Vocabolario della Magia e della Parapsicologia: C

Cabala o Cabbala o kabbala vedi Qabbalah.

Caffeomanzia: pratica divinatoria eseguita esaminando fondi di caffè rimasti nelle tazzine o fatti depositare in un recipiente. La sua tradizione risalirebbe alle antiche pratiche con le quali si interpretavano i resti dei cibi.

Calchi medianici: in sperimentazioni eseguite durante sedute medianiche, le presunte entità evocate, che si sono materializzate, sono state invitate ad immergere parte del loro corpo in recipienti contenenti paraffina liquida a ad attendere che questa si freddasse prima di smaterializzarsi. Sono stati ottenuti così degli “stampi” nei quali poi è stato versato del gesso liquido, ottenendo dei calchi di mani, dita, piedi e talvolta parti di volto. Fu il professor William Denton che ideò, nel 1875, questa sperimentazione messa in atto con la medium Hardy. Mani e piedi abitualmente appaiono più piccoli del normale, ma sono perfetti nella loro struttura, presentando tutti i dettagli di un arto vivo. È da tener presente uno sconcertante particolare: quando il calco riproduce una mano fino al polso o un piede fino al collo o mani intrecciate tra loro, sarebbe impossibile estrarli senza rompere lo stampo. Questo prova l’esistenza di un fenomeno di smaterializzazione e la sua conseguente natura paranormale.

Calcolo paranormale: esistono alcuni individui, per lo più carenti di ogni conoscenza matematica, che riescono a compiere in pochi istanti dei complicatissimi calcoli che richiederebbero, anche a un valido matematico, tempi assai lunghi. Secondo alcuni questi sarebbe una manifestazione di facoltà paranormali. Il biologo parapsicologo William Mackenzie, per esempio, sostiene che non può trattarsi di un “processo razionale, sia pure enormemente abbreviato, ma d’attività extrasensoriale proveniente dall’Io profondo, dotato del senso intuitivo del numero”.

Call: vedi Chiamata.

Camera Kirlian: apparecchio costituito da un elettrotecnico sovietico, Semyon Kirlian (da cui il nome). Sostituendo all’azione del lampo di luce, filtrante dall’obiettivo di una macchina fotografica, una scarica elettrica ad altissimo voltaggio e a bassissimo amperaggio, quest’apparecchio produce sulla pellicola o sulle lastre fotosensibili, sottoposte alla scarica, e sulle quali è stato posto l’oggetto da fotografare, delle immagini. Su queste appare evidenziata una corona luminosa, che segue tutto il contorno dell’oggetto, il quale risulta a sua volta fotografato con forti contrasti di piani. Il fenomeno fu interpretato come il risultato della possibilità di fotografare con quel mezzo l’aura vitale. In effetti, si tratta di un fenomeno dielettrico. A seconda del grado di umidità in cui si trova la cosa fotografata vi è una diversa intensità ed aspetto della corona luminosa fotografata. Infatti mentre questa si manifesta diffusa e ben visibile fotografando esseri viventi, piante e sostanze biologiche, essa risulta invece sottilissima e costante fotografando oggetti di materie non biologiche. Secondo l’interpretazione sovietica, la camera fotograferebbe il “corpo di plasma biologico”, espressione con la quale si intende indicare una sorta di doppio biologico composto da elettroni ionizzati, protoni ed altre particelle non ancora individuate. Questo doppio costituirebbe un organismo unificato, producendo un campo magnetico, e avrebbe la funzione di sovrintendere all’organizzazione del corpo fisico nella sua formazione, nel suo svilupparsi nella sua esistenza regolando il ricambio delle cellule. Alla morte del corpo fisico il “plasma” se ne allontanerebbe disperdendosi sottoforma di puntini luminosi. Questo sarebbe stato constatato con fotografie prese in successione. La teoria sovietica riproporrebbe in chiave strettamente energetica materialista quello che nello spiritismo è indicato come “corpo eterico”. Va tenuto presente, tuttavia, che queste ed altre interpretazioni del fenomeno non sono sufficienti a spiegarlo in tutte le sue manifestazioni. Queste offrono ancora assai punti oscuri e non spiegabili come il seguente: fotografando una foglia fresca, cui sia stata asportata una piccola porzione, la corona luminosa talvolta si evidenzia nella sua interezza segnando anche il perimetro della parte mancante.

