Vocabolario della Magia e della Parapsicologia: I

Idea sperimentale: il parapsicologo francese Renè Sudre chiamò così l’ipotesi che uno sperimentatore formula mentalmente in relazione a un dato fenomeno e che cerca di verificare con la sperimentazione.

Identità: per le teorie spiritiche è essenziale l’individuazione delle presunte entità che si presentano in seduta medianica. Stabilire l’identità di uno spirito evocato, cioè avere delle sue indicazioni la possibilità di effettuare controlli sulla sua esistenza terrena, porterebbe una sicura conferma all’impostazione spiritica dell’interpretazione del fenomeno medianico. Prove attendibili sono considerate, dagli spiritisti, le corrispondenze incrociate e la xenoglossia.

Ideomotorio (impulso): è così chiamato un impulso di movimento prodotto da contrazioni muscolari inconscie. Si tratta, in sostanza, di un processo ideativo che genera movimenti, spesso lievissimi, di cui il soggetto non si rende conto. È un fenomeno assai comune e normale, come, per esempio, le espressioni del volto che assumiamo sotto stimoli di differenti emozioni, che sono appunto conseguenze di piccolissime incontrollate contrazioni dei muscoli facciali. Gli impulsi ideomotori sono stati chiamati in causa da alcuni studiosi per giustificare l’oscillazione del pendolino in radiestesia. Tale oscillazione non sarebbe dovuta ad un fatto di psicocinesi prodotta dalla chiaroveggenza, ma da impercettibili, minimi movimenti inconsci della mano, i quali realizzerebbero le ideazioni del radiestesista, orientando il movimento del pendolino secondo il suo intimo valore e ottenendo così le risposte che desidera avere. La supposizione che il movimento del pendolino sia dovuto a impulsi ideomotori può rispondere ad una certa realtà, però non soddisfa, quale spiegazione, quando il pendolino si arresta improvvisamente. È da supporre che in questo caso si tratti di un fatto psicocinetico. Tuttavia non è da escludere che nella fenomenologia radiestetistica gli impulsi ideomotori abbiano una loro presenza e funzione. È molto probabile che il sensitivo che pratica radiestesia trasmetta anche con impulsi ideomotori la proprie sensazioni sul pendolino. È pertanto assai probabile che impulsi ideomotori e psicocinesi interagiscano in questa fenomenologia.

Ideoplastia: realizzazione fisica di un’idea. La parola fu coniata dallo psicologo francese Josep Pierre Durant, per indicare la forza d’impressione delle idee su un soggetto ipnotizzato. Il metapsichista polacco Julian Ochorowicz la adottò per indicare “la realizzazione psicologica di un’idea”. All’origine d’ogni nostra azione vi è la rappresentazione mentale di quell’azione stessa, azione che viene poi attuata con il movimento dei nostri arti o con strumenti vari. Analogamente alle origini dei fenomeni paranormali vi sarebbe una rappresentazione del fenomeno stesso. Tale rappresentazione verrebbe poi idealizzata in maniera ideoplastica, materializzando proiezioni mentali del nostro corpo e provocando movimenti di vari oggetti per mezzo di un’energia psichica materializzata.

I King: antico testo cinese di divinazione attribuito a quattro saggi: Fu Hi, il re Henn, il duca Ciou e Kung Tse. Il libro risale all’incirca al 1000 a. C. La divinazione con I king si fonda sul concetto che il destino dell’universo e i destini individuali degli uomini si formano insieme ed influiscono gli uni sugli altri. Tutto mutua continuamente, tutto è un continuo divenire e chi conosce e penetra il senso di questo divenire universale può agire su di esso per il meglio: da ciò il titolo dell’opera che ha il significato di “libro dei mutamenti”.

Il giornale dei misteri: periodico mensile di divulgazione scientifica interdisciplinare. Tratta in prevalenza discipline di “frontiera”. Dedica ampio spazio alla parapsicologia. Vi collabora e vi ha collaborato la maggior parte dei più qualificati studiosi di questa materia.

Illusionismo: arte di far apparire un’azione, per effetto dell’illusione dei sensi, come se fosse dovuta a cause preternaturali o magiche, in modo da creare negli spettatori, attraverso gli impieghi di accorgimenti ingannevoli, l’illusione di assistere a fenomeni straordinari riguardanti la dinamica e la statica dei corpi.

