Poltergeist

Il termine POLTERGEIST è una parola che deriva dalla lingua tedesca e che tradotta significa: “spirito chiassoso”. Viene oggigiorno utilizzata per descrivere tutti quei fenomeni come lo spostamento di oggetti, il rompersi di piatti, lo sbattere di porte, ma anche voci e rumori non riconducibili ad azione umana ne a fenomeno naturale. Il temine “spirito” fa capire come il primitivo utilizzo della parola rimandasse ad eventi dovuti alla manifestazione “rumorosa” dell’anima di un defunto. Si pensava che il defunto si manifestasse in questo bizzarro modo nel tentativo di attirare l’attenzione su di se ed i suoi problemi con il “trapasso” in modo da ottenere l’aiuto dei viventi; Oppure il defunto, usando questi sistemi, tentava di spaventare le persone per costringerle alla lunga ad andarsene da quel luogo (casa, castello, cimitero ecc.) che lui riteneva di sua esclusiva proprietà. Ormai però, è convinzione comune anche tra i parapsicologi che le anime dei defunti per una volta non sono coinvolte. 
Le apparizioni spettrali infatti sono ben diverse. Sono immagini fioche nella notte, rumori appena udibili, volti intravisti in fotografie sbiadite. I fenomeni di Poltergeist invece sono praticamente l’opposto. Il luogo in cui si manifestano viene messo letteralmente a soqquadro, i colpi sono secchi e violenti, i mobili vengono spostati, i suppellettili sono lanciati per la stanza, i quadri cadono dalle pareti, le voci sono vere e proprie urla che squarciano il silenzio della notte.
Tralasciamo come sempre i casi riconducibili a burle e frodi di questo o quel mago ed occupiamoci invece dei casi inspiegabili.
Nella parapsicologia il vecchio ed impreciso termine poltergeist è stato sostituito dal più moderno RSPK acronimo che sta a significare: “Psicocinesi Spontanea Ricorrente”. Analizziamo la definizione: la parola psicocinesi è chiaramente una parola composta formata dai termini PSICO (pensiero, mente) e CINESI (che deriva da CINETICA, la scienza del movimento), piscocinesi è quindi quella scienza che studia la possibilità di trasformare il pensiero in movimento o se preferite la possibilità di muovere, spostare o comunque interagire con gli oggetti tramite la mente.
Spontanea: il soggetto che fa uso di psicocinesi ne è sovente inconsapevole, le manifestazioni avvengono senza che lui abbia una reale e cosciente intenzionalità di compierle. Spesso ne è addirittura vittima.
Ricorrente: i fenomeni non sono quasi mai isolati ma avvengono con una certa frequenza all’interno di un certo periodo di tempo, che corrisponde ad una fase molto particolare della vita del soggetto.
Penso che ormai abbiate capito che la parapsicologia reputa il poltergeist come una manifestazione di eventi riconducibili alla presenza di una persona la quale sta vivendo un momento estremamente particolare della sua vita e che sfoga l’eccessivo accumulo di energia psichica riversando questa energia nell’ambiente in cui si trova.
Di casi più o meno documentabili ne sono pieni libri e siti web. Vedrò di citarvi comunque qualcosa per darvi un’idea.
L’anno è il 1967, ci troviamo in Germania, nella cittadina Bavarese nota con il nome di Rosenheim.
Questo luogo fu teatro di un’indagine svolta da un ricercatore tedesco tale Dottor Hans Bender attirato sul posto da una serie di fenomeni bizzarri ancor prima che inspiegabili o paranormali. Siamo nella sede di uno studio legale del tempo, tra le tante impiegate che si recano a lavorare qui c’è anche una giovane ragazza di nome Annemarie. All’epoca dei fatti Annemarie aveva circa diciannove anni e non stava passando un gran momento della sua vita. Cause personali la rendono nervosa, agitata, intrattabile. Le manifestazioni iniziarono con cose semplici come le lampadine al neon ruotate in modo che non si accendessero senza che nessuno le avesse toccate fino a fatti realmente inquietanti. Le bollette telefoniche dello studio legale schizzarono su cifre assurde comprendendo telefonate che nessuno aveva fatto, l’elettricità andava e veniva senza un motivo apparente facendo ammattire per settimane intere squadre di elettricisti. Ma non finisce qui, schedari pesanti a tal punto che per spostarli occorreva mettersi in tre, trovati al lato opposto dell’ufficio, fotocopiatrici che si mettevano in funzione da sole fino a rompersi ecc. La situazione peggiorava di giorno in giorno, intervennero tecnici specializzati alla ricerca di eventuali tracce di sabotaggi commissionati da studi legali concorrenti, si pensò a fenomeni dovuti a campi magnetici o alla sperimentazione in quell’area di chissà quale tecnologia.
Bender, uno dei tanti presenti ad indagare giunse alla conclusione che la causa di tutto fosse la presenza di Annemarie. A detta dei colleghi al passaggio della ragazza non era raro vedere le lampadine esplodere, gli apparecchi elettronici fermarsi, i telefoni impazzire ecc.
Ad avvallare la teoria di Bender fu il progressivo peggiorare delle condizioni psico-fisiche di Annemarie, tanto che la ragazza fu costretta ad abbandonare il lavoro per occuparsi della sua precaria salute. Dal primo giorno di assenza di Annemarie dall’ufficio i fenomeni cessarono totalmente. Tutto tornò immediatamente alla normalità.
Non fu mai trovata una spiegazione scientifica convincente, oggi si direbbe che siamo di fronte ad un vero e proprio X-File. Anche reputando ad Annemarie le cause dell’accaduto nessuno è mai riuscito in maniera scientifica a dare una spiegazione attendibile e provata.
Ma questo è solo un esempio..
Che dire del caso di Iltyd Nicholl adolescente che veniva colpito da oggetti che si materializzavano in aria improvvisamente, oppure della famiglia in Arizona vittima di “cadute massi” dal soffitto della loro cucina.. ecc.
Gli scienziati di fronte a questo fenomeno come a tutti gli altri fenomeni paranormali sono giustamente scettici. Ma le loro pretese sono eccessive, vorrebbero che questi fenomeni fossero ripetibili in laboratorio o fosse comunque possibile studiarli filmandoli, registrando dati ambientali..
Un fenomeno scientifico a detta loro è tale se è possibile, ricreando le condizioni essenziali per la sua manifestazione, riuscire a riprodurlo con successo. Sarà anche vero ma tali “condizioni ideali” spesso non sono ricreabili, perché non implicano solo condizioni di temperatura, magnetismo terrestre ecc. ma anche particolari stati dell’animo umano, condizioni psicologiche uniche, del soggetto e di chi gli sta intorno, coinvolgimenti emotivi.. tutte situazioni che non si potranno mai riprodurre artificialmente.
Denominatore comune dei fenomeni RSPK pare essere la presenza di adolescenti. Come è provato i ragazzi in quella fascia d’età sono soggetti ad una situazione estremamente unica e particolare. Tempeste ormonali e grandi sconvolgimenti psico-fisici creano una situazione di stress che sarebbe la causa dell’accumulo di energia psichica che se eccessiva, in soggetti predisposti (comunque rarissimi), si può trasformare in psico-cinetica.
Conclusioni? no non mi sento di trarre delle conclusioni, le domande sono troppe, le strade da percorrere ancora tante, abbiamo ancora tanto da cercare e da scoprire. 

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