Campo PSI: in una certa accezione la parola “campo” usata per indicare tutta un’area in cui si manifesta un determinato tipo d’energia. Abbiamo così, per esempio in fisica, il campo mesonico, campo di forza magnetico esistente nell’interno del nucleo atomico; il campo elettronico, provocato dalla mutua attrazione di due o più cariche elettriche; il campo gravitazionale, che è un campo di forza centrale prodotto da una mutua attrazione di due masse materiali; il campo magnetico, un campo di forza provocato dalla presenza di forze di attrazione o repulsione generate da masse magnetiche e così via. Su questo concetto di campo si è costituita l’ipotesi di lavoro di un campo PSI, che corrisponderebbe ad un’area nella quale si eserciterebbe un’energia psichica in rapporto o meno, con altri campi e con altre energie. Questo campo non si limiterebbe allo spazio, ma investirebbe, interagendo, anche il tempo o risulterebbe dalla globale iterazione del tempo, dello spazio e da tutti i vari campi della materia. In questa, le energie PSI agirebbero in tutte le direzioni temporali e spaziali. Di queste ipotesi vi sono molte interpretazioni. Per i parapsicologi sovietici, il campo PSI sarebbe un campo fisico, simile agli altri conosciuti, che dovrebbe derivare dall’incontro di un vettore psichico con un campo elettromagnetico; per altri si tratterebbe invece di un campo extrafisico con leggi proprie. Il fisico tedesco Gerhard Dietrich Wassermann, assertore dell’idea secondo la quale i fenomeni paranormali possono essere spiegando con le strutture teoretiche della fisica, propose, rifacendosi alla teoria quantistica, una teoria di campi PSI suscettibili di emettere “quarti” d’energia piccolissimi a distanze enormi. In virtù della loro piccolezza essi potrebbero essere assorbiti dai “campi materiali” tanto da poter attraversare anche schermature di piombo. Wasserman inoltre, ipotizza l’esistenza di “campi B”, che sarebbero alla base delle normali attività psichiche, e “campi P”, che sarebbero campi d’energia connessi con oggetti materiali. Egli, per esempio, spiega la telepatia nel seguente modo: il “campo B” dell’agente ecciterebbe un determinato campo PSI, che a sua volta ecciterebbe un corrispondente campo B nel percepiente. Per la chiaroveggenza si avrebbe invece, il campo P di un oggetto che ecciterebbe un determinato campo PSI il quale a sua volta agirebbe su un corrispondente campo B nel soggetto. Anche per la precognizione, Wassermwn propone un’ipotesi: supponendo che i campi possano duplicarsi dando origine a delle copie, per le quali il ritmo del tempo sarebbe più veloce, si creano così, in sostanza, due realtà, copia una dell’altra e in anticipo su di essa. Per questo il sensitivo, entrando in contatto con i campi copia, potrebbe venire a conoscere fatti non ancora verificati nei campi originali. Il parapsicologo William George Roll ha a sua volta accettato il concetto dei campi PSI d’origine fisica, sia per gli esseri viventi che per gli oggetti inanimati. Secondo Roll, questi campi comunicherebbero tra di loro e con i campi fisici, di cui già siamo a conoscenza. Questa comunicazione si manifesterebbe con il fatto che ogni accadimento, sia fisico che mentale, lascerebbe nel campo PSI una traccia (orma PSI) la quale giungerebbe al soggetto e sarebbe percepita dal cervello. Il campo PSI immagazinerebbe una gran quantità d’orme PSI costituendo un vero e proprio “banco memoria”. Questo permetterebbe di conoscere fatti del passato dando luogo al fenomeno di retrocognizione. In questa teoria si avvertono affinità con quella del serbatoio cosmico enunciata da William James e con il concetto informativo dell’Akasa indiano. Roll sviluppò questa sua teoria dall’osservazione degli esperimenti sulla precognizione fatti col metodo quantitativo mediante il getto dei dadi. Egli suppose che il soggetto sperasse di prevedere il risultato dei dadi, ma influenzasse psicocineticamente il cadere dei dadi, ottenendo il risultato previsto. Dunque non precognizione ma psicocinesi. Lo psicologo americano Gardner Murphy si orienta invece sulla concezione di un campo PSI extrafisico, cioè lo considera come un sistema cosmico dove il tempo e lo spazio non esistono e nel quale valgono solamente leggi e realtà psichiche. Il campo PSI elabora in continuazione queste realtà assumendo il ruolo di una matrice di “impressioni psichiche”. Tali impressioni interagiscono con le vicende del normale mondo psichico. Per far si che questa interazione emerga nella coscienza dell’individuo è necessario che questi evada dai propri limiti per entrare a far parte di un complesso omogeneo in cui soggetto e oggetto, sia questi una persona o una cosa, costituiscono un tutto unico, creando un vero e proprio rapporto interpersonale. E così che si manifesterebbero i rapporti di telepatia, di chiaroveggenza, eccetera. Murphy, pur ammettendo che sia, almeno per ora, impossibile dirlo, non esclude l’ipotesi che del campo possano far parte anche entità disincarnate.

