Odori strani in Parapsicologia

Ci sono cose che non si possono vedere, altre che non si vogliono vedere!!!
A richiesta ho il piacere di ripresentare un vecchio articolo, già presentato nel 2001 (ma sempre attuale), che ripropongo per l’interesse che sta suscitando in questo ultimo periodo.
Affrontiamo il discorso degli odori e dei profumi in parapsicologia, perché il fenomeno è più normale di quanto si possa credere.
Tantissime persone, e ne abbiamo testimonianza, si sono rivolte a “maghi”, parapsicologi, tentando di porre rimedio ad un fenomeno odoroso che improvvisamente le colpiva. Ed il fenomeno in parapsicologia è conosciuto molto bene. Si hanno odori buoni, generalmente di fiori, ed odori cattivi, come di marcio, di bruciato o ceralacca fusa. E di fronte a queste manifestazioni i medici sono impotenti anche se ricorrono ad ogni sorta di correttivi della flora intestinale o a cure lunghissime con antibiotici, ma sempre senza nessun risultato.

Come dicevamo, le manifestazioni olfattive in parapsicologia non sono affatto rare. Il termine per esempio “odore di santità”, per noi parapsicologi non è un termine del tutto simbolico. Infatti si tratta di un processo particolare per cui la pelle di certi santi, dopo la morte e molto spesso anche durante la vita, emette profumi gradevoli o molto fini.
Un esempio che quasi certamente tutti sanno, o che ricordano o del quale hanno sentito parlare, è quello delle apparizioni e delle guarigioni miracolose di Padre Pio, che si accompagnavano a soave profumo di violette. (di ciò esistono decisamente le testimonianze).

Un’altra Santa Rosa di Vitan, emanava odore di rose, mentre la salma di San Casimiro, (santo e protettore della Polonia) emetteva ancora profumi buoni e penetranti a 120 anni dalla sua morte.

Non solo santi

Un episodio “storico” però, e che non ha niente a che vedere coi santi, ci viene proprio dall’Imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III. Successe infatti che, nel 1879, suo figlio morì in Africa per opera degli Zulù. La salma del poveretto fu tumulata nella giungla sotto un cumulo di pietre in modo da essere ritrovato facilmente e che servivano come segno di riconoscimento della tomba. Quando l’Imperatrice Eugenia, si recò in Africa per recuperare il corpo del figlio, nonostante tutti gli sforzi, non fu possibile ritrovare il luogo dove questi era stato sepolto, causa la folta vegetazione che faceva simili tutti i luoghi della giungla. Si stava già pensando di rinunciare all’impresa, quando la sovrana, improvvisamente, fu colpita da un forte odore di violette, fiori del tutto assenti in quel luogo.
Immediatamente si ricordò che il figlio usava solo profumo di viole e seguì con l’olfatto tale traccia in mezzo alla giungla, fino a quando, con sorpresa di tutti, ritrovò la tomba ormai nascosta ed assimilata dalla vegetazione.
Ma mentre si sentono odori gradevoli, profumi dolcissimi in presenza di cose buone, positive; quando ci imbattiamo in una fenomenologia di carattere negativo, abbiamo un risultato opposto: l’odore è sgradevole.
Prova ne è, che in certi casi di poltergeist (infestazione) gli odori sono addirittura fetidi.
Si nota questo fenomeno soprattutto nelle sedute spiritiche fatte da grandi medium: quando l’entità presente è quella chiamata o un’altra ma buona, spesso è accompagnata da profumi e odori piacevoli; mentre, viceversa, di fronte ad una larva cattiva, o ad un’entità negativa, gli odori sono cattivi e nauseabondi.
È un fenomeno questo che stiamo ancora studiando. L’unica cosa certa, è che quando, inspiegabilmente sentiamo degli odori o dei profumi che non hanno origini naturali, certamente ci troviamo, consapevoli o inconsapevoli di fronte ad un fenomeno parapsicologico. Starà poi all’esperto indagare a studiare il fenomeno: a noi la speranza che il profumo, l’odore sia sempre solo buono e gradevole. Certamente saremo in buona compagnia!!! 

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