono dal mondo esterno ed i prodotti dal mondo interiore, elaborandoli con l’attenzione, secondo un fine prefisso, giungendo così alla formulazione di un giudizio. Negli stati patologici si verificano alterazioni o perturbazioni di una delle diverse attività noopsichiche: percezione, memoria, ideazione, intelligenza, con conseguenti manifestazioni patologiche quali: illusione, allucinazioni, affievolimento dell’attenzione, perdita dei ricordi, amnesie, delirio, oligofrenia, eccetera, oppure perturbazioni di attività della timopsiche, cioè turbe dell’affettività, della volontà e degli istinti con conseguenti psiconeurosi, schizofrenia, indebolimento se non addirittura abolizione della volontà e degli istinti con conseguente tendenza al suicidio, perversioni eccetera. Avviene spesso che certe particolari fenomenologie, che la tradizione popolare o la superstizione attribuisce a forme di possessione o di ossessione diabolica, non siano altro che espressioni di stati patologici, come anche certe forme di fanoatico misticismo o di presunti fenomeni paranormali.

Psicorragia: Frederik Myers creò questo termine per indicare le apparizioni di immagini di viventi, poiché ipotizzava, per spiegare il fenomeno, che esso avvenisse in seguito al distacco, dalla psiche del soggetto, di una sostanza psichica che formerebbe un’immagine oggettivamente esistente. Questa parola è caduta in disuso, poiché tale ipotesi non è stata dimostrata ne più sostenuta.

Psicoscopia: fenomeno che si colloca tra le manifestazioni di chiaroveggenza, detto anche impropriamente psicometria, per il quale un sensitivo, in stato di veglia o di allocoscienza, tenendo in mano un oggetto appartenente ad una persona, visualizza fatti e vicende che hanno avuto relazione con l’oggetto o con la persona a cui esso appartiene.

Psicoscopia d’ambiente: aspetto particolare del fenomeno psicoscopico del quale un paragnosta riceva da un’ambiente sensazioni e visualizzazioni di fatti inerenti quell’ambiente o le persone che vi sono collegate. In questo caso l’induttore non è l’oggetto, che viene tenuto in mano dal sensitivo, ma è l’ambiente stesso, da distinguersi dal fenomeno d’infestazione in quanto, al contrario questo, è strettamente soggettivo.

Psicosi: da punto di vista patologico indica la comparsa di fenomeni psichici che esulano dalla normalità. Il termine psicosi può essere considerato equivalente a quello di malattia mentale. È lo stato mentale in cui la capacità di orientarsi nel mondo della realtà e più o meno profondamente compromessa. Le psicosi si distinguono in endogene, ed esogene. Nel linguaggio corrente il termine psicosi viene spesso impropriamente usato per indicare certi stati di suggestione collettiva, per cui un’idea dominante viene recepita a livello di massa, condizionando talvolta in maniera notevole, comportamenti ed opinioni.

Psicosomatica: corrente della medicina che analizza l’importanza dei fattori psichici e dei fenomeni psicologici nell’insorgenza, nel decorso e nella cura delle malattie fisiche, in funzione dell’intimo rapporto esistente tra le attività psichiche e sistema neurovegetativo.

Psicosomatico parallelismo: indica il fatto che attività psichica e attività fisica, nell’uomo, sono interdipendenti e si svolgono in forma parallela. Lesioni o malattie del sistema nervoso, nonché organiche, possono causare turbe corrispondenti nelle manifestazioni psichiche, allo stesso modo che stati psichici anormali possono provocare malattie fisiche.

Psicosomatismo: fenomeno prodotto da un’azione psicosomatica.

Psicotico: affetto da malattia mentale.