Capre: con questo termine la psicologia indica coloro che non credono nella realtà della fenomenologia paranormale. La psicologa Schmeider suddivide le capre in tre categorie:
1. Quelle che non credono nel paranormale perché stimano che esso non sia stato dimostrato scientificamente e che i fenomeni possano essere spiegati con le normali leggi naturali: capre scientifiche
2. Quelli che non credono perché l’esistenza del paranormale sconvolgerebbe i sistemi scientifici a cui sono abituati e in cui trovano la loro sicurezza: capre emotive
3. Quelli che non credono perché lo considerano impossibile a priori e contrario a tutte le concezioni di vita: capre dogmatiche.
La maggior parte delle sperimentazioni fatte usando come soggetti le capre danno risultati che tendono a scendere sotto la media casuale, dando luogo al cosiddetto “errore PSI”.

Carte ESP: dette anche carte Zener dal nome del loro creatore. Consistono in un mazzo di 25 pezzi divisi in cinque gruppi, ognuno dei quali è formato da un simbolo: croce, stella, quadrato, onda, circolo. Furono ideate per sperimentare, con il metodo quantitativo, i fenomeni ESP. L’esperimento si conduce nel seguente modo: lo sperimentatore tira le carte a una a una, le guarda via via le estrae e invita il soggetto a indovinarle volta per volta; si ha così una sperimentazione di telepatia. Se invece il soggetto è invitato ad indovinare la carta via via estratta, ma senza che lo sperimentatore la guardi, allora otterremmo una sperimentazione di chiaroveggenza. Se infine il soggetto, prima che lo sperimentatore mescoli le carte, deve indovinare l’ordine in cui esse si disporranno, dopo essere state mescolate, avremmo una sperimentazione di precognizione.

Carte orologio: carte per esperimenti ESP affini alle carte ESP. Constano di un mazzo di 12 carte sulle quali è riportato il quadrante di un orologio con una sola lancetta che indica una delle dodici ore. Il procedimento sperimentale è lo stesso usato per le carte ESP, la differenza sostanziale è che mentre con queste il soggetto può dare una sola risposta giusta o una sbagliata, nelle carte orologio può avvicinarsi più o meno all’ora esatta tanto da poter valutare il grado dell’eventuale errore.

Carte Zener: vedi carte ESP

Cartomanzia: pratica di chiaroveggenza, precognizione e retrocognizione per mezzo delle carte da gioco o dei tarocchi d’altre carte speciali. La tradizione vuole che tale pratica sia stata introdotta in Europa dagli Arabi o dagli Zingari, ma non ve ne sono prove. Sembrerebbe invece che sia stata ideata nel secolo diciottesimo da un certo Aliette, un parrucchiere francese che divulgò questo sistema pubblicando un volumetto intorno al 1770.

