Vocabolario della Magia e della Parapsicologia: B

Bangugut: è una parola filippina che significa “gemente incapacità di alzarsi”. Indica un misterioso tipo di morte assolutamente inspiegabile, che con frequenza si verificava nelle Isole Filippine. L’individuo, perfettamente sano, durante il sonno cominciava a dibattersi improvvisamente e a gemere, tentava inutilmente di alzarsi e di gridare, e in pochi minuti sopravveniva la morte senza aver ripreso conoscenza. I corpi dei defunti, sottoposti ad autopsia, non hanno mai fornito elementi per individuare la causa di tali misteriose morti. Gli organi risultavano perfettamente sani e non si presentavano tracce di alcuno stato atologico. Il fatto è stato studiato da vari patologi. Fra gli altri, il filippino Christobal Manalang e l’americano Alvin V. Majoska hanno rilasciato accurate relazioni dichiarando tutti di non poter stabilire la causa dei decessi. Alvin avanzò la cauta ipotesi che forse si sarebbe potuto trattare di un tipo di emorragia polmonare provocata da incubo. Ma è un’ipotesi che non suffraga i casi in cui, come detto, gli organi si presentavano perfettamente sani all’esame necroscopico. È stato registrato il caso di un individuo scampato alla morte. Si tratta di una persona che nel momento in cui si manifestava la crisi, fu violentemente scosso e svegliato da un amico che dormiva nella stessa stanza. Egli descrisse la propria esperienza narrando che “un piccolo uomo gli si era seduto sul petto, tentando di soffocarlo”. La tradizione filippina attribuisce il bangugut a maleficio. La cosa strana è che questi morti si sono sempre più diradate fino, pare, a scomparire, via via che divenivano più rari i “kubuna” (stregoni), che sono stati messi ufficialmente fuori legge e perseguiti.

Baronte: nel linguaggio spiritico indica uno spirito che è rimasto legato alle passioni terrene e che non avendo la possibilità di perfezionarsi per raggiungere livelli superiori di spiritualità, si comporta di conseguenza: cerca cioè di indurre in errore i viventi con cui viene a contatto e anela a reincarnarsi in una qualsiasi maniera, prigioniero nell’angoscia di drammatici rimorsi e tristi rimpianti dai quali non sembra avere possibilità di redenzione.

Basica (ricerca): nei più moderni studi parapsicologici ci si è orientati ad accertare se i fenomeni fisici basilari più oscuri per noi, come la fecondazione, la germinazione del seme, l’evoluzione, non appaiano manifestazioni paranormali. Questo tipo di ricerca è appunto indicata come ricerca basica.

Bersaglio: nello studio di fenomeni paranormali, condotti con metodo quantitativo, è così chiamato quando ci si propone di ottenere dal punto di vista fenomenico.

