La psicocinesi – 1ª parte

Secondo una classificazione universalmente accettata, i fenomeni paranormali si suddividono in psi-cognitivi e psi-cinetici (psicocinetici o PK). Questi ultimi si dividono a loro volta in due gruppi principali: la macro-PK e la micro-PK (psicocinesi macroscopica e psicocinesi microscopica).
Nel suo insieme, la psicocinesi è la supposta capacità della mente di agire in qualche modo sulla materia o su processi di vario genere (ad esempio sollevare o spostare un oggetto, influenzare a distanza un processo fisico, chimico o biologico, etc.). Essa è probabilmente vecchia quanto il mondo o meglio, quanto l’uomo. Infatti è noto che l’uomo primitivo ha sempre cercato di modificare il corso degli eventi ricorrendo a persone particolari che erano in grado di manipolare le forze occulte mediante riti o formule magiche. Parliamo dei maghi, degli stregoni, degli sciamani, dei medium. Ancora oggi la figura del mago non è affatto scomparsa e sembra incarnare ancora il desiderio dell’umanità di potere trascendere i propri limiti esistenziali. Nella nostra civiltà lo stregone primitivo ha assunto nuove sembianze ed una di queste è il medium delle sedute spiritiche.

Macro-PK
Come tutti sanno i medium sono solitamente suddivisi in medium ad effetti fisici e in medium ad effetti psichici, anche se spesso uno stesso medium può dar luogo ad entrambi i tipi di effetti. I fenomeni fisici dei medium rientrano nella macro-PK, di cui si è accennato all’inizio. In quel che dirò parlerò di sedute medianiche e di sedute spiritiche senza fare eccessiva distinzione tra le due, anche se delle differenze sostanziali esistono. Quel che ci interessa è che in entrambi i tipi di sedute possono manifestarsi più o meno gli stessi fenomeni fisici. Essendo tutta la problematica della medianità e dello spiritismo ancora sub-iudice, ne parlerò senza garantire però che tutti i fenomeni fisici di una seduta siano effettivamente reali e scontati.
In una classica seduta spiritica il medium, per potere esercitare i propri compiti, deve entrare in un particolare ed ancora poco definito stato di coscienza detto trance e del quale più o meno tutti avete sentito parlare. Quali sono i fenomeni di tipo fisico che un medium può produrre nel corso di una seduta? Il repertorio è molto vasto e per forza di cose mi dovrò limitare ai principali. Il primo fenomeno che mi viene in mente è la levitazione che consiste nel sollevamento in aria, senza l’intervento diretto di nessuno dei presenti, sia del tavolino della seduta, sia di altri oggetti e, infine, si sente dire o si legge dello stesso medium. Altri portentosi fenomeni riportati nel corso di queste sedute sono gli apporti e gli asporti, ossia la comparsa di oggetti di varia natura nella stanza della seduta provenienti da altri luoghi o, viceversa, la scomparsa di oggetti presenti nella stanza che vengono poi ritrovati altrove. Se ad esempio vengono ritrovati in una stanza adiacente, occorre pensare che abbiano attraversato la parete di separazione smaterializzandosi e rimaterializzandosi.
Altri fenomeni di tipo medianico sono i raps e la voce diretta.

I raps
sono dei rumori, in genere secchi e chiari, che sembrano prodursi alle pareti, nei mobili, nel tavolino della seduta, o in punti indefiniti della stanza. Sembrano, in certi casi, possedere una qualche forma di intelligenza essendo spesso prodotti a richiesta.