Psicotronica: il termine compare per la prima volta in un articolo, pubblicato dalla rivista francese “Toute la radio”, a firma di Ferdinand Clerc, con il significato di parapsicologia. Al Congresso di Mosca del 1968 alcuni studiosi cecoslovacchi ne proposero l’adozione ufficiale al posto, appunto, di parapsicologia. Si intendeva con questo termine indicare un orientamento di ricerca parapsicologica strettamente impostata su una posizione fisicista ritenendolo più adatto a definire una disciplina di studio che aveva assunto ormai una fisionomia strettamente scientifica. Nel 1973 si svolse a Praga il 1° Congresso internazionale di Psicotranica che sancì l’accoglimento di questa definizione, in sostituzione di parapsicologia, da parte di tutti i paesi dell’Est Europeo e anche da parte di alcuni studiosi di altre nazioni. Per caldeggiare l’accettazione di questa nuova denominazione si sostenne tra l’altro che presentava una maggior genericità e pertanto era più adatta ad accogliere nel suo ambito oltre che alla fenomenologia paranormale psichica anche quella biologica e fisica. Nel 1977 fu tenuto un altro congresso di psicotronica a Montecarlo.

Psi gamma: con queste due lettere dell’alfabeto greco viene spesso indicato, in linguaggio parapsicologico, l’insieme dei fenomeni paranormali di ordine mentale: telepatia, chiaroveggenza, precognizione eccetera. La definizione fu proposta dallo psicologo inglese Robert Henry Thouless, docente all’Università di Cambridge, che fu presidente della Società per la Ricerca Psichica dal 1942 al 1944. egli fu tra i primi a proporre la tesi che i fenomeni telepatici non consistessero nella trasmissione di un messaggio da parte dell’agente, ma piuttosto in un’attività chiaroveggente del percipiente. Chiamò questo fenomeno telepatia gamma, mentre chiamò telepatia kappa i fenomeni di suggestione, di ipnotismo a distanza, di psicoinduzione eccetera. Viene usata anche semplicemente la sigla PG.

Psi kappa: col nome di queste due lettere dell’alfabeto greco vengono indicate nella terminologia parapsicologica i fenomeni parafisici ed in particolare la psicocinesi. Il termine fu usato per primo da Thouless. Si usa abitualmente la semplice sigla PK

PSI negativa: vedi errore PSI

Psione: con questo termine il fisico statunitense Jhon W. Campbell ha indicato delle minute, infinitesimali particelle subatomiche, minimissime quanta, che sarebbero responsabili dei fenomeni paranormali.

Psionica: il fisico nucleare statunitense Jhon W. Campbell creò questo termine per indicare quella disciplina di studio da lui propugnata, secondo la quale alla base di tutti i fenomeni paranormali vi è una energia fisica.

Psionica (macchina): il fisico nucleare Jhon W. Campbell, studioso di fenomenologia paranormale, sostiene che i fenomeni paranormali vanno interpretati e studiati fisicamente. Sulla base di questa sua concezione ha costruito apparecchiature e meccanismi elettronici, impostati a sfruttare quei principi fisici che sarebbero gli stimoli e l’origine dei fenomeni. Tali macchine servono per effettuare analisi chimiche, per rivelare la presenza di acqua o petrolio o altri elementi sotterranei, per permettere le telecomunicazioni. Secondo Campbell la fenomenologia parapsicologica, studiata appunto ed interpretata su queste basi fisiche, sarà motivo di notevoli trasformazioni nei rapporti politici e sociali improntado addirittura il volto di una nuova epoca.

Psitroni: il parapsicologo Adrian Dobbs ha così chiamato certe ipotizzate particelle subatomiche, che sarebbero alla base della telepatia. Secondo l’ipotesi proposta, queste particelle viaggerebbero nello spazio sottraendosi alla legge del quadrato delle distanze e attraversando qualunque schermatura. Gli psitroni che sarebbero, in sostanza, i portatori di informazioni telepatiche, precognitive e chiaroveggenti agirebbero sui neuroni del percipiente e, attraverso essi, comunicherebbero le informazioni.

PT: sigla che negli studi quantitativi può indicare. “Placement test” oppure “Pure Telepaty”. 
 

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