Bicchierino: vedi Ouija

Bilocazione: fenomeno paranormale di “sdoppiamento” per cui una persona ha l’impressione precisa di essere contemporaneamente in due luoghi, oppure è vista da latri contemporaneamente in due posti differenti, senza che lei se ne accorga; o è anche visto il suo doppio in un posto diverso da quello in cui il suo corpo si trova. La bilocazione si manifesta in varie forme, ma sostanzialmente lo sdoppiamento vero o apparente che sia, da l’idea del dividersi di un soggetto in due parti, una “materiale” e una ” immateriale”, eterea o quanto meno composta di materia molto più sottile. Sono quattro gli aspetti diversi, più comuni, nei quali il fenomeno può manifestarsi:
1) L’individuo mantiene la propria coscienza di sé e vede il proprio doppio, in genere vicino a sé. Abitualmente questo fatto avviene con il soggetto in stato di veglia o in leggera allocoscienza;
2) La coscienza del soggetto si trasferisce nel doppio, il quale vede chiaramente il corpo fisico, generalmente addormentato (raramente in azione) e può allontanarsene temporaneamente;
3) Il fenomeno diviene da soggettivo ad oggettivo. Altri vedono il doppio staccarsi dal corpo fisico del soggetto, mentre questi è in stato di allocoscienza, oppure il doppio viene visto in un luogo e il corpo fisso in un altro;
4) Il soggetto ha un sogno, che può essere anche ricorrente, durante il quale ha la sensazione di visitare luoghi a lui anche sconosciuti e in quei luoghi effettivamente viene visto.
Vi è anche un caso limite, nella fenomenologia bilocativa; esso si verifica quando il soggetto, in stato di sonno naturale o in quello provocato da narcosi o da ipnosi, o in stato di trance, ha la sensazione di lasciare il proprio corpo e si sente trasportato a contatto con mondi ultraterreni dove incontra entità di defunti. Ci sono altri casi da apparente bilocazione, classificati però come escursione psichica e chiaroveggenza viaggiante. Nei fenomeni di bilocazione anche i rapporti con il mondo esterno, relativamente al tempo e allo spazio, subiscono notevoli deformazioni. Le distanze, negli spostamenti che il doppio effettua, vengono coperte in tempi minimi e inoltre anche alcune leggi fisiche vengono sovvertite, tanto che il doppio può fluttuare nell’aria e passare attraverso corpi solidi. Un esempio classico di bilocazione è il seguente riportato dal fisiologo, premio Nobel, Charles Richet. Il signor Hymans si trovava in un albergo di Londra. Improvvisamente perse i sensi a causa di una crisi cardiaca. Ebbe la sensazione di trovarsi presso il soffitto della stanza da dove poteva vedere il proprio corpo giacente sul letto, immobile, come senza vita. Si convinse di essere morto ma, nel contempo si accorse di non essere capace di allontanarsi dall’ambiente. Dopo un paio d’ore (almeno così gli sembrò) udì bussare alla porta chiusa a chiave e ovviamente, non poté andare ad aprirla. Dopo poco tempo un cameriere penetrò nella stanza attraverso la finestra e, sorto il corpo inanimato, corse a chiamare aiuto. Giunse un medico. In quel momento Hymans perse conoscenza e si risvegliò nel suo letto, entro quel corpo che aveva abbandonato o quantomeno, che aveva avuto un attento controllo, venne a sapere che i fatti, che aveva visto nel suo stato “etereo”, si erano svolti proprio come lui li aveva visti. Il fenomeno di bilocazione è caratterizzato, stando almeno alle dichiarazioni di coloro che hanno avuto occasione per sperimentarlo, dalla sensazione di leggerezza, di universalità e di euforia nella quale ci si viene a trovare. Ne dette conferma anche uno dei più grandi medici inglesi. Il 26 dicembre 1937, nella giornata dedicata alla celebrazione del bicentenario della fondazione della Royal Society di medicina, Sir Aukland Geddes, uno dei più eminenti membri della società, presentò una relazione su uno sdoppiamento verificatosi il 9 novembre 1936. La relazione fu pubblicata in giugno sull'”Edimburg Medicinal Journal”. Sir Geddes fece la sua relazione per documentare l’esperienza di un uomo che è passato attraverso gli autentici “portali della morte” conservando la piena coscienza mentre si trovava fuori dal corpo. Quando il trattamento dei medici obbligò il suo corpo eterico a rientrare in quello fisico, riportò con sé la memoria di ciò che aveva visto e fatto nell’eterico. Fu appunto in quella relazione che Geddes accennò anche alla sensazione provata di “liberazione della coscienza in un universo quadridimensionale”. Questo sconcertante fenomeno dello sdoppiamento non è soltanto avallato dalla conferma di uno scienziato serio ed equilibrato come Sir Aukland Geddes, ma da moltissimi altri studiosi e sperimentatori. La dottoressa Celia Green, per esempio, esaminò e studiò nel 1966 circa 400 risposte raccolte in un’inchiesta promossa dall’Istituto di Ricerca Psichica e ne trasse risultati interessantissimi sulle condizioni in cui questo fenomeno si produce. Esso sembra collegato spesso a stati particolari fisici e psichici: indebolimenti da malattia, stati angosciosi, particolari impegni intellettuali, stati di profonda meditazione. Tuttavia talvolta avviene spontaneamente, senza che alcun movente specifico o situazioni psicologiche particolari sembrino entrate in causa.

