La camera Kirlian

La camera Kirlian per evidenziare i corpi sottili
La Camera KirlianIl campo biologico è proprio invisibile? No, non del tutto: molti sensitivi affermano di vederne la parte più esterna, l’aura, e quanto a questo dobbiamo fidarci: d’altronde la visione dell’aura è presente in varie forme in ogni tempo e cultura. Ma un grosso indizio razionale potrebbe venire dalla camera Kirlian. Si tratta di un apparecchio per ottenere foto del campo biopsichico degli esseri viventi. Diciamo subito che i principi su quali si basa la fotografia Kirlian sono perfettamente conosciuti, ed anzi, sono anche usati nell’industria per evidenziare difetti di fusione in parti metalliche particolarmente delicate. Quindi non c’è alcun mistero nella tecnologia Kirlian, come vedremo.
Ben altra cosa è la foto Kirlian applicato agli esseri viventi, e di questo discutiamo in questa sede.
Nella fotografia Kirlian che ci interessa, il soggetto viene posto entro una camera oscura, sopra una lastra fotografica protetta da una lastra di vetro conduttiva collegata a massa. Al soggetto viene applicata una corrente ad alta tensione e alta frequenza. In virtù di questa corrente, dal soggetto emana un effluvio elettrico che si scarica a terra attraversando la lastra che rimane così impressionata. Questa viene poi sviluppata.
La foto ottenuta da una mano umana, da un polpastrello o da un piede, allo stesso modo della foglia di una pianta, oppure da una lucertola o altro vivente, mostrerà tutt’attorno a sè un caratteristico alone, che appare colorato (con una lastra a colori).

 

A cosa serve La Camera Kirlian?