Catalessi: fenomeno per cui si ha la protratta conservazione di atteggiamenti passivamente impressi, anche faticosi e talvolta contro la legge di gravità per un periodo di tempo anche assai lungo e nella più completa immobilità. È un fenomeno morboso generato da un’alterazione nervosa funzionale per cui il soggetto è incapace di contrarre volontariamente i muscoli, che rimangono tesi nello stato in cui sono. Durante lo stato catalettico ogni attività organica è affievolita e ridotta ai minimi termini, praticamente obnubilata. Il soggetto ricorda in modo vago e non ricorda affatto i fenomeni che si manifestarono durante lo stato catalettico. È in genere provocata da vari stati patologici, ma può anche essere indotta con l’ipnosi. Si possono ottenere con l’ipnosi stati catalettici anche in animali. Casi di catalessi si manifestano spesso anche in stato di trance. Esiste anche l’autocatalessi o catalessi volontaria, che consiste nel fatto che alcuni individui hanno la capacità di poter sospendere volontariamente, talvolta nell’intero organismo, talaltra in una sola parte, quasi tutte le funzioni organiche. Così assistiamo a fenomeni di insensibilità e di invulnerabilità, come: adagiarsi su letti di chiodi, camminare su vetri taglienti, sospendere apparentemente l’attività vitale con arresto di movimenti cardiaci e respiratori.

Catatimico (processo): processo psicologico che, influendo nel profondo della psiche, può produrre particolari stmolazioni fino a generare insoliti fenomeni psichici e anche paranormali. Il timo è una ghiandola endocrina presente in tutti i vertebrati. Nell’uomo si presenta come un organo transitorio, che appartiene essenzialmente alla vita embrionale e fetale, infatti tra il quindicesimo e il sedicesimo anno di età, si atrofizza e si riduce allo stato rudimentale. Sul significato fisiologico del timo non vi è una piena concordanza, in quanto alcuni auytori non gli riconoscono la prcisa struttura di organo endocrino e lo considerano un semplice organo linfoide. Comunque è ammesso che esista un rapporto tra funzione timica e sviluppo somatico, sessuale e psichico. In relazione all’influenza che esso produce nello sviluppo psichico, viene usato il termine timico per indicare alterazioni e disturbi psichici in rapporto alla sfera dentimentale, al di fuori della sfera noetica. Con catatimico si intende alludere all’influenza timica che si manifesta nella parte più profonda dell'”io” inconscio. Un processo catatimico può influire, per esempio, nella produzione del fenomeno di paramnesia, stimolando un procedimento sinestesico.

Catena medianica: in una seduta medianica è l’insieme dei partecipanti e del medium che, intorno ad un tavolino generalmente a tre gambe, poggiano le mani sul piano di questo, tenendosi a contatto coi mignoli per cercare uno stato di empatia tra gli astanti. Questo stato proveocherebbe il formarsi di un campo psichico necessario per ottenere le evocazioni delle entità.

Catoptromanzia: vedi Cristalloscopia

Cenestesia: è il sentimento generale corporeo, cioè il senso generale dell’esistenza del nostro corpo. In altri termini la nozione complessiva integrale del nostro io fisico o, anche, il senso indefinito del proprio essere, indipendentemente da ogni sensazione peculiare. Usato impropriamente in parapsicologia per indicare la rappresentazione che un sensitivo si fa del proprio corpo. Più opportunamente viene usato il termine autoscopia.

Centro di Studi Parapsicologici (CSP): fu fondato a Bologna nel 1954 per iniziativa di Alessandro Buscaroli, Enrico Marabini, Piero Casssoli, Massimo Inardi, e altri studiosi. Prima del 1954 costituiva una sezione bolognese della Società Italiana Scientifica di Metaphisica, cui aveva aderito staccandosi dal Centro Emiliano di Metaphisica fondata nel 1948, e che proseguì la sua attività in forma privata.

