I pericoli del viaggio del pontefice

di Luciano Sampietro
Nell’articolo di sabato scorso ho cercato di esaminare la quartina II, 97 e spero di aver offerto un’illustrazione chiara delle coincidenze che legano quei versi al prossimo viaggio papale in Croazia (5 – 9 giugno).Questa volta oggetto di esame sarà la quartina VIII, 46, alquanto criptica, anche se ritenuta da tutti gli interpreti riferibile all’attuale pontefice:
Pol Mensol tre leghe dal rosne morrà
Fuggito ai primi due dei tre tranelli
Marte allor tremendi angeli farà
Di Francia aquila e gallo tre fratelli.

Il Veggente, per indicare il Pontefice, usa il termine “Pol Mensolee” , che non ha alcun apparente significato. Quel che comunemente si ritiene è che “Pol” sia abbreviazione di Polacco, nel mentre l’aggettivo “Mensolee”, inesistente nella lingua francese, per quella terminologia immaginifica tanto cara al Veggente, potrebbe a mio giudizio significare “Maestro illuminato dal sole”(“M(aitre)ensolee), ovvero “Pietra fondamentale”, riconoscendo in “Mensolee” la parola derivante dall’italiano “mensola”, che nel linguaggio architettonico è la base sulla quale regge l’arco di volta soprattutto nelle chiese, ovvero ancora “Uomo – Sole”, con connubio della parola di origine anglosassone e quella latina. In tale ultimo caso, il significato sarebbe aderente al motto attribuito a Giovanni Paolo II dalla ” Prophetia de summis pontificibus” che è ” de labore solis”, cioè “la fatica del sole”, che, nel sistema tolemaico era quella di girare intorno alla Terra, così come il nostro pontefice ha fin qui fatto, girando da solo ben di più di tutti i suoi predecessori! Che il nome si riferisca all’odierno pontefice pare evidente alla luce del secondo verso, che fa riferimento al fatto che “Pol Mensolee” era precedentemente sfuggito a due attentati, il che corrisponde, ove si consideri l’attentato di Alì Agcà del 13 maggio 1981 e quello di Manila del gennaio 1995, miracolosamente evitato.
L’attenzione va a questo punto fissata sulla parola “rosne”: ai tempi di Nostradamus , così era chiamato quel fiume che oggi è il Rhone, il Rodano, per cui apparentemente non dovrebbero sussistere dubbi: la quartina II, 97 rende attento il Papa a non avvicinarsi ad una città bagnata da due fiumi; la quartina VII, 46 chiarisce che Pol Monsolee dovrebbe morire a “tre leghe dal Rodano”, ovvia se ne dovrebbe trarre la conclusione che tutto ciò dovrebbe avvenire a Lione, bagnata da due fiumi (Rodano e Saona). Eppure il fatto che “rosne” sia scritto con la minuscola avrebbe dovuto far meditareperchè una delle regole del “linguaggio verde”, cioè il sistema enigmistico- letterario usato dagli alchimisti per corrispondere fra loro senza rischiare il rogo, era proprio l’errore, e cioè per far comprendere che il significato apparente della frase non era quello reale. “Rosne” pertanto potrebbe costituire un anagramma, ma la parola, molto più semplicemente può essere separata in “ros” e “né”. Ros/roris in latino significa “rugiada” ed è nome maschile che esattamente si concorda con l’aggettivo “né” (nato). Ma quel che fa propendere per questa soluzione è il fatto che “rosne” in croato significa proprio “rugiada”, quasi che, usando quella parola, il Veggente avesse voluto indicare il paese nel quale il terribile episodio sarebbe avvenuto. Cosa vuol dire, dunque, che Pol Mensolee morirà a tre leghe dalla “rugiada viva”?
Nella tradizione cattolica la rugiada simboleggia lo Spirito Santo che, come scrive Sant’Ireneo, costituisce la rugiada di Dio, quella stessa che fecondò Maria, Essa pure accostata dagli alchimisti rinascimentali proprio alla rugiada.
Quale relazione può esistere tra la Madonna, lo Spirito Santo fecondatore e la città croata?La risposta potrebbe essere nel santuario della Madonna di Tersatto, che domina Fiume. Secondo la tradizione medioevale, nel 1291 gli angeli, per impedire che la casa della Madonna a Nazareth cadesse in mano agli islamici, la trasportarono sul colle di Tersatto, dove rimase fino al 1294, quando gli angeli la portarono nel luogo dove ancor oggi si trova, a Loreto. In quella casa la Madonna era nata, era stata fecondata dalla rugiada dello Spirito Santo. E la zona del Delta, dove il Papa dirà messa l’8 giugno, dista dal colle di Tersatto poco più di sei chilometri, cioè circa tre leghe… 

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