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Spiriti provenienti dall’inferno o povere anime sofferenti di peccatori?
di Stefano Beverini
Il calunniatore, dal greco diàbolos; l’avversario, dall’ebraico satan; arcangelo decaduto; accusatore implacabile dell’uomo presso il “tribunale di Dio”. A cui egli stesso partecipa. I diavoli dimorano dell’inferno, dove torturano i dannati afflitti da pene spirituali e, ovunque, per tentare l’uomo verso il male.
“Noi asseriamo con sicurezza e con certezza che non esiste alcun Satana, non esiste nessun demonio così come viene tramandato dalla tradizione – afferma perentoriamente l’entità medianica Scifo, del Cerchio Ifiior – non vi è una forza del male eternamente contrapposta alla forza del bene… E’ sempre stato così facile nel corso dei secoli, nella storia dell’uomo, attribuire la colpa di ciò che si vive, di ciò che si commette, di ciò che non si vuole comprendere, di ciò che danneggia gli altri, a una forza esterna invece che a una forza interna. Ben venga dunque per l’egoista, per colui che non sa guardare in faccia la propria realtà, la credenza nel diavolo, poiché nessuna convinzione può ritornare più comoda”.
Il diavolo… è l’uomo?
Giovanni panici ci parla di una grande tragedia, che ebbe principio al principio dei tempi. Tre sono i protagonisti: Dio, Satana, l’Uomo. Nell’atto primo Satana di ribella a Dio. Nel secondo, il diavolo viene sconfitto e gettato nell’abisso; ma nel terzo atto egli, per vendetta, seduce l’uomo. Nel quarto il Signore, con la sua Incarnazione, vince Satana e offre all’uomo la possibilità di redimersi. Nell’atto quinto Satana tenta la rivincita per mano dell’Anticristo. Forse, l’ultima scena si avvicina, e l’uomo è il più debole dei protagonisti della grande tragedia. Eppure egli, il più inerme, prima che la tragedia abbia fine, dovrà imporsi sull’antico antagonista. Invece, ancora secondo l’entità Schifo’, esiste un solo protagonista: l’Io dell’uomo.
“I suoi attributi fondamentali sono l’ambizione, la volontà di potenza, l’insincerità, l’opportunismo, la capacità di raggirare e di confondere, la lussuria insaziabile… Baal dalla grande bocca. Lucifero dalle ali splendenti, Baphomet e Belzebù sono i nomi che gli sono stati attribuiti nei secoli passati dall’uomo, quando l’uomo non aveva ancora la possibilità di riconoscerlo apertamente, quando l’uomo aveva bisogno di scoprirlo intorno a sé come immagine esterna. Esso, in realtà, ha un altro nome, indefinito oppure preciso, e riesce a sfuggire alla ricerca dell’uomo perché l’uomo lo cerca là dove esso non si trova… E’ introvabile ma può essere compreso, è potente ma è facile sopraffarlo, esso è in ogni uomo perché è l’Io! E’ tempo che l’uomo combatta il diavolo che ha all’interno e che è il suo egoismo, ben più crudele di tutti i diavoli che ogni religione ha mai saputo inventare, ben più egoista di ogni dannato che la tradizione immagina ardere tra le fiamme dell’inferno!”.
Anche le Guide di Firenze mettono in guardia l’uomo da se stesso, Kempis afferma come i veri fantasmi che si debbano temere siano quelli che nascono e dimorano nella mente degli uomini. Sono quelli che torturano i mistici, che tentano i casti, che alimentano la gelosia, minano la fiducia in sé, assalgono con l’incertezza. Esorcizzare i fantasmi della mente! E’ un traguardo che ogni uomo deve raggiungere.
Entità demoniache
Un’altra guida del Cechio Ifior dal nome Andrea, si domanda se sia possibile l’intervento di entità demoniache, in sedute medianiche.
“Io, fratelli cari, asserisco di sì, anche se non si tratta certo dei diavoli quali solitamente vengono immaginati, ma di povere creature sofferenti che esprimono le loro sofferenze attraverso comportamenti de appaiono, a chi lì osserva malvagi e spaventosi. Uno dei principali, elementi che accompagnano tali entità è la tensione che esse esprimono attraverso grida, rantoli, gesti inconsulti, frasi sconnesse. Questi diavoli altro non sono che entità, sofferenti più di altre a causa di errori commessi in vita”.
Analogo concetto viene esposto dall’entità A, la quale afferma come non si tratti di “spiriti provenienti dall’inferno”, ma di esseri umani trapassati nell’ignoranza, e che cercano nuove esperienze tramite altri esseri viventi. A causa della loro imperfetta presa di coscienza della realtà, essi inducono l’uomo a commettere degli errori che, comunque, possono essere evitati da una solida volontà morale.
Per conto – e qui entriamo nella tradizione magica – l’anonima raccolta di grande valore culturale esoterico, conosciuta come Introduzione alla magia, del Gruppo di Ur, sostiene l’esistenza di autentiche forze del male. Forze per le quali l’azione malefica non è da riferirsi ad una intenzione volitiva, ma alla loro insita natura. Tuttavia, oltre a queste, esisterebbero veri e propri Esseri, intelligenti e autonomi: entità reali e cosmiche al cui influsso soggiace.
Affrontando il tema da una visione più generale, nessuno ha mai affermato che un’entità negativa sia priva di individualità, di indipendenza e di volontà: in tale senso, vi è addirittura accordo tra i Vangeli e le fonti medianiche. Però appare inesatto sostenere che i signori delle tenebre, gli esseri spirituali del male, siano eterni e contrapposti a Dio. Se si passa poi all’asserzione che i casi di possessione sono dovuti a entità “ignoranti” (nel senso di involute), questo non mi pare in contrasto con il fatto che l’ignoranza possa talvolta essere cattiva consigliera al punto da spingere alle più turpi nefandezze.
La stessa Chiesa talora rimette in discussione il concetto tradizionale di demonio. Addirittura teologi di fama, come Urs von Bathasar, pensano un inferno circoscritto nel tempo, che infine resterà vuoto: perché tutti, anche i demoni, dovranno redimersi.
Un collegamento tra spiritismo e Chiesa Cattolica si ha tramite una raccolta di messaggi – direi di natura “ultrafanica” – nota sotto il titolo di Franca-teologia. Ebbene, questo volume, pubblicato con tanto di imprimatur, descrive il riscatto ultimo di Satana, abolendo il concetto di eternità del male. Il raggiungimento finale della Luce…: perché non accettare che in questa Luce debba rientrare tutto, per riunirsi al Tutto?
In conclusione, ancora Andrea, del Cerchio Ifior, afferma perentoriamente che non esiste il diavolo pronto a sopraffare ogni uomo per ghermirgli l’anima, non esiste Satana, contrapposto a Dio e in lotta con Lui. Come potrebbe Dio avere una parte contrapposta a Lui se Dio è il Tutto?
Questo l’angoscioso interrogativo che mi sono posto, molte volte. Tuttavia il male può essere necessario per evolvere e ampliare la nostra consapevolezza, la nostra coscienza, il nostro sentire. E non è escluso che esistono esseri intelligenti, personificazioni del male, e dediti ad esso, facenti parte del Creato, a cui l’esistenza stessa risulterebbe quindi finalizzata. Ecco il dubbio atroce: e se Satana realmente esistesse?