Biologici (fenomeni): vedi Biopsichici (fenomeni)

Bioluminescenza: fenomeno di origine biochimica di natura non paranormale, per il quale la pelle, il sudore o le secrezioni in genere, presentano una certa luminescenza . E’ un fenomeno che si manifesta assai raramente, ed è prodotto da eccessiva e prolungata nutrizione a base di pesce o di cibi molto ricchi di grassi e da nucleoproteidi fosforati. Esso compare, quasi sempre, quando il soggetto è in stato di malattia. Talvolta però, in casi nei quali il fenomeno sia particolarmente imponente e non vi siano quelle sopraddette condizioni che possano generarlo, in stato fisiopatologico, può essere attribuito a una fenomenologia paranormale.

Bioluminosità: stesso significato di bioluminescenza
Biomagnetici (fenomeni): sono così chiamate alcune operazioni parapsichiche tali da influire per forza mentale, sia in modo negativo che positivo, sullo sviluppo di animali o piante o sulla riproduzione dei loro tessuti. Fin dalla metà del secolo scorso sperimentazioni e studi in proposito confermerebbero questa possibilità che, molto facilmente, si ricollega al fenomeno della pranoterapia. Interessante, fra le numerose altre, la sperimentazione condotta dal francese Jean Barry, che ne pubblicò i risultati nel 1968, sulla crescita dei funghi. I contenitori delle culture venivano sottoposti ripetutamente a soggetti che, mentalmente, dovevano tentare di impedirne la crescita. Come risultato si ebbe che le culture così trattate diedero una produzione assai minore delle culture di controllo.

Bione: lo psicoanalista austriaco Wilhelm Reich creò questo termine per indicare un’ipotizzata un’unità di base della materia vivente, nei confronti della quale avrebbe una funzione vitalizzante (vedi bionica).

Bionica: ipotizzata energia vitale che sarebbe considerata come l’insieme di tutte le energie fisiche, che ne sarebbero altrettante parziali manifestazioni differenziate. L’unità elementare della bionica sarebbe il bione. Il concetto di bionica è molto affine a quello della psicotronica.

Bioplasmologia: termine da poco proposto, ma pochissimo usato per indicare l’azione pranoterapeutica.

Biopsichici (fenomeni): sono quelli che manifestano un’influenza profonda della psiche sull’organismo come, per esempio, stigmate, guarigioni paranormali, incombustibilità, mummificazione, fenomeni biomagnetici, psicosomatismi, eccetera.

Biopsicoenergetica: (dal greco bios = vita; psiche = anima; energeia = attività) il professor Livio Vinardi, argentino, docente dell’Università Statale di San Francisco (California – USA), ha elaborato questa nuova disciplina di studio. Essa tende a incorporare gli aspetti della conoscenza umana, propri dello spirito, alle diverse branche del sapere (arte, scienza, religione, filosofia) in una visione integrale dell’uomo, scientificamente fondata e adeguata alla mente. La teoria di Vinardi parte da tre principi:
1. La materia e l’energia sono la stessa cosa, per cui la realtà essenziale dell’Universo è energia;
2. Ogni forma energetica si presenta associata a un’onda, caratterizzata a sua volta da una lunghezza e da una frequenza;
3. L’Universo è essenzialmente soggettivo, il che trascendente la limitata messa a fuoco causale della realtà, per avvicinarsi a quella del grande filosofo e matematico Leibniz: “Il fenomeno è uno stato di coscienza”.
Su queste basi Vinardi trasse le seguenti conclusioni:
1. Dato che i nostri sensi sono limitati, risulta che siamo ciechi, sordi, eccetera a tutto il resto. Ne consegue che la realtà è tutto ciò che percepiamo, più tutta un’infinità di cose che ignoriamo completamente. Le cosiddette percezioni extrasensoriali come per esempio, la chiaroveggenza, sono il risultato di stimoli che si trovano al di fuori della bande abituali o normali di percezione.
2. dato che la mente interpreta gli stimoli ricevuti, è fuori dubbio che tali interpretazioni vengono mediate dagli schemi di pensiero della cultura di appartenenza. Ne risulta che la realtà può essere molto diversa da come noi la concepiamo, ma è sempre soggetta a ciò che vogliamo credere che sia. Perciò nessuna vera conoscenza può evitare di cadere sul terreno delle opinioni o dei modelli di pensiero.
3. Se tutto è energia, tutto influisce sull’essere umano, anche quando questi non lo percepisce attraverso i sensi. Da qui l’importanza dell’arte in generale e, in particolare, del suono e della luce con le loro proprietà terapeutiche, nonché dalla proiezione di pensieri positivi o negativi. È su queste premesse che Vinardi ha elaborato la biopsicoenergetica, con l’obiettivo dello studio e della conoscenza della “catena” Uomo-Natura-Cosmo, vista attraverso il comune denominatore dell’energia.

