Reincarnazione

La reincarnazione è la credenza che qualche aspetto di una persona deceduta rinasca in un altro essere umano. A differenza della possessione, in cui la mente, il corpo e l’anima di una persona sono prese da un altro personaggio, nella reincarnazione la personalità primaria non viene spodestata. Può darsi che la personalità attuale aderisca emotivamente alla sua vita precedente, ma non c’è mai un tentativo di partecipare ai ” fatti in sospeso ” della prima vita.
Il dottor lan Stevenson è il più famoso ricercatore del mondo in questo settore. Egli ha scritto molti libri e articoli sulla reincarnazione e ha esaminato attentamente oltre 1040 casi indicati di reincarnazione, avvenuti per lo più nell’Asia sud-orientale e nel Medio Oriente. Relativamente pochi casi sono stati segnalati in Europa, negli Stati Uniti o in Canada, se non fra gli indiani Tlingit dell’Alaska. Il dottor Stevenson attribuisce alle differenze culturali la ragione della scarsa frequenza di casi in queste zone.
I protagonisti sono quasi sempre dei bambini da uno a quattro anni di età, i quali affermano di essere delle persone morte precedentemente. Essi sono in grado di ricordare dei fatti e di identificare i membri della famiglia della loro vita precedente, e di quando in quando hanno il carattere, i lineamenti o degli sfregi simili a quelli del defunto. I loro ricordi della vita precedente sono più forti nell’infanzia e tendono ad attenuarsi nell’adolescenza.
I seguenti casi sono tratti dai libri del dottor Stevenson Twenty: Cases suggestive of reincarnation, e Cases of the reincarnwion type.
Il caso di Prakash. Quando aveva quattro anni e mezzo, Prakash incominciò a svegliarsi nel bel mezzo della notte e a uscire di corsa dalla sua casa di Chhatta, in India. Diceva di chiamarsi Nirmal e di abitare nella vicina città di Kosi Kalan, e insisteva perché lo portassero nella sua ” vera ” casa. Date le ripetute affermazioni del bambino, la sua famiglia fu indotta a fare delle ricerche. Risultò che sedici mesi prima della nascita di Prakash, avvenuta nel 1951, era morto a Kosi Kalan un bambino di dieci anni di nome Nirmal. Sul suo letto di morte, questi aveva fatto segno in direzione di Chhatta, la città natale di Prakash, e aveva detto che sarebbe andato da sua madre.Sebbene le due Città fossero a solo una decina di chilometri di distanza, le due famiglie non si conoscevano. Eppure, quando fu portato a Kosi Kalan, Prakash fu in grado di riconoscere i parenti di Nirmal e i reciproci gradi di parentela e anche di identificare degli oggetti personali.
Il caso di Jasbir. Questo è l’unico caso di ” scambio di incarnazione ” degli archivi di Stevenson, perché di solito passano in media cinque anni fra la morte della personalità precedente e la nascita di quella attuale.
All’età di tre anni e mezzo Jasbir fu colpito dal vaiolo. Sembrava mòrto, ma un istante prima del funerale ritornò in vita, pur rimanendo debole e incapace di parlare per parecchie settimane. Quando si riprese completamente, affermò di essere un bramino e rifiutò di mangiare il cibo della casta inferiore alla quale apparteneva suo padre. La sua famiglia chiese a una donna di casta bramina di cuocergli i pasti, e per un po’ di tempo assecondò Jasbir facendolo mangiare per primo, come è diritto di una persona di casta superiore. In occasione di una visita a un villaggio vicino, la donna di casta bramina collegò la storia di Jasbir a quella di un giovane bramino morto al tempo in cui Jasbir era gravemente ammalato. Secondo Stevenson, mentre Jasbir era vicino alla morte ebbe luogo uno ” scambio ” di personalità col bramino appena deceduto.
Pur non avendo mai visitato la città del defunto, Jasbir sapeva descrivere il quartiere in cui questi viveva con la sua famiglia, e fu in grado di riconoscere i vari componenti di quest’ultima.
11 caso di Gopal. Una sera, quando aveva due anni e mezzo, Gopal Gupta si offese perché gli era stato chiesto di togliere un bicchiere dalla tavola. Disse che per certe cose aveva dei servitori, e montò in furia. Disse di essere uno sharma (una sottocasta dei bramini) e di non appartenere come suo padre alla casta inferiore dei baniani. Affermò anche di possedere una ditta di prodotti farmaceutici, la Sukh Sharcharak, e disse di avere nella città di Mathura una moglie con cui continuava sempre a litigare, un padre e due fratelli, uno dei quali gli aveva sparato. Cinque anni dopo, mentre si trovava a Mathura per affari, il padre di Gopal cercò di appurare la storia del figlio, e venne a sapere che c’era un’analogia fra la storia di Gopal e la vita di Shaktipal Sharma. Sharma aveva a Mathura una moglie, con cui aveva continuato sempre a litigare, un padre e due fratelli, e una volta era stato dirigente nella ditta di prodotti farmaceutici Sukh Sharcharak. Sharma morì nel maggio del 1948, ucciso dal fratello. Gopal nacque il 26 agosto 1956.