Centro Italiano di Parapsicologia (CIP): fondato a Napoli nel 1963 da Giorgio Di Simone ed altri studiosi.

Chiamata: nelle sperimentazione sulla percezione extrasensoriale condotte con il metodo quantitativo, viene così indicata ogni risposta, giusta o errata, che il soggetto sotto esperimento, da sulle carte ESP che deve indovinare.

Chiaroudienza: fenomeno per il quale un sensitivo ode voci che gli danno informazioni su avvenimenti presenti, passati e futuri. È un fenomeno soggettivo, ma suscttibile di controlli in quanto le voci udite parlano di fatti reali o di fatti che dovranno realizzarsi.

Chiaroveggenza: facoltà di un sensitivo di conoscere oggeti celati da corpi opachi o in luoghi lontani e di percepire avvenimenti che si svolgono in altri posti, tutto questo indipendentemente dal canale dei sensi e da eventualimanifestazioni di telepatia. Il fenomeno è complesso piochè spesso vi si uniscono fatti di retrocognizione, di precognizione e di telepatia. Specie con la telepatia si può facilmente falsare la manifestazione. Facciamo un esempio pratico: se in un esperimento con un sensitivo gli viene sottopostas una busta chiusa contenente un foglio colorato e viene invitato a visualizzarne il colore, è necessario che nessuno dei presenti o persona di sua conoscenza conosca il contenuto della busta, altrimenti potrebbe darsi che il sensitivo percepisca telepaticamente, da chi ne è a conoscenza, il colore esatto. Il tal caso il fenomeno sarebbe impropriamente considerato di chiaroveggenza, mentre in realtà si tratterebbe di telepatia.

Chiaroveggenza tattile: complesso fenomeno nel quale possono convogliarsi, interagendo, varie manifestazxioni come telepatia, retrocognizione, precognizione e pura chiaroveggenza. La manifestazione del fenomeno si ha quando un sensitivo toccando un oggetto (induttore), rimasto a contatto con una persona, riesce a visualizzare tale persona o fatti passati, presenti e futuri, che la riguardano. Il fenomeno, anche se affine, si distingue da quello di psicoscopia in quanto le vicende visualizzate dal sensitivo non riguardano la storia dell’oggetto stesso, ma quella della persona che è stata in contatto con esso e sulla quale il sensitivo, con la sua facoltà, dirige la propria ricerca.

Chiaroveggenza telepatica: quei casi di apparente telepatia nei quali si può escludere una vera trasmissione telepatica tra percipiente e agente, in quanto assumerebbero invece l’aspetto di un’azione di chiaroveggenza del percipiente ni confronti dell’agente. Chiaro esempio può essere un caso in cui una persona “vede” un’altra che sta vivendo un particolare episodio. Poiché è presumibile che questa persona non possa trasmettere la visione della sua situazione, si può ritenere che si tratti di una forma di chiaroveggenza da parte del percipiente. Chiaroveggenza telepatica o telepatia medianica, è stato chiamtao anche il fenomeno di comunicazione tra i viventi. Chiaroveggenza viaggiante: fnomeno nel quale il soggetto ha l’impressione di recarsi in posti lontani, visitandoli con la sensazione di esservi presente. È un fenomeno che si avvicina alla bilocazione, ma si limita ad una chiaroveggenza assai intensa e precisa nei particolari visualizzati. Non avviene infatti il distacco del doppio del corpo fisico.

Chimici (fenomeni): gruppo di fenomeni di vario genere di cui non è facile individuare la vera origine anche se assomigliano a processi chimici. Ne fanno parte i fenomeni olfattivi, luminosi, scotografia, fotografia medianica, e quelli in cui si presenta un’alterazione chimica della materia.

Chirognomia: pratica che tende, attraverso l’osservazione dei segni e della struttura della mano, ad individuare le tendenze nasturali, le predisposizioni psicologiche, il carattere e l’indole di una persona.

