Lettera al direttore de LA STAMPA

Stimatissimo Sig. Direttore de La Stampa,
leggo su La Stampa di oggi una sconcertante lettera del Sig. Alberto Sarmarotto che ritiene una sconfitta della scienza la richiesta della Federazione Mondiale degli Scienziati col nostro Prof. Antonino Zichichi di vietare la pubblicazione degli oroscopi. Un’analogia richiesta, sia pure limitata a vietare gli oroscopi durante i telegiornali e radiogiornali era stata avanzata all’inizio dello scorso anno dalla UAI, Unione Astrofili Italiani. Parlando in generale, e’ chiaro che la libertà religiosa e’ un bene sommo e non deve stabilire la scienza che cosa si debba credere. La scienza ha certamente argomenti e strumenti per divulgare le conoscenza relative agli astri, che le costellazioni sono divisioni virtuali della volta celeste e che comunque gli astri non hanno influenza sugli esseri umani. Il problema e’ che l’astrologia puo’ condizioniare le persone che ad essa si affidano, e’ una pratica contro la credulità popolare e lo Stato ha il dovere di tutelare le persone piu’ deboli. Le rubriche di oroscopi spesso offrono occasione di pubblicità di astrologi cui facilmente ci si può rivolgere per oroscopi personalizzati a pagamento. Si tratta di vere e proprie truffe, cui gli organi di informazione non debbono neppure dare l’occasione.
Il paragone con la teoria creazionista non regge. Intanto Darwin non ha dimostrato l’evoluzione dell’uomo e dei viventi in genere, ha solo elaborato una teoria. Non c’e’ opposizione alcuna tra Bibbia e scienza, in quanto la Bibbia e’ un libro religioso e non scientifico, riguarda la salvezza ultraterrena dell’uomo in cui appunto uno può credere o non credere, mentre la scienza non deve basarsi sulla Bibbia per elaborare le proprie teorie ma sul metodo sperimentale, anche se fino a Galileo questa distinzione non era chiara. Mi permetto di osservare che da allora sono passati quattro secoli. Il creazionismo non e’ una teoria scientifica, e non va confuso, come invece avviene, col fissismo delle specie cui credeva Linneo e che invece e’ smentito dalla paleontologia e dalla genetica.
Il creazionismo evoluzionista che si rifà a S. Agostino e’ proprio dei credenti in Dio (scienziati compresi) mentre gli evoluzionisti atei o agnostici non si pongono il problema di che cosa c’era prima dell’inizio del tempo. Purtroppo la teoria evoluzionista e’ stata usata come argomento contro la fede in Dio, per cui da entrambe le parti e’ stato fatto un uso improprio della Bibbia e delle acquisizioni della scienza.

Anch’io come Voltaire mi batto affinché uno possa esporre le proprie idee diverse dalle mie, per cui se uno vuole fare tavole rotonde e dibattiti sull’astrologia ben venga, mentre altra cosa e’ ingannare il prossimo con false previsioni sul futuro delle persone con gli oroscopi. Sarebbe quindi auspicabile che la Stampa togliesse la rubrica degli oroscopi dal suo supplemento settimanale Specchio che dedica una pagina intera ad essi, mentre minore e’ lo spazio dedicato alla rubrica di astronomia curata dal dottor Piero Bianucci. Peggiore e’ la situazione nella edizione telematica della Stampa, in quanto n nella stessa pagina sulle “Stelle” curata da Bianucci vi sono anche gli oroscopi. Come minimo, si impone una distinzione di rubriche! Mentre ringrazio per l’attenzione dedicata a questa mia, voglia gradire, signor direttore i miei ossequi.
 

Prof. don Ezio Fonio

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