La voce diretta
è un fenomeno oggi molto raro, se non scomparso del tutto e che consiste nella produzione di voci chiaramente articolate che risuonano nella stanza della seduta. Esse possono provenire da vari punti, più spesso dall’alto. Le voci spesso intrecciano dei dialoghi con i presenti, anche in lingue sconosciute al medium. Poiché in genere la voce diretta è di intensità molto bassa, per renderla più udibile si è ricorsi alle cosiddette trombe medianiche, imbuti di cartoncino o di alluminio che potevano levitare nell’ aria.
Nel passato i fenomeni di voce diretta sono più volte descritti. Ricordiamo solo i casi più famosi: le statue parlanti dell’antico Egitto, gli alberi parlanti dei Germani, o le voci misteriose che risuonavano negli antri delle Sibille dell’antica Grecia e di Roma.
Tra i medium più famosi specializzati nel produrre le voci dirette ricordo soltanto l’americano George Valiantine, negli anni ’20-’30. Le sue voci potevano parlare in varie lingue, cinese antico incluso, e vari dialetti.
Il propagarsi di luci ( che possono assumere le più varie forme e grandezze; quella più frequente è la forma globulare, ma si possono vedere anche rapidi bagliori, fiammelle o globi che volteggiano), o di profumi e, fenomeno tra i più sconvolgenti (ed anche tra i più discussi), la formazione di ectoplasma o materializzazione. Si tratta di una sostanza biancastra e debolmente luminescente che esce in genere dalla bocca, dal naso o dalle orecchie del medium. Una volta uscita, può assumere varie forme: spesso quella di parti del corpo umano come mani, piedi, dita, visi e, stando ad alcuni resoconti, anche di interi corpi umani. In alcuni casi, specialmente in Francia, si sono ottenuti i cosiddetti calchi medianici. Quando ad esempio la materializzazione assume la forma di una mano, di un dito o di un piede, si chiede allo spirito o all’ectoplasma stesso di poter fare dei calchi. La parte materializzata viene affondata in paraffina fusa ottenendo così uno stampo entro il quale la parte del corpo si smaterializzava e il cui vuoto veniva poi colmata con gesso. Ricordiamo che i grandi medium del periodo d’oro dello spiritismo e della medianità (fine dello scorso secolo- inizio di questo) operavano quasi esclusivamente al buio e si ritiravano molto spesso nel cosiddetto gabinetto medianico celandosi così totalmente alla vista degli altri partecipanti. Da questo ambiente si dice siano uscite, mentre il medium era in trance, anche forme umane intere, che venivano riconosciute come materializzazioni di anime di trapassati, o presunti tali, in grado di muoversi tra i presenti e persino di conversare con loro. Questi fatti non mi hanno mai convinto troppo, ma molti sono quelli che giurano che ciò sia avvenuto sotto i loro occhi per cui lasciamo la cosa in sospeso.
Lo scopo principale delle sedute spiritiche è quello di aprire un contatto con il mondo dei trapassati, per ricevere da essi consolazione, insegnamenti e conferme. Il modo più comune per portare avanti un colloquio con queste entità dell’altro mondo è quello che avviene attraverso i colpi di un tavolino (tiptologia). Questo, alzandosi da un lato e ricadendo al suolo produce dei colpi che vengono tradotti nelle lettere dell’alfabeto formando parole. Un colpo per la A, due per la B e così via. Per accelerare il dialogo si ricorre a volte al cosiddetto piattino e al ouija sui quali si appoggiano le dita dei partecipanti. Essi si spostano su un tabellone su cui sono stampate le lettere dell’alfabeto. Siccome sia con il tavolino che con questi strumenti c’è il contatto con le dita o le mani dei partecipanti, ciò porta naturalmente alla possibilità che questi oggetti si muovano non per via psicocinetica o per azione di qualche spirito, ma perché sono mossi più o meno inconsciamente dalla forza muscolare dei partecipanti.
Questo tipo di seduta con fenomeni così stupefacenti ai nostri giorni si è rarefatto notevolmente anche se qualche medium moderno sembra in grado di produrre buona parte di questa fenomenologia. Occorre anche dire che la presenza del gabinetto medianico entro il quale si celava il medium ed il fatto che le sedute si svolgevano quasi sempre al buio hanno sollevato una incredibile serie di critiche e di sospetti essendo queste le condizioni migliori per operare manovre fraudolente. Infatti molti medium sono stati scoperti nell’atto di fare abili trucchi di questo genere.