Chiromanzia: pratica che mira, attraverso l’osservazione delle linee della mano, a predire l’avvenire di una persona.

Chirologia: vedi Chiromanzia

Chiroscopia: vedi Chirognomia

Chirurgia psichica o medianica: è un fenomeno assai contestato e non verificato a fondo. Alcuni guaritori filippini sarebbero capaci di effettuare operazioni chirurgiche con le sole mani, senza usare bisturi o altri stumenti. Sarebbero capaci di far penetrare le dita in cavità, attraverso tessuti epiteliali e muscolari, ritirandole, dopo aver eseguito l’intervento operatorio, senza lasciare traccia, poiché la ferita si cicatrizzerebbe immediatamente. La maggiornaza degli osservatori recesi sul posto, hanno sostenuto l’idea che si tratti di guaritori che usano questo “simulacro” di operazione chirurgica come elemeto suggestivo per porre i pazienti nella condizione di recepire meglio i benefici di quello che sarebbe solamente un intervento pranoterapeutico. Un caso del tutto particolare di chirurgia psichica fu dato da un sensitivo brasiliano Josè Pedro de Freitas detto Arigò, un modesto impiegato comunale di Congonhas do Campo, che eseguiva operazioni di livello, (come estrarre calcoli, asportare tumori, interventi sugli occhi), servendosi di oggetti rudimentali come forbici, coltelli da cucina eccetera, senza rispettare alcuna norma di asepsi e di sterilizzazione e senza che gli operai avvertissero alcun dolore, ottenendo risultati positivi.

Ciclo: detto anche run. Nelle sperimentazioni condotte sulla percezione extrasensoriale, con il metodo quantitativo, è così chiamto l’insieme di 25 risposte date dal soggetto per un intero mazzo di carte ESP; e nelle sperimentazioni di psicocinesi l’insieme dei 24 lanci di uno o più dadi e delle risposte ottenute.

Circolo Scientifico Minerva: fu fondato a Genova nel 1899 da Ernesto Bozzano e da Giuseppe Venzano allo scopo di studiare scientificamente la fenomenologia spiritica. Si sciolse nel 1904.

Combustione spontanea: vedi Autocombustione.

Compenetrazione: viene detta anche “interpretazione”. Fenomeno per il quale, in seduta medianica, un oggetto viene ad occupare una posizione o ad assumere una forma che, almeno in apparenza, non potrebbe occuparne né assumenre senza una compenetrazione della materia.

Componente PSI: vedi Composto.

Composto: teoria per la spiegazione dei fenomeni paranormali elaborata dal filosofo inglese Charlie Dunbar Broad, negli anni 20. secondo questa teoria la mente umana è un “composto” di due fasttori, che però non hanno, separatemente, le caratteristiche proprie della mente stessa: fattore psichico o componente PSI e il fattore corporeo o componente corporea, i quali interagiscono tra loro interagendosi. Da questa integrazione emerge la personalità umana coi suoi attributi di ragionamento, ricordo, percezione, coscienza. La componente PSI, separata dalla componente corporea, sarebbe dotata di tutti questi attributi, in maniera potenziale, ma non sarebbe in grado di attualizzarli. La componente PSI potrebbe sopravvivere alla morte del corpo, assumendo uno stato di incoscienza, anche se manterrebbe tracce delle esperienze vissute. Tale componente, venendo a contatto con un essere vivente nel quale la coscienza fosse momentaneamente sopita, cioè in uno stato di allocoscienza, potrebbe tornare a funzionare in esso come mente completa, facendo riemergere i propri ricordi e ricostruendo così una personalità defunta. Nella stessa maniera la componente PSI potrebbe spaziare ltre i confini del proprio corpo, ancora vivente, e agire su un altro corpo producendo fenomeni telepatici. Oppure potrebbe ricordare nel proprio corpo informazioni acquisite durante i suoi spostamenti nello spazio e nel tempo, provocando così fenomeni di chiaroveggenza e di precognizione.

Comunicazione muscolare: vedi Cumberlandismo.