Iloclastia: vedi corpuscolari

Iloscopia: termine ormai in disuso creato dallo studioso francese, professor Emile Boirac, per indicare i fenomeni di rabdomanzia, e, in generale, tutti quelli con cui un sensitivo avverte la presenza di materie nascoste.

Impregnazione psichica: ipotesi tendente ad interpretare alcuni fenomeni come per esempio la psicoscopia, l’infestazione eccetera, cioè quei fenomeni che apparirebbero come conseguenza di tracce psichiche lasciate da individui: queste impregnerebbero a tempo indeterminato, oggetti, ambienti e altre persone. Secondo questa teoria enunciata dal medico americano J. Rhodes Buchanan e in seguito elaborata dal geologo americano William Denton, ogni oggetto s’impregna delle emanazioni psichiche di tutti coloro che vi hanno avuto contatto, inoltre porta con sé e mantiene viva tutta la propria storia. Il tedesco Kotik allargò il concetto ipotizzando che quanto avviene per gli oggetti avverrebbe anche per ambienti. Le case ad esempio verrebbero impregnate di tutti gli avvenimenti che si svolgono tra le loro pareti, così un paragnosta entrando nell’abitazione o toccandone gli oggetti, percepirebbe il messaggio conservato da questi ultimi; rievocherebbe fatti e immagini del passato, dando luogo a quel fenomeno chiamato psicoscopia d’ambiente.

Impronte: sono le impronte lasciate da forme materializzate in sedute medianiche.

Impronte psichiche: ipotesi metaphisica sostenuta da molti spiritisti secondo la quale ogni essere vivente, nel corso della sua vita, lascia dietro di sé una specie di “fantasma”, chiamato anche guscio eterico, privo di conoscenza e che può essere attivato dall’influsso energetico di un medium. Sarebbe in definitiva come se una fotografia venisse vitalizzata dall’energia di un essere vivente e ripetesse atteggiamenti, tipici della persona fotografata, al momento in cui è stata ritratta.

Incombustibilità: fenomeno parafisiologico di carattere psicosomatico, per il quale ceti individui, in certe circostanze, manifestano la facoltà di essere non solo insensibili all’azione del fuoco, ma anche inattaccabili da essa.

Inconscio: è la sfera psichica di cui l’uomo non è consapevole e che rimane al di sotto della coscienza, i cui fenomeni non sono percepibili, nella loro formazione, dal soggetto. Si manifesta in riflessi che avvengono senza la partecipazione della nostra volontà. Sigmund Freud ne fece il fondamento della dottrina psicoanalitica da lui creata. Secondo Freud, l’inconscio è la sede degli istinti e degli impulsi primordiali, dei ricordi ancestrali, delle abitudini ataviche e di quelle acquisite, dei ricordi, delle tendenze d’indole, dei riflessi ecosociali, dei desideri e delle istanze represse o respinte, eccetera. È la risultante di quelle forze difensive con il quale l’io invalida e contrasta il ricordo di esperienze che non intende riconoscere come proprie. Esse però possono affiorare nei sogni o in atti sintomatici dello stato di veglia, evadendo dall’inconscio e presentandosi alla coscienza camuffate o in forma simbolica. Tali forze denunciano “complessi” che provocano situazioni patologiche della psiche. Carl Gustav Jung lega l’inconscio alla fase primigenia del pensiero nelle forme collettive di rappresentazione del reale, e distingue un inconscio personale, sede degli elementi psichici derivati dalle esperienze proprie dell’individuo e un inconscio collettivo nel quale sono contenute le esperienze primordiali della specie umana, accumulate nello svolgersi della sua evoluzione psichica e biologica. Sarebbero esperienze a formare le immagini ancestrali comuni a tutti e che Jung chiama archetipi.

Inconscio collettivo: ipotesi suoi principi teoretici enunciati da Carl Gustav Jung, avanzata da alcuni studiosi per spiegare i fenomeni paranormali. Secondo Harry Pirce, che è stato fra gli uomini ad elaborare e proporre una teoria sull’inconscio, l’inconscio collettivo sarebbe un campo d’azione reciproca che permette ad una mente di ingegnare eventi inconsci in un’altra e di mettere in comunicazione con il tutto. In sostanza tutti gli inconsci sarebbero in condizione di comunicare tra di loro, attraverso canali non individuati, di natura psichica. Questo giustificherebbe i fenomeni di chiaroveggenza e telepatia.

