Il sesto senso degli animali

Nonostante i grandi passi compiuti dalla scienza, le scoperte sul cervello umano e sul suo funzionamento non si possono ancora definire ultimate. E ancora meno le conoscenze a proposito dei processi mentali degli animali, anche se pare ormai accertato che abbiano facoltà extrasensoriali e poteri che noi, come esseri umani, non possediamo.
Iniziamo a trattare la questione analizzando il comportamento degli animali domestici, quelli più vicini a noi quotidianamente. Si è riscontrato che i cani diventano inquieti e nervosi quando sentono avvicinarsi il pericolo, addirittura percepiscono l’arrivo di un terremoto quarantotto ore prima. I giapponesi si fanno invece aiutare dalle tortore a prevedere i terremoti, mentre in un laboratorio di studi di San Paolo, in Brasile, pronosticano con stupefacente precisione l’arrivo di tifoni e cicloni per mezzo della sensibilità dei gatti. Molti sono i casi documentati in cui gli animali hanno dato prove di premonizione. Pertanto si può ipotizzare che essi siano in contatto con una coscienza universale e che, esattamente come noi, abbiano un loro compito da svolgere su questo pianeta. Di conseguenza, non è a caso che alcuni di loro vivono con noi. Se nel destino di un animale domestico c’è un cambiamento di una casa per un’altra, è perché deve assolvere ad un compito ben preciso col suo nuovo padrone.

Premonizione di pericolo
Molto significativo è il caso di un ufficiale di marina, in Inghilterra, addetto al servizio delle mine galleggianti nel mare del Nord. Quando doveva partire per qualche missione, la moglie aveva l’abitudine di andare al molo per salutarlo con il loro cane. L’animale non aveva mai dato segni di allarmarsi nel vederlo partire, ma quella particolare sera, quando arrivò al molo, l’animale cercò di dissuadere il padrone dal partire tirandolo in tutti i modi: per la giacca, per i pantaloni, per le maniche e dimostrandosi assai irrequieto. Proprio quella notte la nave affondò e l’ufficiale perse la vita.
I cani sono in grado, a quanto pare, di avvertire la presenza della morte persino a distanza, soprattutto se colpisce il loro padrone. Probabilmente avviene attraverso un processo simile a quello telepatico.

Un caso di telepatia
Tra gli episodi più noti che dimostrano un caso di telepatia fra cane e padrone ve n’è uno accaduto a Torino, che venne riportato dal quotidiano “La Stampa” nel ’38. Riguardava il capitano Maris Galli che possedeva un levriero di nome Wamar, straordinariamente affezionato a lui. L’ufficiale, quando partì per la guerra d’Africa, affidò Wamar alle cure della sua famiglia. Ma un giorno, il 27 giugno del 1936, il levriero cominciò a dare segnali di un’insolita irrequietezza, aggirandosi per la casa con lamenti e ululati, con lo sguardo stravolto come se stesse osservando qualcosa di tragico svolgersi sotto i suoi occhi. Con molta probabilità percepiva ciò che in quel momento stava succedendo nella foresta di Lekempi: il suo padrone perdeva la vita. Da quel giorno il cane non volle più mangiare e si lasciò morire.

Ha salvato la vita a tutta la famiglia
Secondo una notizia data dal giornale inglese Sunday People nel 1974, una famiglia venne salvata dal cane di casa, che in qualche modo aveva percepito l’eventualità di una disgrazia imminente. La famiglia al completo stava andando in macchina, quando il cane cominciò ad abbaiare e ad agitarsi. L’uomo al volante decise allora di fermarsi per fargli fare due salti all’aria aperta. Durante la sosta ebbero modo di accorgersi che una ruota non era a posto. Un meccanico chiamato subito confermò che l’asse si era rotto. Sicuramente, se non si fossero fermati per l’inquietudine del cane e avessero proseguito il viaggio, che li portava a guidare lungo una ripida collina, qualcosa di grave sarebbe successo e probabilmente non si sarebbero salvati.

Un fantasmino in giro per casa
A quanto pare, una gattina molto intelligente, che amava tantissimo la sua casa e i suoi padroni, anche dopo la morte fece in modo di farsi rivedere. Infatti, la padrona la trovava molte volte nei posti in cui le piaceva di più stare quand’era in vita, ad esempio sul pianerottolo o vicino alla camera da letto. Persino un amico di famiglia la vide mentre giocava con lo zerbino: uno dei suoi divertimenti preferiti.

Percepiscono le “presenze”
Sembra che i gatti abbiano forti e strane reazioni quando si trovano in luoghi occupati da presenze spettrali. Un caso del genere è avvenuto in un casolare vicino a Mantova nel 1987. Si diceva che il luogo fosse abitato dagli spiriti. Così, una ragazza bolognese molto curiosa, decise un bel giorno di andarvi a curiosare, con la sua gatta di nome Rosy. Ad un certo punto, mentre si aggirava nella casa abbandonata, la gatta cominciò a comportarsi in una strana maniera: prima iniziò a miagolare forte e con insistenza, poi a correre in ogni stanza ed in tutte le direzioni come impazzita. In fine inarcò il dorso soffiando ferocemente contro qualcosa di assolutamente invisibile, per poi correre a nascondersi il più lontano possibile.

Trovano l’orientamento
Vi è poi un aspetto delle facoltà extrasensoriali in cui i cani ed i gatti dimostrano una superiorità difficile da spiegare: è il senso dell’orientamento, specie quando si tratta di arrivare in un luogo a loro totalmente sconosciuto. Gli esperti di comportamento animale dicono che nel 70 per cento dei casi si verifica grazie al “sesto senso” e all’attaccamento che hanno verso il padrone. Famoso è il caso di una donna inglese che aveva deciso di trasferirsi da Londra a Brighton, sulla costa sud. La donna aveva un gattino, che durante il trasloco scomparve. Fu l’istinto, però, che misteriosamente lo guidò fino alla città di Brighton e gli fece trovare la sua padrona, anche se non era mai stato in quel posto?

Anche loro hanno molte vite
Sono state raccolte molte testimonianze che sembrano dimostrare che gli animali, soprattutto quelli domestici, possiedono quella facoltà che va sotto il nome di “proiezione astrale”. Lo scienziato inglese Robert Crookall ha catalogato centinaia di casi relativi agli esseri umani, ma esiste qualcosa di simile anche riguardo agli animali domestici. Gli archivi che raccolgono testimonianze di fatti che vanno oltre la “dimensione terrena” sono pieni di storie di fantasmi di cani e gatti. Chi si occupa di spiritismo crede che gli animali abbiano una vita dopo la morte. Sostengono anche che frequentemente, durante le sedute spiritiche, si sono presentati cani o altri animali che vivevano in casa per salutare i loro ex padroni abbaiando, o con le stesse manifestazioni affettuose di quando erano in vita. 

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