Comunicazioni medianiche: sono quelle comunicazioni ottenute in seduta medianica e attribuite ad entità disincarnate. Sono così chiamate anche le comunicazioni che si ricevono in sogno e che ci provengono, almeno in apparenza, da tali presunte entità. Caso tipico: i numeri del lotto ci vengono comunicati in sogno da immagini di persone defunte. Sia che tali comunicazioni ci pervengano attraverso le manifestazioni di un medium, sia che si assumano attraverso uno stato spontaneo di allocoscienza, essi si presentano con aspetti chiaroveggenti, sia precognitivi che retrocognitivi. Mentre i cultori dello spiritismo le accettano come un’effettiva comunicazione proveniente dall’Aldilà, l’interpretazxione psicodinamica le considera espressioni di fenomeni extrasensoriali provocati dal medium o da pulsioni spontanee dell’inconscio.

Comunicazioni medianiche fra viventi: fenomeno attribuito a facoltà telepatiche. Talvolta è avvenuto che in sedute medianiche vi siano state comunicazioni ricevute da entità che, da indagini successive, si sono rivelati esseri viventi. In genere ciò avviene in forma inconscia, cioè la persona di cui si capta la comunicazione, non è cosciente del fastto e generalmente in quel momento è in stato di allocoscienza.

Contagio psichico: è un fenomeno di suggestione di cui non si conosce con chiarezza la dinamica, per il quale un avvenimento sia oggettivo che soggettivo può influire sul comportamento di una collettività, anche se sprovvisto di ogni movente razionale. È quel fenomeno che il Lombroso chiamò: “psicopatia epidemica delle folle”. Esso può manifestarsi in molte maniere, per esempio in uno sfondo mistico, allorchè viene segnalata l’apparizzione di un’immagine sacra e la folla accorsa ha l’impressione di vederla realmente. Prescindendo dai rari casi nei quali l’apparizzione è oggettiva, il fatto è prodotto dall’immaginazione, coscientemente e intensamente esercitata, sotto l’influenza, appunto, di un vero e proprio contasgio psichico. La stessa moda nel costume, negli abiti, nell’arte, eccetera, può essere considerata un contagio psichico; si tratta in sostanza di fenomeni di trasmissione psichica, a carattere tipicamente suggestivo, di tipo epidemico e quasi cooperativo, di disordini psichici, di preconcetti e di fantasmi accentuati, sia religiosi, sia politici. Tali fatti si notano spesso anche tra i componenti della famiglia; dove può basstare che uno di essi elabori un delirio perché questo venga accettato da tutto il nucleo. Così si spiegano casi di follia a due, a tre o a più elementi della stessa famiglia. Si tratta dper lo più di deliri a carattere paranoico, persecutario, religioso. Un esempio di contagio psichico si ha anche nelle masse popolari, povere e abbruttite, dove basta una falsa notizia o una diceria per suscitare panico, per aizzare la folla ad atti di violenza e di odio. Queste forme di epidemie psicopatiche sono favorite da situazioni particolari di emergenza, come paura di una guerra, miseria, odio di parte, epidemie. Talvolta basta l’influenza suggestionatrice di un solo individuo per elettrizzare e conquistare le folle. In tempi passati erano frequenti le forme epidemiche di ossessioni demoniache, di fantasmi religiosi a carattere collettivo. Il contagio psichico è, comunque, un’espressione che cela un processo ancora oscuro. Il dubbio è che si tratti di una semplice suggestione casuale che si trasferisce da individuo ad individuo, o se tale contagio abbia cause più recondite da ricercarsi nelle pulsioni di uno stato psico-mentale dell’essere o di un inconscio collettivi. Nel primo caso arriveremmo alla conclusione che la storia della civiltà umana è una storia di contagi psichici avvenuti per caso. Nel secondo avremo la conferma di un costante, sotterraneo legame che unisce tutti gli esseri pensanti condizionandone sovente azioni, pensieri e atteggiamenti.