Induttore: nei fenomeni di psicoscopia viene chiamato induttore l’oggetto che il sensitivo tocca e che gli permette di visualizzare avvenimenti passati cui l’oggetto stesso è stato collegato. Nella psicoscopia d’ambiente, l’ambiente stesso è chiamato induttore.

Infestazione: fenomeno paranormale legato al luogo ove si manifesta. Talvolta in luoghi, per periodi anche lunghi, si ripetono con una certa regolarità eventi d’aspetto paranormale come apparizioni, rumori raps, sensazioni di ventate fredde, movimento d’oggetti, senza che tutto ciò sia provocato dalla presenza di un medium. È un fenomeno che contrariamente a tutti gli altri fenomeni paranormali si manifesta spontaneamente, senza lo stimolo di una presenza umana. Esso si presenta coerentemente, sempre con gli stessi aspetti ed è sempre oggettivo.

Institute Metapychique International: vedi istituto Metapsichico Internazionale.

In casamento: termine generico con il quale sono indicati i fenomeni d’ossessione, possessione, personalità alternate.

Io subliminale: F. Willam Henry Myes, metapsichista inglese, propose l’ipotesi che la mente umana sia divisa in due parti separate da una soglia, delle quali la parte superiore è rappresentata dalla coscienza, mentre la parte inferiore è formata dall’inconscio. Ogni individuo ha perciò in sé due “Io”. Uno cosciente : l’io sopraliminare e uno inconscio: l’io subliminale. L’io sopraliminale ha dei limiti alquanto precisi, è in un certo senso alquanto limitato e le sue manifestazioni, che ci sono conosciute, servono per la nostra attività pratica. L’io subliminale è invece assai più vasto. Non se ne conoscono i confini e, fra l’altro, condiziona spesso, sfuggendo al controllo della ragione, la coscienza e le vostre azioni. Secondo Myers l’io subliminale dirige le funzioni somatiche coordinando l’attività cellulare e quella dei tessuti, controllando anche le energie psichiche collegate a queste attività; d’altro canto è anche in contatto con dimensioni diverse, cioè con realtà extrafisiche e metaeteriche dove spazio e tempo, intesi come noi li percepiamo, non esistono e dove ogni aspetto fenomenico relativamente al vicino ed al lontano, al passato ed ala futuro hanno una uguale attualità.

IPA: sigla con la quale vengono indicate, dai parapsicologi americani, le personalità medianiche o disincarnate.

Iperestesia: in medicina è così indicata l’esasperazione delle percezioni provocate da vari stimoli, cioè un’esaltazione della sensibilità dovuta a cause patologiche. Essa è legata ad irritabilità abnorme delle fibre sensitive o ad ipereccitabilità dei centri nervosi. Essa può interessare qualunque forma di sensibilità. In parapsicologia si è assunto tale termine per indicare quell’acuirsi della sensibilità generale cui spesso sono soggetti i sensitivi in stato di trance o di ipnosi.

Ipnagogiche: sono così chiamate quelle immagini che spesso si avvicendano nella nostra mente poco prima di prendere sonno. Esse sono immagini strettamente soggettive. Non sono un fenomeno paranormale, ma sono state accostate da alcuni studiosi a fatti parapsicologici come le visioni mentali. Queste si manifestano, talvolta, a chiaroveggenti suggerendo fatti precognitivi o retrocognitivi.

Ipnopompiche: sono quelle che si presentano al momento del risveglio. Più profonde della ipnagogiche, talora daranno anche sensazioni tattili. Non si tratta di un fenomeno paranormale, anche se sono state accostate a fatti paranormali per gli stessi motivi per cui lo sono quelle ipnagogiche. Non è da escludere però che talvolta alcune immagini percepite nel momento del risveglio, pur in un contesto di immagini ipnopompiche, siano in effetti manifestazioni paranormali di chiaroveggenza, di precognizione o di retrocognizione. Il momento del risveglio infatti propone l’individuo in uno stato di allocoscienza, che potrebbe essere interpretata come una leggera trance. Questo potrebbe favorire il manifestarsi di fenomeni ESP e, pertanto, fra le immagini ipnopompiche potrebbe talvolta inserirsi immagini scaturite da pulsioni paranormali.