Biopsicodinamica: ipotesi alquanto recente proposta dalla corrente fisicista della parapsicologia, secondo la quale tutte le manifestazioni della fenomenologia paranormale sarebbero dovute a energie biopsichiche, non ancora ben individuate, di cui tutti i viventi sarebbero, in varia misura, dotasti, e che interagirebbero fra loro. Questa estesa dinamica inconscia assumerebbe aspetto di una seconda realtà accanto alla realtà normale. Vi sarebbero così due realtà affini, basate sugli stessi principi e sulle sesse energie.

Bioradiante (energia): l’energia di cui sarebbe dotato il pranoterapeuta (vedi pranoterapia).

Bioradiante (terapia): cura effettuata con l’emanazione dell’ipotizzata energia bioradiante, di cui sarebbe dotato il pranoterapeuta (vedi pranoterapia).

Bioradiazione: la radiazione di un’ipotizzata energia, di cui l’essere umano sarebbe dotato e che, emanata, avrebbe effetti terapeutici (vedi pranoterapia).

Bioritmo: tutti gli esseri viventi sarebbero regolati, nelle loro funzioni, da processi ciclici di un ritmo vitale (appunto bioritmo) che sarebbe in stretta relazione con i fenomeni cosmici. Secondo la dottrina bioritmica ogni nostro organo, le nostre cellule, il nostro battito cardiaco, il nostro respiro, hanno un loro ritmo particolare e il tutto è collegato con gli impulsi ritmici provenienti dall’esterno, dai diversi campi elettromagnetici, dal magnetismo terrestre, dalla luce, dal calore, eccetera. Ogni individuo percepisce in maniera diversa e a livello inconscio l’influsso del proprio ritmo. Questa differenziazione è dovuta alla molteplicità dei temperamenti personali, improntati dal segno zodiacale di ciascuno. Pertanto l’uomo, generalmente, non riesce ad uniformare al proprio ritmo le sue iniziative e le sue attività. La dottrina bioritmica tende a insegnare all’uomo come raggiungere una sufficiente conoscenza del proprio ritmo per poter agire conformemente a esso.

BMT: (tecnica di accoppiamento alla cieca). Negli studi quantitativi di percezione extrasensoriale viene chiamato così un “test” di chiaroveggenza eseguito con le carte ESP. Il sensitivo sotto esperimento ha dinanzi a sé cinque carte, una per simbolo, poste a faccia in giù e quindi a lui ignote. Prendendo ad una ad una le carte da un mazzo completo di 25 carte, deve cercarle di sovrapporle, via via, e naturalmente senza guardarle, sulle cinque che ha dinanzi in modo che ogni carta di segno uguale si sovrapponga all’altra. Per avere risultato pieno, bisognerà ottenere cinque gruppi di sei carte ciascuno e tutte con lo stesso simbolo. Questo fenomeno è indicato anche con la semplice sigla BT.

Bombardamento sensoriale: è una tecnica sperimentale ideata da due medici: R.E.L. Masters e Jean Houston per indurre, in un soggetto sotto esperimento, uno stato di coscienza alterata. Nell’ambiente, dove viene collocato il soggetto, è sistemato uno schermo mobile che gira intorno al soggetto stesso, mentre vi vengono proiettate una serie di diapositive. Nel contempo da due altoparlanti stereofonici vengono diffusi dei suoni svariati e continui. Questo vero e proprio bombardamento audiovisivo spinge il soggetto in allocoscienza nella quale si producono profondi mutamenti emotivi.

Braidismo: teoria proposta dal medico scozzese James Braid. Questi nel 1841, studiando e sperimentando la magnetizzazione si convinse che lo stato di sonno provocato nel soggetto non dipendeva da un fluido proveniente dalle mani del magnetizzatore, ma era un fatto soggettivo per il quale la coscienza del soggetto stesso cedeva alla stanchezza. U Braid a notare che il sonno magnetico si poteva ottenere con la contemplazione di un oggetto brillante. Fu lui inoltre che per primo usò il termine: ipnotismo.

BT: vedi BMT 
 

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