Cosa evidenzia la foto Kirlian di un essere vivente?
Se correttamente usata, la foto Kirlian può mostrarci le strutture eteriche e astrali, almeno quelle più dense. Avviene che il percorso dell'”effluvio elettrico” si indirizza più facilmente lungo le linee di forza del corpo eterico che emerge dal vivente, dove evidentemente trova meno resistenza. Il corpo eterico percorre a sua volta l’impronta del corpo astrale. Chi usa la fotografia Kirlian su esseri viventi, generalmente afferma che l’alone fotografato è caratteristico, e variabile con lo stato di salute, e riproduce con una certa efficacia i percorsi energetici del vivente.
Le obiezioni degli scettici alla camera Kirlian
Le obiezioni degli scettici alla camera Kirlian Chi non ne sa abbastanza, o non vuole saperne, continua ad affermare che anche i corpi inanimati producono l’alone, e che questo è dato semplicemente dalla ionizzazione dell’aria, quando viene attraversata dalla corrente (come dentro i tubi fluorescenti, o come nel fenomeno atmosferico chiamato ‘Fuoco di Sant Elmo’): qualunque oggetto abbastanza conduttivo, anche una moneta o una mano di gesso, produrranno anch’esse una bella foto Kirlian…
E’ assolutamente vero! La camera Kirlian fa esattamente questo, ne’ più ne meno. Però con la differenza che nei viventi il campo non è statico ma dinamico, e cambia con lo stato di salute e con l’umore. Tutte le foto Kirlian ritraggono un effluvio elettrico: ciò che è degno di nota sono le lacune e le protuberanze dello stesso (vedi foto a sinistra), che non ci si aspetterebbe se fosse solo un “alone” di dispersione elettrica. Gli scettici affermano che l’effluvio cambia con il variare dell’umidità del soggetto, tipo il sudore, ma non è così (mentre è invece vero per i corpi inanimati). Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la fotografia Kirlian non è qualitativamente granchè influenzata nella forma del campo dalla eventuale umidità presente sul soggetto, per esempio una mano, ma anzi, se l’esperimento è ben condotto si osserva che una mano riproduce le stesse strutture anche se coperta con un sottile guanto di plastica. E la Kirlian non è affatto un fenomeno da baraccone come piace affermare a qualcuno, ma è ormai entrata nella metodologia diagnostica di molti centri di medicina naturale, in molte sue varianti: in quella con telecamera al posto della lastra, si può vedere il movimento del campo, come una lenta ma costante fluttuazione; in quella a colori se ne vedono i colori e la loro variazione con i mutamenti di umore…
E tutto questo naturalmente dovrebbe essere un altro forte indizio, anche per gli scettici, della effettiva esistenza dei vari corpi sottili…
Ma gli scettici conoscono davvero la fotografia Kirlian?
La domanda è legittima, e la risposta nella maggior parte dei casi è no. Ancora oggi gli scettici continuano a basare la loro idea dell’effetto Kirlian e le loro argomentazioni al riguardo, in base alle primissime verifiche da loro tentate ai primordi della foto Kirlian, quando gli apparati erano autocostruiti artigianalmente: non c’erano due apparati che fossero uguali, e di conseguenza non c’era possibilità di riprodurre esattamente gli esperimenti proposti. E meno che mai c’era la possibilità successiva di confrontare i risultati tra loro.
Erano gli anni ’70: ricordo che si andava alla ricerca del giusto schema elettrico sulle riviste, e la bobina più consigliata per produrre l’alta tensione era quella presa dall’accensione degli scooters! Sul circuito oscillante, poi, ognuno faceva di testa propria, per non parlare della lastra, del tipo di pellicola e del suo sviluppo, ecc.
Questa situazione produsse spesso incomprensioni e delusioni, e il responso di molti ricercatori sinceramente interessati si orientò nello spiegare forme e colori nelle foto come effetto del semplice effluvio elettrico già descritto. L’effetto Kirlian venne così declassato da affascinante fenomeno su cui indagare, a normale effetto di ionizzazione del gas. Da allora per gli scienziati ‘seri’ l’effetto Kirlian fu solo un giocattolo per ignoranti, dove per ignoranti si intendevano coloro che, entusiasi ma digiuni di fisica, si ostinavano a vedervi chissà cosa. Da allora non si andò più oltre, e quel marchio è rimasto.
Qual è il presente della fotografia Kirlian?
Le esperienze con l’effetto Kirlian sono andate già molto avanti e hanno raggiunto notevoli risultati, ma sempre in una cerchia piuttosto ristretta di ricercatori. Da molti anni sono stati messi in commercio (ma a caro prezzo!) numerosi apparecchi di produzione industriale, pertanto da tempo è possibile, usando lo stesso modello, confrontare le metodiche e i risultati. Questo è stato già un grosso passo avanti, e il lavoro di diversi istituti privati di ricerca ha dato i primi risultati. Per esempio, si è accertato che la frequenza usata è fondamentale per la riuscita di certe foto (per esempio, quella del famoso e contestato “effetto fantasma”). Sembra trovare conferma infatti la teoria secondo la quale ogni essere vivente è dotato di un campo vitale, chiamiamolo così, che lo avvolge e risuona ad una frequenza sua propria, peraltro leggermente variabile a seconda dello stato d’animo e della salute. Tale frequenza non è un tono puro, ma è il risultato di un numero elevato di frequenze diverse, che si fondono originando una forma d’onda caratteristica di ogni vivente. Una buona rilevazione del campo vitale mediante l’effetto Kirlian è quindi possibile solo se l’alta tensione emessa dall’apparato ha una frequenza tale da entrare in risonanza con quella propria del campo del vivente, quindi di frequenza pari, o più probabilmente come armonica inferiore o superiore. Nella diagnostica medica tramite apparati Kirlian si sono fatti grossi passi avanti, tanto da evidenziare alcune conformazioni particolari ricorrenti nelle immagini Kirlian in presenza di alcune patologie, addirittura giorni prima della loro effettiva manifestazione nel fisico.
Conclusione
E’ comunque un bene che la Scienza, su tutta questa storia delle “energie sottili”, sia molto cauta o addirittura scettica. Il campo è minato e pervaso da esaltati che sovente gettano discredito sull’argomento, magari intervenendo in programmi televisivi sui ‘misteri’ e che troppo spesso sono condotti in modo assai poco serio da conduttori in cerca solo del sensazionale: segno che proprio noi spettatori non siamo pronti, altrimenti esigeremmo serietà, almeno dal servizio pubblico. Quando sarà il momento giusto, e la comunità scientifica avrà superato le obiezioni aprioristiche, allora potrà iniziare una serena ricerca ufficiale, non prima. A mio parere occorreranno almeno altri cinque o dieci anni, o forse un pò meno, in virtù dell’accelerazione prodotta nel pensiero collettivo dalla generale interconnessione tramite Internet. Ma per la stessa ragione mi aspetto anche una massiccia reazione degli scettici a oltranza…
I ricercatori “di frontiera” intanto continuano il loro lavoro, e sono in via di realizzazione sofisticate strumentazioni, ormai solo lontane parenti della fotografia Kirlian, che evidenziano l’aura umana dinamicamente e nelle tre dimensioni!.
Altri indagano sull’esistenza dei campi biopsichici: fra i più noti al pubblico spicca Rupert Sheldrake, scienziato e divulgatore serio ma considerato un pò… eretico, con le sue ipotesi sulla “risonanza morfica” attorno ai viventi, campi di forza che fornirebbero l'”impalcatura” per l’accrescimento dei corpi fisici dei viventi, delle strutture edificate dagli animali, del loro orientamento, del loro “sesto senso”, ecc.
La ricerca continua.

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