Gopal seppe identificare la moglie di Sharma, ma solo dopo che si erano incontrati due volte e dopo che la donna aveva rivelato la propria identità al padre di lui. Come prova aggiuntiva a favore dell’ipotesi di reincarnazione ir’ questo caso, Stevenson cita la voglia di agrumi della madre di Gopal quando era incinta e il debole di Sharma per gli agrumi.Nelle indagini relative a questi casi la difficoltà principale è costituita dall’inattendibilità dei ricordi dei testimoni. Le affermazioni dei reincarnati di solito non vengono messe per iscritto prima che siano stati fatti dei tentativi di verificare tutta la storia, e spesso passano molti anni fra le prime dichiarazioni e il vero e proprio confronto coi presunti ” cx ” genitori e parenti. Altri problemi sono cos stitujti dalla traduzione dalla lingua originale e dal fatto che le informazioni spes~o sono di seconda o di terza mano.Alcuni ricercatori si sono serviti dell’ipnosi per far regredire i soggetti alla vita ” precedente “. Uno dei casi più famosi di regressione ipnotica è quello di Bridey Murphy, ma molti ricercatori dubitano della validità di questa tecnica. Pare che la persoimlità ” precedente ” evocata durantc le regressioni indotte ipnoticamente comprenda la personalità attuale del soggetto, le sue previsioni di ciò che vuole l’ipnotizzatore, le sue fantasie relative a quella che poteva essere la sua vita precedente, e fatti presi dalla vita di vecchie conoscenze.Nel suo libro Twenty cases suggestive o! reincarnation Stevenson afferma anche che nella regressione è impossibile stabilire se il soggetto stia descrivendo una sua vita precedente o se non sia in atto un fenomeno di telepatia o di chiaroveggenza con una personalità disincarnata. Ecco perché a suo parere le prove più promettenti di reincarnazione vengono dai casi spontanei, soprattutto da quelli in cui, oltre alle informazioni sul defunto, esistono anche somiglianze di comportamento e di lineamenti.
Stevenson ammette, sì. la debolezza di molti dei casi presentati nel suo libro e ritiene che la frode, la criptomnesia e l’ESP con una personalità disincarnata possano spiegare in parte le informazioni di ogni sua storia, ma non crede che tutte le informazioni vadano prese in questo senso. Egli non ha ancora trovato il caso perfetto, ma è convinto che in esso alcuni tratti del comportamento del defunto corrisponderanno a quelli della personalità vivente, così come corrisponderanno anche le capacità, le cicatrici e perfino le voglie. In complesso, a suo dire, i casi di cui si è a conoscenza forniscono effettivamente le prove della sopravvivenza alla morte corporea. Nel suo libro Reincarnation and science, Ruth Reyna dice che i libri di Stevenson sono i documenti più rivela. tori di imbrogli e di ingenuità che siano mai stati pubblicati sul tema della reincarnazione – imbrogli da parte dei parenti del presunto reincarnato e ingenuità da parte del ricercatore. Fra i punti sospetti la Reyna cita: 1. tutti i casi si presentano in zone primitive o sottosviluppate; 2. le prime notizie della reincarnazione si hanno quando il bambino ha un’età compresa fra uno e quattro anni; 3. tutti i casi sono riferiti da genitori o parenti del soggetto; e 4. i particolari vengono aggiunti soprattutto da adulti o da qualcuno che non è il bambino.
Il fatto che tanti casi di reincarnazione si presentino nei paesi sottosviluppati è attribuito dalla Reyna all’impulso psicologico dei genitori di valorizzare al massimo i propri figli e alloro desiderio che essi siano migliori degli altri bambini. In quelle zone non ci sono molte possibilità di un miglioramento individuale a causa della mancanza di opportunità di istruzione e delle depresse condizioni economiche. Una delle poche strade aperte per distinguersi èquella di sostenere che il proprio figlio è un reincarnato. Si noti che i bambini di solito vantano per la loro vita precedente l’appartenenza a una casta più elevata.
Che dire delle prove e degli esempi in cui un bambino ha riconosciuto i genitori di un tempo? Secondo la Reyna questi riconoscimenti sono dovuti o ai suggerimenti di un adulto che sapeva tutto o ad alcuni indizi verbali come ” Quale di queste due donne è la tua nonna? “. In alcuni casi in cui si crede che il bambino sia la reincarnazione di un parente molto amato che aveva detto che sarebbe ritornato, la Reyna ritiene che sia stata l’influenza dei genitori a plasmare la personalità e i modelli di comportamento del bambino. é facile manipolare un bambino e manovrarlo in modo da fargli credere che un tempo era qualcun altro. A questo proposito la scrittrice fa notare che in tutti i casi che avevano come protagonista un bambino i ricordi della vita passata sbiadivano nell’adolescenza. Secondo lei, se le affermazioni del bambino fossero autentiche, i ricordi aumenterebbero invece con l’età.
Forse è uno dei misteri più discussi e controversi, la cui spiegazione resta ancora celata, e la sfinge rimane muta, sembra solo accennare ad un sorriso, d’innanzi all’eterno enigma, che l’uomo si pone in continuazione, senza che il velo di Osiride accenni minimamente ad alzarsi.

Torna a Archivio: Aldilà e morte

Contatta Ismaell
 
Per ogni problema la giusta soluzione. Contatta Ismaell per richiedere la consulenza necessaria a risolvere ogni tuo problema.