Vocabolario della Magia e della Parapsicologia: D

Declino: fenomeno per il quale nelle sperimentazioni psicocinesi condotte con il metocdo quantitativo risulta che quasi costantemente, in una serie di esperimenti, la prima metò di tale serie registra un numero sensibilmente maggiore di successi rispetto alla seconda metà. Il fatto fu scoperto dalla dottoressa Humpery nel 1942 e riconfermato da latri studiosi in verifiche successive.

Deja vu: vedi paramnesia.

Dermografia: fenomeno di carattere psicofivedi siologico che si manifesta in maniera psicosomatica con la comparsa, sulla pelle di un individuo, di improvvisi segni dall’apparenza di graffiature: talvolta assumono anche l’aspetto di segni intelligibili fino a sembrare parole. È considerato un fatto di psicosomatismo che può manifestarsi spontaneamente o può essere psicoindotto, come nei casi di fatture. Il fenomeno è riconosciuto dalla medicina psicosomatica.

Dermografismo: come dermografia. Questo termine è più diffusamente usato in medicina.

Deviazione: nelle sperimentazioni condotte con metodo quantitativo si intende per deviazione la misura in cui il numero dei successi ottenuti in una data serie varia più o meno dalla media casuale prevista dal calcolo delle probabilità. Viene cheamata anche “scarto”

Diagnosi chiaroveggente: vedi Telediagnosi

Diamentrale (funzione): vedi funzione circonferenziale e funzione diametrale.

Diapsichia: Emile Boirac creò questa parola per indicare la facoltà specifica di quei paragnosti che sono capaci di captare il pensiero altrui, cioè la facoltà del telepatico. La parola è caduta in disuso poiché tale capacità è solo un aspetto di una facoltà più ricca. Si preferisce il termine più generico sensibilità.

Differenziale (effetto): detto anche effetto preferenziale o risposta differenziale. Nelle sperimentazioni parafisiologiche indica, nei casi in cui l’esperimento può essere condotto in vari modi, quella manifestazione per la quale il soggetto sotto controllo ottiene maggiori risultati usando il metodo scelto da lui stesso. Evidentemente la scelta di un metodo creerebbe nel sensitivo sotto esperimento una situazione più adatta a innescare il fenomeno paranormale.

Dissociate: vedi alternanti personalità

Dissociazione psichica: indica in psichiatria e in psicologia la separazione d’elementi psichici normalmente associati. È uno stato patologico che può essere prodotto da lesioni in fasci di fibre nervose e può dipendere da disturbi funzionali dovuti a traumi psichici. È l’alterazione dei normali rapporti tra gli elementi cerebrali superiori, che presiedono alle manifestazioni psicoaffettive e a quelle intellettive superiori. La personalità psichica del soggetto viene ridotta, sdoppiata e anche completamente abolita. Si può manifestare in molti modi: disturbi fisici, anestesie isteriche, amnesie parziali o complete, schizofrenia, frantumazione della personalità. In parapsicologia, è particolarmente contemplato quest’ultimo aspetto, portato spesso come spiegazione di ceti fenomeni paranormali.

Distereosi: suffisso che indica generalmente uno stato normale o anormale; più il prefisso latino “dis” con significato di dispersione; termine poco usato per indicare la smaterializzazione. Distribuzione quartistica: nello studio della percezione extrasensoriale e della psicocinesi, condotto con metodo quantitativo, è il sistema di catalogazione dei risultati delle varie sperimentazioni, basato sul fenomeno di declino. È stato costatato che in una serie d’esperimenti successivi, i successi respingono via via che si passa dalle prime prove alle ultime. Analogamente negli esperimenti di più serie si ha un declino dalle prime alle ultime serie. Se distribuiamo i risultati di una serie o di più serie in uno spazio diviso in quattro quadranti da una linea orizzontale e da una linea verticale, vedremo nel primo quadrante, in alto a sinistra, il maggior numero si successi e nell’ultimo, a destra in basso, il minor numero. Nel secondo a destra in alto e nel terzo a sinistra in basso vedremo risultati medi, con una certa prevalenza nel secondo. Poiché il primo quadrante contiene sempre il maggior numero di successi e il quarto sempre il minore, è nata l’espressione “declino diagonale”.

Doppia personalità: vedi Personalità alternanti.

Doppia vista: generalmente gli spiritisti chiamano così la facoltà di avere, in stato di veglia, visioni di scene o figure dell’aldilà. Viene da essi chiamata anche “veggenza” o chiaroveggenza o visione dell’astrale.

Doppio: viene così indicato dagli spiritisti il corpo eterico. La parola doppio viene usata anche per indicare, nei casi di bilocazione, il secondo corpo immateriale che il soggetto vede fuori di sé o dal quale contempla il proprio corpo fisico.

DT: nella sperimentazione condotta con il metodo quantitativo è una prova di chiaroveggenza. Si ha quando il soggetto, provvisto di carte ESP, cerca di indovinarle una per una, senza toccarle, quasi penetrando con il pensiero attraverso il mazzo 
 

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