Controllo: vedi Guida

Corpo astrale: vedi astrale

Corpo di plasma biologico: definizione data dagli scienziati sovietici a una sorta di “secondo corpo” che sembra impegnare il corpo fisico. Esso, dall’aspetto luminescente, si evidenzierebbe grazie all’uso della Camera Kirlian. Questo corpo sarebbe composto da elettroni ionizzati, protoni e altre particelle atomiche non individuate. La sua funzione dovrebbe essere quella di sovrintendere all’organizzazione del corpo fisico nella sua formazione e nel suo sussistere. Secondo alcuni studiosi occidentali esso, invece, equivarrebbe al corpo eterico degli spiritisti o all’energia parapsichica.

Corpo eterico: vedi Eterico (corpo).

Corpo mentale: vedi Mentale (corpo)

Corpo parasomatico: vedi Parasomatico (corpo)

Corpuscolare: sono quei fenomeni paranormali che sembrano influire sulla struttura molecolare o atomica della materia provocando modificazioni metaplasia, apporto e asporto, materializzazioni e smaterializzazioni. Renè Sudreli li chiamò fenomeni di iloclastia parola che però non si è imposta nell’uso.

Corrispondenze incrociate: messaggi ottenuti da due o più gruppi diversi, in sedute medianiche successive. Questi messaggi hanno la caratteristica di non avere senso compiuto, se considerati separati, ma assumono un preciso significato se riuniti. Furono scoperte da Alice Jonson che studiando dei documenti di scrittura automatica di alcuni medium, rilevò che questi presentavano frasi enigmatiche, se letti separatamente, ma si completavano a vicenda formando messaggi di senso compiuto. Sono state condotte in proposito numerose sperimentazioni con risultati che hanno confermato lo strano fenomeno. Nel corso di sedute medianiche successive, fatte da centri medianici diversi, le presunte entità manifestatesi hanno trasmesso in ciascuna seduta frammenti di frase che, riuniti, hanno dato un messaggio completo e intelliggibile.

Critepstesia: termine proposto da Charles Richet per indicare la facoltà di percepire cose nascoste o lontane nello spazio e nel tempo. Secondo lui si tratterrebbbe di un vero e proprio sesto senso grazie al quale sarebbero spiegati tutti i fenomeni di cognizione paranormale. Questo concetto è oggi superato; tali fenomeni non sono più visti come sensazioni, ma si presentano come forme di conoscenza indipendenti dal canale dei sensi e vengono indicati con l’espressione: percezione extrasensoriale.

Criptomnesia: riaffiorare alla coscienza dei ricordi sopiti, di fatti dimenticati, in un soggetto in stato di sonno o in trance o comunque in stato di allocoscienza, sia spontaneo che provocato.

Criptopsichia: termine caduto in disuso, con il quale il professor Emil Boirac, studioso francese di fenomenologia paranormale, definì la scrittura automatica e la medianità in genere.

Criptoscopia: termine usato da alcuni autori per indicare i fenomeni di chiaroveggenza specificatamente relativi alla individuazione di oggetti nascosti da corpi opachi. Attualmente la parola è poco usata; più diffuso è l’uso generico di chiaroveggenza.

Cristalloscopia: mezzo divinatorio che consiste nel far apparire visioni di vario genere, relative all’argomento sul quale indaga il veggente, dentro una sfera di cristallo.

Cronovisione: presunta tecnica di registrazione di immagini del passato, che sarebbero captate con apparecchiature elettroniche di cui però non si conosce l’esistenza, salvo che nelle dichiarazioni mai comprovete di padre Ernetti. Questo sacerdote sostiene di aver realizzato tali strumenti, ma nessuno ne hsa mai constatato l’esistenza e pertanto nessuno ha mai poptuto controllare la sperimentazione.

Cunberlandismo: fenomeno che consisterebbe in una manifestazione ideomotoria da parte di un agente. Grazie ad essa un percipiente riceverebbe informazioni elementari attraverso movimenti minimi inconsciamente effettuati dall’agente, creando un fenomeno di apparente telepatia. Per cui si potrebbe considerare il cumberlandismo un fenomeno di telepatia. 
 

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