Osty
All’atteggiamento spiritualistico e fideistico dei primi cultori delle sedute spiritiche si venne pian piano affermando uno spirito critico sempre più di stampo scientifico seguendo il quale si cercò di verificare, anche in laboratorio, l’esistenza o meno di alcuni dei sopra citati fenomeni di tipo fisico. Un pioniere in questi studi è stato Eugene Osty che studiò le capacità psicocinetiche del noto medium Rudy Schneider nel suo laboratorio. È stata questa una sperimentazione molto precisa e sofisticata per quei tempi ed ancora oggi appare sufficientemente convincente nell’escludere che i fenomeni prodotti da Rudy Schneider fossero dovuti a trucchi. Anche se le prove si svolsero tutte al buio, l’oggetto su cui il medium doveva agire era protetto da sottili fasci luminosi infrarossi che colpivano una cellula fotoelettrica e che erano riflessi da un complicato sistema di specchi. Se il medium, o chiunque altro, avesse solo avvicinato una mano all’oggetto, avrebbe interrotto la comunicazione tra i fasci luminosi e la cellula fotoelettrica e questo avrebbe fatto scattare una macchina fotografica che, alla luce di un flash, avrebbe fotografato in piena flagranza il medium. Anche un campanello ed un galvanometro erano azionati da ogni interruzione del raggio luminoso. Il medium, oltre che agire psicocineticamente su degli oggetti bersaglio, sembrava emanare una sostanza che si avvicinava all’oggetto ed era in grado di assorbire il 30% dei raggi luminosi (di tipo infrarosso) di cui si è detto. È inutile dire che l’esperimento ebbe esito positivo.

Poltergeist
Nel 1967, la cittadina tedesca di Rosenheim fu turbata da stranissimi ed incredibili fenomeni. Nello studio di un noto avvocato ne succedevano di tutti i colori. Lampadari che iniziavano ad oscillare paurosamente, lampadine che esplodevano in serie, oggetti che volavano per le stanze, altri che cadevano inspiegabilmente al suolo, quattro telefoni che a volte squillavano contemporaneamente senza che nessuno fosse in linea o, invece, quando uno parlava al telefono la linea cadeva inspiegabilmente. Venivano registrati dal contatore un numero enorme di telefonate mai fatte con costi della bolletta stratosferici.
L’avvocato chiese l’intervento dei tecnici dell’azienda fornitrice della corrente elettrica e dei tecnici dell’azienda telefonica. Entrambi i gruppi di tecnici rilevarono comportamenti anomali degli impianti senza trovarne la ragione. Ed i fenomeni continuarono. L’avvocato presentò una denuncia contro ignoti il che spinse la polizia di Rosenheim ad intervenire con accurate indagini. Arrivò ad indagare anche il noto parapsicologo tedesco Hans Bender seguito a sua volta da noti scienziati dell’Istituto di Fisica Max Plank. Da queste ulteriori indagini risultò chiaro che questi fenomeni avvenivano solo durante l’orario di lavoro ed in particolare con l’ingresso nello studio di una certa impiegata. Bender dichiarò che si trattava di fenomeni paranormali di tipo psicocinetico. Appena si diffuse questa interpretazione, i fenomeni si intensificarono ancora di più. Tuttavia, una volta mandata in vacanza forzata l’impiegata sospettata di essere la causa di tutto questo pandemonio, i fenomeni cessarono d’incanto. L’impiegata trovò un altro impiego e nel nuovo posto di lavoro i fenomeni si manifestarono con minore intensità per finire del tutto dopo poco tempo.
In questo resoconto ci sono tutti gli elementi principali che caratterizzano i fenomeni di un classico poltergeist:
– oggetti che si muovono senza che nessuno li tocchi o li influenzi in qualche modo;
– comportamento anomalo di strumenti ed impianti; una persona, in genere giovane, la cui presenza è ritenuta necessaria perché si manifestino questi fenomeni;
– durata limitata di detti fenomeni (di solito settimane o alcuni mesi).

Infestazione
Al poltergeist si contrappone un altro fenomeno che, oltre ad avere notevoli punti in comune, mostra anche sostanziali differenze: l’infestazione. Essa si manifesta in genere con rumori, con voci, con oggetti che si muovono o volano per l’ambiente, a volte con apparizioni di forme indefinite o la percezione di “presenze”, sino alla comparsa di complete figure fantasmatiche, etc. L’infestazione non sembra legata ad una persona particolare come avviene nel poltergeist, ma ad un luogo ben preciso: un castello, una casa antica, un cimitero, un campo di battaglia, un luogo appartato in campagna o nei boschi, ecc.. Essa, inoltre, sembra protrarsi a lungo nel tempo, in alcuni casi anche per secoli. Di rilievo è che l’infestazione manifesta la sua vasta gamma di fenomeni paranormali non in presenza di un medium, ma di gente comune. Se un sensitivo, e solo lui, percepisce qualcosa di strano in un certo luogo mentre altre persone non avvertono niente, allora ci si orienta verso una forma di psicometria o psicoscopia d’ambiente.

Continua …

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