Ipnosi: particolare stato di sonno indotto artificialmente

Ipnotismo: insieme delle teorie e dei metodi atti a spiegare e a determinare un particolare stato di sonno artificiale detto ipnotico o ipnosi. In stato di sonno ipnotico indotto sotto la guida dell’ipnotizzatore, si ottengono degli atti fra i più strani, senza che il soggetto ne abbia conoscenza o ricordo al risveglio. Sulla vera natura dell’ipnosi non vi è ancora una precisa interpretazione: molte sono le teorie contrastanti. Si tratta di una plico induzione di cui non si conosce la natura. La più moderna spiegazione è data dal fisiologo russo I.P. Pavlov: questi ha ipotizzato che il comando dell’ipnotizzazione crei nel soggetto un’eccitazione in una ristretta area della corteccia cerebrale, inibendo le funzioni psichiche di tutta l’area rimanente. Più recentemente lo psicologo americano Raphael Rodes ha proposto la teoria dell’esclusione relativa psichica, secondo la quale ogni individuo ha due menti: un’oggettiva che controlla i sensi ed è atta al ragionamento induttivo e deduttivo; l’altra soggettiva, che controlla la memoria e può ragionare solo deduttivamente. La mente oggettiva raccoglie i numerosi dati dei sensi e ne coordina i particolari, giungendo, per induzione, a generalizzazioni mentali e, per deduzione, a raggruppamenti sotto ogni generalizzazione. La mente soggettiva può solo fissare nella memoria le generalizzazioni che quella oggettiva le offre, ordinando per deduzione, sotto di esse, i particolari relativi. Di conseguenza se un’idea fantastica si presenta alla mente oggettiva, questa può criticarla ragionando induttivamente; quella soggettiva invece l’accetta come vera non avendo alcuna possibilità di critica. In condizioni normali le due menti agiscono parallelamente, alternandosi; nell’ipnosi, l’ipnotizzatore esclude la mente oggettiva del soggetto inducendola a ritirarsi e facendo avanzare in primo piano la mente soggettiva. Avviene così che il soggetto accetta come vero e indiscutibile tutto ciò che l’ipnotizzatore gli suggerisce. Nel campo della parapsicologia lo stato di allocoscienza prodotto dall’ipnosi mediante l’assopimento della coscienza vigile, favorisce le manifestazioni dell’inconscio, e quelle della fenomenologia paranormale.

Ipnotista: colui che pratica l’ipnotismo

Ipnotizzatore: vedi ipnotista

Ipnotizzato: chi è caduto in stato d’ipnosi

IRPEP “ATLANTIDE”: vedi Atlantide, Istituto per la ricerca Psichica e Paranormale

ISP: vedi Istituto Studi Parapsicologi

ISPK: le scuole moderne anglosassoni di parapsicologia indicano con questa sigla alcuni fenomeni di telecinesi spontanei, cioè non provocati in tentativi di laboratorio o con evocazioni. Vengono distinti in due categorie: la ISPK e la RSPK. Questa seconda definizione si riferisce a fenomeni telecinetici spontanei ma a carattere ricorrente, ad esempio quelli che si manifestano nel poltergeista.

Istituto Metapsichico Internazionale: istituto fondato a Parigi l’11 aprile del 1919 su iniziativa dell’italiano Rocco Santoliquido, del francese Gustave Geley e di Jean Meyer, un viticultore che si assunse l’onere del finanziamento. Ne fu presidente effettivo Santoliquido, presidente onorario Charles Richet e direttore Gustave Geley. Alla sua morte quest’ultimo fu sostituito da Eugene Osty. Dal 1950 al 1962 a dirigere l’istituto fu Renè Warcollier. Ore l’ente è gestito da un Comitato direttivo.

Istituto per la Ricerca Psichica e Paranormale: vedi atlantide.

Istituto Studi Parapsicologici: istituto fondato nel 1980, a Firenze, da Piergiorgio Basetti Sani, Sergio Conti, Pierlorenzo Eletti, Loredana Angelucci, Carlo M. Trajna, Giovanni Guerra, Elio Di Gloria, per lo studio e la sperimentazione della fenomenologia paranormale. 
 

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