La magia nella Bibbia

Come nei racconti di Abramo, anche in quelli di Mosè, Dio si “scontra” con i poteri occulti che agiscono in questo mondo orientando ipopoli nella storia.
Tutte le divinità dei popoli compivano prodigi pubblici e davano oracoli ,elargivano una conoscenza che superava i limiti e le possibilità dell’uomo. Maghi, indovini, stregoni e sapienti facevano da mediatori tra Re , Imperatori e Capi -che decidevano le storie dei popoli- e gli spiriti sovrumani, gli dèi . In questi racconti si riflette sullo scontro tra la potenza di Jhwh e quella degli dèi piu’ potenti nel popolo più potente del medio oriente:gli Egizi. Gli dèi egizi attraverso i loro teurgi ( la Teurgia è quell’insieme di pratiche che tendono a controllare spiriti e demoni nel tentativo di farli agire secondo i propri scopi. Durante le cerimonie religiose in Egitto i teurgi dovevano in qualche modo dimostrare il potere degli dèi-demoni davanti a tutto il popolo. Una pratica teurgica è il satanismo) compiono pubblicamente vèri prodigi ma Jhwh li supera e li vince trionfalmente (=Jhwh è il Dio piu’ potente !). I racconti biblici non tendono a dimostrare che la magia esiste e funziona, ma che la teurgia- lo spiritismo-satanismo diremmo oggi – se faceva prodigi ,li faceva ad opera di spiriti inferiori al Dio che si rivelava in Israele. Eso 7,9 “Quando il faraone vi chiederà: Fate un prodigio a vostro sostegno!
(la magìa era praticata sia in modo pubblico e cerimoniale -teurgia- sia in modo privato. Le pratiche magiche operavano di fatto prodigi e proprio questi prodigi erano considerati credenziali di profeti e sapienti in tutto il medio oriente e non solo . L’Iran veniva chiamato addirittura Terra dei Maghi.

Giudic 9,37 Gaal riprese a parlare e disse: “Ecco gente che scende dall’Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi”.
L’esperienza della magìa egizia
…tu dirai ad Aronne: Prendi il bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!”.10 Mosè e Aronne vennero dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente. 11 Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell’Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa.12 Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni.Eso 7,20 Mosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il Signore: Aronne alzò il bastone e percosse le acque che erano nel Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi servi. Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue.21 I pesci che erano nel Nilo morirono e il Nilo ne divenne fetido, così che gli Egiziani non poterono più berne le acque. Vi fu sangue in tutto il paese d’Egitto.22 Ma i maghi dell’Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa.Eso 8,12 Quindi il Signore disse a Mosè: “Comanda ad Aronne: Stendi il tuo bastone, percuoti la polvere della terra: essa si muterà in zanzare in tutto il paese d’Egitto”.13 Così fecero: Aronne stese la mano con il suo bastone, colpì la polvere della terra e infierirono le zanzare sugli uomini e sulle bestie; tutta la polvere del paese si era mutata in zanzare in tutto l’Egitto.14 I maghi fecero la stessa cosa con le loro magie, per produrre zanzare, ma non riuscirono e le zanzare infierivano sugli uomini e sulle bestie.15 Allora i maghi dissero al faraone: “È il dito di Dio=Jhwh!”.
E’ il bastone-dito di Dio, della sua potenza.(Sono gli spiriti ed i loro maghi per primi a riconoscere il potere universale di Dio=Jhwh, il dio di Israele). Ma il cuore del faraone si ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore.
Eso 9,8 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: “Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la getterà in aria sotto gli occhi del faraone.9 Essa diventerà un pulviscolo diffuso su tutto il paese d’Egitto e produrrà, sugli uomini e sulle bestie, un’ulcera con pustole,(carbonchio, antrace?) in tutto il paese d’Egitto”.10 Presero dunque fuliggine di fornace, si posero alla presenza del faraone, Mosè la gettò in aria ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie.11 I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani.
I racconti ci pongono di fronte a due fatti :
1)i maghi e le magie ci sono sempre stati e la magìa funziona in rapporto a dèmoni cioè come teurgìa.
2) Dio aborrisce le pratiche terugiche e umilia i teurghi.
L’avvento della presenza divina attraverso la religione ebraica ha dimostrato l’inconciliabilità, anzi l’avversione(=satanismo) dei poteri degli spiriti invocati dalla magia terugica verso il Dio universale.
La Terra dei maghi
Secondo Erodoto, storico greco del secolo V a. C., i maghi erano una tribù dei Medi. Nel descriverne le caratteristiche, a parte altri aspetti, egli ce li presenta come esperti in astrologia, nell’interpretazione dei sogni e nella magia, che da essi prende nome. A giudicare da tutti gli elementi in nostro possesso, al tempo dell’impero dei Medi (secolo VII a. C.), i maghi erano una casta sacerdotale ereditaria sul tipo di quella dei bramini indù. Il nostro termine “maghi” è una traslitterazione del greco magos, che a sua volta deriva dal persiano magu, magavan, con il significato di “partecipe dell’alleanza, dei doni sovrumani”.I maghi adoravano il sole, simboleggiato da un disco alato (attuale emblema dell’aviazione militare spagnola); avevano una concezione dualista della divinità, del cosmo e dell’uomo. Per questo motivo accettarono facilmente lo zoroastrismo, tanto che divennero i custodi e i trasmettitori della sua dottrina alla quale, tuttavia, aggiunsero elementi mitici e descrizioni sensibili alla portata del popolo più di quanto non fossero le formulazioni astratte di Zarathustra. Anche le idee monoteiste e dualiste hanno dovuto cedere il passo al prepotente rifiorire del politeismo, profondamente radicato nel substrato popolare molto prima che entrasse in scena Zarathustra. L’Avesta recente rispecchia, in gran parte, la dottrina e i riti dei maghi. Nel mondo grecoromano questo nome veniva dato ai sacerdoti zoroastriani e, per estensione, ad altri sacerdoti orientali dediti all’astrologia e all’occultismo.
I maghi erano sacerdoti incaricati del culto del fuoco, presente in Iran da tempo immemorabile. Il fuoco rappresentava una sorta di concretizzazione, una vampata del dio Sole in terra. Per questo motivo una rete di pire ricopriva l’intero territorio dell’Iran. La loro fiamma splendeva sulla cima delle montagne, nella parte più interna dei santuari nella quale solo il sacerdote poteva accedere tre o cinque volte al giorno, e nel focolare domestico. Nell’accostarsi al fuoco, particolarmente a quello delle montagne e dei santuari, il sacerdote era tenuto a coprirsi la bocca con un panno per evitare di contaminarlo.
Sia nella religione zoroastriana che in quella dei maghi, un posto di rilievo occupa l’ahoma, una pianta e il liquore da essa estratto che, al pari del soma in India, riveste categoria divina e, nel contempo, è mezzo efficace di immortalità. Agli inizi prendevano parte alla sua libagione, dagli effetti di ebrietà sacra , tutti i credenti, anche i laici; successivamente, venne riservata ai soli sacerdoti.
Ci troviamo in questi racconti di fronte a processi di creazione e distruzione, decomposizione e ricomposizione… processi tipici dell’esoterismo egizio ,dell’alchimia,che ritroviamo nel Corpus Hermeticum arrivato fino a noi. 

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